Su le mani per Copenaghen!

Copenaghen, Danimarca. Era da un pezzo che non ci venivo, l’ultima volta è stata a febbraio del 2011. Dunque, come ci si potrebbe aspettare da questa capitale nordica, faceva freddo (e tirava vento). Eppure stavolta il tempo era adeguatamente estivo: soleggiato, caldo e con lunghe serate di luce. Anche molto cool, all’europea: gente languidamente accomodata nelle caffetterie e nei ristoranti, ciclisti che pare prendano direttamente di mira i turisti-pedoni non abituati (e non europei), e barche che, senza fretta, trasportano passeggeri avanti e indietro lungo i fiumi e i canali. Cool all’europea? Paradiso all’europea!

Come al solito, dopo aver concluso i nostri affari sul posto, era tempo di andare alla volta di un po’ di micro-turismo. Rettifico. Nano-turismo: appena tre ore! Sono sicuro che tre giorni sarebbe stati un lasso di tempo più idoneo per visitare meglio questa città, ma che potevo fare? Dovevo tornare prima di sera. Perciò, il tempo dedicato al turismo era decisamente scaduto.

Kaspersky Racing Green a Milano

Un saluto dalla modaiola Milano, gente, con una temperatura di 28 gradi centigradi!

28°? Cosa? Dopotutto, è estate. Eh sì, e due settimane fa le temperature a Mosca hanno sfiorato i 28°. Ma negli ultimi giorni la capitale russa si è mantenuta intorno ai 7°, e a malapena ha smesso di piovere (ho anche sentito che nel fine settimana a San Pietroburgo ha grandinato!). Che sta succedendo? Mosca non sta in Groenlandia, e neanche nella Kamchatka (dove la neve a giugno non sconvolge nessuno). Si trova nel relativamente temperato Rialto Centrale Russo! Tuttavia, dovrei essere grato che non è andata così male come a Parigi.

Dalla mia camera d’hotel ho una vista della stazione di Milano Centrale. Che grandioso esempio di architettura…

Sebbene ci sia già entrato alcune volte e ne sia rimasto sempre colpito, ho deciso di darle un’altra sbirciata, solo per alleviare la mia sclerosi.

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Decapottabile catalana

Un’altra regional partner conference finita! Ne abbiamo molte durante tutto l’anno: Nord d’America (quest’anno a Cancun), America Latina (in Bolivia, ma quest’anno non sono potuto essere presente purtroppo) e l’APAC (proprio la settimana scorsa, in Vietnam). C’è anche in programma una conferenza sui “Mercati Emergenti” ed è proprio quella che si è appena conclusa, a Barcellona, e includeva diversi paesi dell’America Latina (sì, sono proprio fortunati, hanno ben due conferenze all’anno), dell’Est d’Europa, del Medio Oriente e dell’Africa.

Come sempre, è stato “come sempre”: meeting, presentazioni, tavole rotonde, trattative e così via. Ma non è mancato un po’ di divertimento: la cena di gala, questa volta nel Museo Marittimo. Un posto fantastico, per un altrettanto fantastico buffet serale.

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Asia: così varia da lasciare chiunque a bocca aperta

In Asia, tutti i paesi e le persone sono estremamente diversi tra loro. Credo che su questo punto siamo tutti d’accordo. Alcuni paesi si differenziano maggiormente rispetto ad altri, mentre altri si assomigliano un po’ di più. Storia, religione, tradizioni, abitudini, forme di commercio e di lavoro… ogni paese ha le sue “sfumature di diversità”. Le differenze che interessano il modo di lavorare possono toccare gli estremi opposti: dal liberalismo e la libertà di mercato, ai sistemi economici rigidi ed estremamente controllati dallo stato. Viva la diversità! Ma il grado di diversità può variare molto…

