Post del mese: giugno 2019

Cyber-notizie dal lato oscuro: cyber-ipocrisia, Mirai, spionaggio del governo britannico e tutto sulla vulnerabilità BlueKeep

Ciao a tutti!

Iniziamo con una buona notizia…

“Protezione Kaspersky: la più testata, la più premiata”. Ancora una volta.

Di recente il rinomato laboratorio di test indipendenti AV-Comparatives ha pubblicato i risultati del suo sondaggio annuale. Effettuato a fine 2018, il sondaggio ha coinvolto 3 mila intervistati in tutto il mondo. Tra le 19 domande c’era la seguente: “Quale soluzione di sicurezza anti-malware utilizzi per il tuo computer di casa?”. Indovinate qual è stata l’azienda a essere indicata nella maggior parte delle risposte degli utenti in Europa, Asia e Sud/Centro America? Ebbene sì, Kaspersky! In America del nord siamo arrivati secondi (sono sicuro che si tratta di un secondo posto temporaneo). Inoltre, in Europa siamo la soluzione di sicurezza più utilizzata sugli smartphone e siamo anche la prima azienda per la quale gli utenti chiedono più spesso un test dei prodotti, sia per quanto riguarda gli utenti privati, sia per i prodotti antivirus dedicati alle aziende. Bellissimo! Ci piacciono i test e, a giudicare dai risultati eccellenti che otteniamo, capirete certo perché! Qui troverete maggiori informazioni sui test indipendenti e le recensioni dei nostri prodotti.

“Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e poi ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello”.
– Matteo 7 5

A maggio scorso, è stata scoperta un’altra backdoor dalle funzionalità daaaavvero utili per lo spionaggio. In quale azienda tecnologica è stata trovata la backdoor? È russa, cinese? Beh, in realtà si tratta di Cisco (di nuovo!). C’è stato grosso scalpore sui mezzi d’informazione? Titoli su titoli in prima pagina e dibattiti sulle minacce alla sicurezza nazionale? Si è parlato di voler vietare le sue soluzioni al di fuori degli Stati Uniti etc.? Vi siete persi tutto ciò, vero? E nel frattempo, non solo il linciaggio di Huawei a livello internazionale continua, ma continua senza che ci siano backdoor o prove di alcun tipo.

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Earth 2050: immagini dal futuro, oggi

Sicuramente avete sentito parlare del grande cambiamento che abbiamo presentato la settimana scorsa. In ogni caso, i grandi cambiamenti non sono una novità per noi! Da quando abbiamo iniziato, 22 anni fa, non abbiamo fatto che vivere cambiamenti su cambiamenti… sempre per il meglio naturalmente. Fa ormai parte della nostra professione. Ecco perché…

Se non fossimo in grado di capire come si sviluppa la tecnologia, il nostro futuro non sarebbe così roseo, e non parlo dal punto di vista delle vendite. In tal caso, vorrebbe dire che non esisterebbe proprio nessuno in giro a comprare i nostri prodotti!

Scherzi a parte…

Sono sicuro che andrà tutto bene. La tecnologia sta cambiando il mondo, e per il meglio. È vero che nuove possibilità implicano anche nuovi rischi, me è così che funziona.

Il nostro lavoro consiste nel riconoscere i rischi, eliminarli ed evitare che si presentino di nuovo. In caso contrario, i metodi di difesa si troverebbero sempre un passo indietro rispetto agli attacchi, il che vorrebbedire non disporre di alcun tipo di difesa. Nel nostro settore, bisogna essere in grado di prevedere cos’hanno in mente i cybercrimiali per organizzare le contromisure necessarie. A dire il vero, è proprio questa capacità che ci contraddistingue dalla concorrenza. Vi ricordate di NotPeya, una delle più grandi epidemie su scala mondiale degli ultimi anni? Siamo stati noi a indentificarla in maniera proattiva, senza aver bisogno di aggiornamenti.

Ci è piaciuta molto questa idea di poter anticipare il futuro e così abbiamo deciso di lanciare un progetto sui social media che abbiamo chiamato Earth 2050.