Prendiamo per esempio l’Europa, o l’America Latina. All’interno di queste aree, ogni paese differisce tra loro; tuttavia, se facessimo un passo indietro e osservassimo i paesi nel loro insieme come un tutto, ci potrebbero sembrare simili in un sacco di modi diversi. Tutto questo però non si applica ad un continente in particolare: l’Asia. Di fatto molte persone non se ne rendono conto se osservano l’Asia dal di fuori, e fanno il grande errore di pensare all’Asia nel suo insieme, un po’ come si potrebbe fare con l’Europa, presa sempre nel suo insieme. Questo ragionamento con l’Asia non funziona, non c’è modo. I paesi asiatici differiscono troppo tra loro, molto di più di Francia e Germania a confronto o Paraguay e Perù. Persino il Brasile, gli Stati Uniti e la Spagna si assomigliano di più tra loro che l’India, la Corea del Sud e l’Indonesia. In Asia le differenze sono più evidenti, il che rende tutto molto più interessante…

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Sono rimasto davvero ammaliato dalla diversità dei paesaggi, delle tradizioni e delle abitudini nel mondo del business. Persino le cose più elementari sono strane e interessanti. Per esempio, come le persone fanno conoscenza tra loro e come si scambiano i biglietti da visita. Davvero, adoro la diversità e le divergenze di questo continente.
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Knocking on Space’s Door

Sono già diversi anni che nella mia testa frulla l’idea di fare un viaggio nello spazio. Più esattamente ho iniziato a pensarci da quando Richard Branson sponsorizzava il team della Formula 1, Brawn GP Ltd. In quel periodo noi (Kaspersky Lab) stavamo valutando l’idea di diventare sponsorship della F1 (di fatto poi siamo diventati sponsor della Scuderia Ferrari) e sempre nello stesso ho  avuto l’occasione di incontrare Richard Branson durante una corsa. Per farla breve dato che la storia è lunga, dopo una bella chiacchierata ho comprato un biglietto per un…  viaggio nello spazio!

541546_10150704994898750_1697892943_nDa allora ho cercato di prepararmi e studiare tutto quello che aveva a che vedere con lo spazio: ho provato cosa significa trovarsi in assenza di gravità (in un IL-76), presenziato il lancio di un Soyuz dalla base di Bajkonur e visitato il Yuri Gagarin Cosmonaut Training Center di Star City.

L’assenza di gravità è una sensazione bellissima, e non ho avuto problemi. Tuttavia, rispetto al Soyuz e alla simulazione della Stazione Spaziale Internazionale che vi posso dire: non sono riuscito a capire come funzionasse la console di gestione. Pare proprio che gli ingegneri spaziali non sappiano nulla di user experience e A/B testing 🙂

Nel frattempo, è stato costruito un cosmodromo per la Virgin Galatic. Non è troppo grande dato che da questa base sono previsti solo lanci di aerei suborbitali. Sono già stati testati alcuni voli, ci sono state fastose presentazioni e un sacco di altri annunci e eventi collaterali. Circolano però anche alcune cattive notizie (come quella dell’incidente aereo del 2014), e c’è stato un lungo silenzio sul progetto, silenzio che è durato 18 mesi.

Poi, proprio l’altro giorno, ho ricevuto una comunicazione di vitale, anzi “cosmica”, importanza! Non si dimenticano dei loro clienti, buon segno. Ma non finisce qui…

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Dalla Corea alla Svizzera con la Turkish Airlines

Un lungo volo quello nostro di ieri notte: 11 ore di volo!

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Dando uno sguardo alla traiettoria di volo sullo schermo, mi sono chiesto perché la nostra rotta fosse così dritta. Se avessimo volato passando per la Siberia del Sud, il percorso sarebbe stato senza dubbio più corto e quindi ci avremmo messo meno tempo (probabilmente circa due ore). Che la Turkish Airlines non voglia pagare le tasse aree di sorvolo? O forse che sia per ragioni geopolitiche? Queste riflessioni ci portano ad altre domande:

  1. Sulla rotta Seoul-Istanbul quanti chilometri si risparmierebbero se si potesse volare ad arco in direzione nord? Quanti minuti ed ore si risparmierebbero?
  2. Quale sarebbe il costo per un biglietto per un Boeing 777 che attraversa la Russia dal confine con il nordest della Mongolia e Novorossiysk (dal lato opposto del Mar Nero alla Turchia)?
  3. Che sia per motivi geopolitici?

Qualcuno conosce le risposte?
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Breve visita a Seoul

Non importa in che parte del mondo mi trovi, a me non piace prendere la metropolitana. La mia comune sequenza di viaggio è: aereo > auto > hotel (o casa) > auto > ufficio > auto > hotel (o casa) > casa > aereo… Ogni tanto prendo quei treni/metropolitane che collegano il terminal con l’aeroporto, ma la metropolitana cittadina no. Non la uso.

Tuttavia, proprio l’altro giorno a Seoul, qualcuno ci ha proposto una corsa in metro. La stazione più vicina era a solo 200-300 metri dall’hotel, quindi abbiamo pensato: “Perché, no?”.

Che posso dire? Beh, nonostante sia cresciuto con la monumentale metropolitana di Mosca, devo dire che la metropolitana di Seul non è niente male. È nuova e moderna, pulita, ordinata, confortevole e imponente. Nonostante sia stata inaugurata solo nel 1974, in quanto a dimensioni è più del doppio di quella di Mosca e quasi il doppio di quella di Londra. Wow!! I coreani sì che sanno scavare!

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Tokyo – Seoul

Stavolta in Giappone niente Top 100, niente gite, niente passeggiate… niente tempo libero. Nient’altro che conferenze, meeting, interviste e altro shigoto assortito (仕事), ossia, lavoro.

Prima di giungere nella Terra del Sol Levante, speravo che il ritmo fosse meno frenetico del solito, con maggiore libertà per rilassate visioni di paesaggi storici e naturali, passeggiate serali meditative, fiori di ciliegio e così via. Giusto. Più si andava avanti, più sembrava mi sfuggisse la possibilità di vedere cose quali il Monte Fuji o Aogashima, e di precipitare nel “tutto shigoto, shigoto, shigoto“. Che va anche bene, ovviamente, ma… beh, guardate cos’è successo a Jack!

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L’unico frammento di micro turismo che mi è toccato è stata una marcia veloce lungo il mio percorso preferito fuori/intorno al Palazzo Imperiale di Tokio.

https://www.instagram.com/p/BFYZh7AuiSA/
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Tokyo a 360 gradi

Per cominciare…

Stamattina presto mi sono goduto una vista davvero panoramica di Tokyo dall’alto di un hotel-grattacielo!

Normalmente riuscite ad ammirare solo una parte della città; tuttavia, stavolta il mio compagno di viaggio A. Sh. si trovava su un altro piano dall’altro lato dell’edificio. Fuori dalla mia finestra potevamo vedere i grattacieli finanziari e, in lontananza, il Monte Fuji all’orizzonte, mentre fuori dalla sua vedevamo il resto di Tokyo. Stare così in alto ha i suoi vantaggi, ovviamente. Soprattutto quando la direzione dell’hotel lascia in ogni stanza dei binocoli su piatti speciali. :).

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Permettetemi di mostravi Mosca… a modo mio

Privyet droogs (Ciao amici! oggi ve lo dico in russo)

Quando mi chiedono dove vivo, rispondo sempre Mosca. In realtà però ci sto solo quattro o cinque mesi all’anno. Il resto del tempo sono fuori per viaggi d’affari. E in quei quattro o cinque mesi all’anno non ho molte occasioni per visitare la città dato che mi muovo principalmente nella zona che separa il mio appartamento dall’ufficio e dai 3 aeroporti internazionali. Ogni tanto vado in centro, per esempio, quando devo andare dal dentista, per Natale o per la nostra festa di Capodanno, e anche quando devo andare dal medico per il vaccino contro la febbre gialla (necessario per andare in alcuni paesi dell’America Latina e dell’Africa). Comunque sia, a parte queste occasioni, difficilmente metto piede in centro. Chi l’avrebbe mai detto? Io, una persona perennemente in viaggi d’affari, nonché turista incallito… sarà possibile che non abbia mai fatto un giro turistico nella città in cui vivo? Strano, ma vero! Ecco dunque che era giunto il momento di rimediare! Accompagnato da altri due moscoviti (anch’essi “turisti”) che hanno viaggiato con me in lungo e in largo in molte altre occasioni, sono partito all’esplorazione di Mosca, o almeno parte di essa, con una marcia veloce di 6 ore …

Il punto di partenza era la Collina dei Passeri e quello di arrivo Molochnyy Pereulok, o Dairy Lane.

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