Ma cos’è esattamente Earth 2050? È una piattaforma di crowdsourcing aperta a tutti (scusate il gergo particolarmente trendy) e che guarda al futuro. È un luogo dove tutti (dal ministro al panettiere) possono condividere la nostra visione del futuro, scrivendo un messaggio, mandando un disegno, in qualunque modo. Se non vi vedete adatti alla chiaroveggenza, potete semplicemente mettere Like o lasciare un commento alle previsioni già pubblicate. Ce n’è per tutti i gusti.

Perché è importante che sia una piattaforma così aperta?

È difficile prevedere il futuro, quando si fa un tentativo esiste la grande probabilità di partire per la tangente, è naturale e comprensibile. Tuttavia, se le previsioni sul futuro provengono da più persone (anche quando sono accurate solo in parte o anche se sono un po’ vaghe o contraddittorie), forse si arriva a essere più precisi. È un po’ come l’apprendimento automatico: quanto più impara la macchina, maggiore sarà la sua capacità di eseguire un compito, in questo caso prevedere il futuro. Continua a leggere:Earth 2050: immagini dal futuro, oggi

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Vi presentiamo la nostra nuova immagine

Ho sentito dire spesso: “nella vita c’è bisogno di qualche scossone ogni tanto, altrimenti si rimane impantanati”.

Non c’è ombra di dubbio, qui a KL è difficile impantanarsi, lavoriamo in un settore dove siamo costretti al movimento e al cambiamento costanti. In ogni caso, ogni tanto fa anche bene fermarsi, guardarci da un punto di vista esterno, pensare a cosa possiamo trovare dietro l’angolo e fare dei cambiamenti al look and feel dell’azienda. E con questa introduzione piena di slancio che voglio annunciarvi ufficialmente il nostro rebranding e spiegarvi i motivi che ci hanno spinto verso questa decisione.

L’azienda è nata negli anni ’90, l’abbiamo fondata nel 1997 e ai tempi avevamo un unico semplice obiettivo: creare il miglior antivirus al mondo. Non ci siamo posti il problema dell’immagine, del posizionamento o della filosofia del brand. Ma parliamo di altri tempi, sono trascorsi 22 anni e tutto è cambiato.

Ora abbiamo oltre 4 mila dipendenti all’attivo e proteggiamo centinaia di milioni di utenti privati e aziende in tutto il mondo. Il concetto stesso di antivirus, la nostra pietra angolare, è diventato ormai obsoleto. Il mondo dipende ormai così tanto da tutto ciò che ha a che fare con l’informatica, che ormai nessun aspetto ne è esente. E siamo pronti a proteggere qualsiasi sfaccettatura, dalla navigazione degli utenti privati su Internet alla sicurezza di grandi corporation, governi, industrie e infrastrutture. Solo una cosa è rimasta la stessa fin dall’inizio: produciamo le migliori soluzioni di sicurezza presenti sul mercato.

E con tutti questi cambiamenti, è da tempo ormai che pensiamo a come ci vedono dall’esterno, per capire se c’è bisogno di cambiare ancora, anche se da un altro punto di vista. Dopotutto, il nostro logo risale al 1997, epoca in cui la compagnia faceva i suoi primi passi: in quel logo, usavamo l’alfabeto greco arricchito da una serie di dettagli. Sono passati 22 anni e questa ricchezza di particolari si è perduta nel tempo.

E così, dopo tanto lavoro dietro le quinte, oggi aggiorniamo ufficialmente il nostro logo, dove la forma delle lettere così geometrica e matematicamente precisa rappresenta perfettamente i valori che ci rappresentano, come gli standard di ingegneria più elevati. Un’altra innovazione che noterete sicuramente è la scomparsa della parola Lab; un cambiamento che circolava da anni dal momento che spesso, per riferirsi a noi, nel mondo si è usato solamente il mio cognome, per semplicità, comodità, concisione o forse perché così era più facile, più pratico e più intuitivo da ricordare (potrei continuare all’infinito…).

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