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Una nebbiosa Londra

Uff. Sono stati due giorni molto difficili nella capitale del Regno Unito. In questo post, scriverò qualcosa su questi due giorni e vi farò vedere tante foto…

Sono stati due giorni in cui ci siamo alzati alle prime luci dell’alba e siamo andati a letto tardi. Tre conferenze + tre discorsi + tante riunioni + tante interviste + tanto traffico + tante camminate (per evitare il traffico) + nient’altro! Voglio dire, niente di interessante dal punto di vista turistico o che non riguardi il lavoro. Bùù! Sono però riuscito a fare qualche scatto in questi due giorni:

Un torbido Tamigi:

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Un’altra mezza maratona di Londra

Salve gente!

Continuiamo la nostra camminata sulle rive del Tamigi. L’altra volta si trattava della prima parte della passeggiata della giornata (prendendo la funivia e arrivando al Cutty Sark); ecco la seconda parte.

Dopo il Cutty Sark, ci siamo ritrovati nuovamente all’entrata del tunnel pedonale sotto il Tamigi, che io e A.B. abbiamo attraversato l’altra settimana. Stavolta no.

Questa volta non abbiamo girato a destra e siamo scesi attraverso il tunnel, ma abbiamo proseguito dritto, lungo l’argine del fiume. Ci siamo detti “perché no?”: il sentiero era piacevole e agevole, c’erano tante cose da vedere e c’era il sole: quel giorno, perfino le nuvole meritavano di essere fotografate. Bene, oggi niente tunnel.

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A Greenwich y de nuevo por el Támesis

¿Qué hay de nuevo, amigos?

He estado en Londres durante toda la semana por asuntos de negocios: dos conferencias, entrevistas, comidas de negocios (como de costumbre). Y como también es costumbre, me las arreglé para visitar un poco el entorno. Tuve la suerte de haber terminado todo el trabajo del día antes en la hora de la comida, dejándome el resto del día libre para actividades recreativas. Así que esa mañana me puse mis vaqueros “inteligentes” de confianza, metí mis zapatillas en una bolsa para cambiarme los zapatos de la oficina y nos fuimos, después del respectivo desayuno inglés, claro J.

Mi trabajo de esta mañana consistía en hacer una presentación en la Cloud Expo Europe. Esta se llevó a cabo en el enorme ExCel, en Londres, que poco después descubrí que no está muy lejos del Támesis, mi río favorito :). Así que, después de la conferencia, mi compañero de viaje A. Sh. y yo nos dirigimos hacia este…

Desde la sala de exhibición son solo 5 minutos hasta el teleférico de Emirates que cruza el Támesis,  el mismo que A.B. y yo vimos y que no tuvimos tiempo de visitar la vez anterior. Me alegra tanto que esta semana sí hayamos tenido tiempo para un breve paseo, es increíble. Lo recomiendo mucho, si es que está soleado, como nos tocó a nosotros.

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Cosa dicono le petunie mentre cadono?

Oh no, non un’altra volta!”

Ebbene sì, lo so perché c’è scritto nella Guida galattica per autostoppisti. Cito:

<<Curiosamente, l’unica cosa che pensò il vaso di petunie cadendo fu: “Oh no, non un’altra volta!”. Molte persone hanno riflettuto che se noi sapessimo esattamente perché il vaso di petunie pensò così, sapremmo molte più cose sulla natura dell’universo di quante non ne sappiamo attualmente>>.

Oggi sul presto mi sono ricordato di questo piccolo paragrafo. Mi trovavo di nuovo sull’aereo e, guardando il paesaggio sottostante fuori dal finestrino del lato sinistro ho pensato “Oh no, non un’altra volta!”. Ho dato un’occhiata alla rotta dell’aereo segnalata sullo schermo di fronte a me: nel volo Mosca-Londra stavamo sorvolando Amsterdam. Proprio qualche giorno fa ho percorso la stessa identica rotta, anche se in senso contrario!

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“Mmmm, mi sento un po’ come le petunie solo nel viaggio di ritorno”, ho pensato.  Non so se si tratta di autocritica o se mi sto sopravvalutando. Fisici e botanici hanno differenti punti di vista sull’argomento, non sto qui a commentare. Almeno so che l’atterraggio a Heathrow non deluderà le mie aspettative e riuscirò a vedere Londra dal finestrino in tutta la sua bellezza!

Laggiù è dove la settimana scorsa io e il mio compagno di viaggio A.B abbiamo corso la mezza maratona lungo il Tamigi.

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La mezza maratona di Londra

Normalmente, per i post sul blog mi attengo al seguente modus operandi: se non ci sono molte foto, allora deve compensare una buona quantità di testo; se le foto sono tante, lascio che parlino loro e ci vado più piano con il numero di parole.

Oggi, amici, sarò di poche parole. È questa la caratteristica della capitale del Regno Unito: c’è sempre tanto da vedere e da fotografare. Ci sono stato nel fine settimana con il mio compagno di viaggio A.B., anche lui un amante di Londra, e abbiamo corso un’autentica mezza maratona fotografica lungo tratti delle rive del Tamigi che non avevo mai visto prima, tutte le nicchie e le fessure lungo la strada.

La notte precedente alla nostra maratona fotografica abbiamo alloggiato nel mio hotel preferito della capitale: Ham Yard. Non la sistemazione più vicina al Tamigi, ma meglio così: il nostro riscaldamento prima di giungere al fiume è avvenuto nella Cattedrale di St. Paul, e ovviamente non potevamo non salire sulla sua famosa cupola.

london-uk-spring-stroll-1Dentro la cattedrale è vietato fare foto e video, ma la vista dalla sommità e anche tutto intorno è semplicemente stupenda, da sfondo del PC.

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Mission Impossible 5: KLondra!

Come sapete non vado pazzo per i film hollywoodiani degli ultimi anni, ma uno è l’eccezione che conferma la regola: consiglio a tutti di vedere al più presto! (e vi dirò ora il perché…)

Il film incredibilmente impossibile di cui sto parlando è Mission Impossible 5.

Cosa lo rende così speciale tanto da dedicarci un post del mio blog? Potete immaginarlo forse…

Una scena del film è stata girata nei nostri uffici a Londra! Si tratta della scena dell’interrogatorio negli “uffici della CIA a Londra”: in realtà era l’edificio dove si trovano i nostri uffici a Padington, e alcune parti sono state girate proprio sul nostro piano.

Da sinistra a destra: Alec Baldwin nei panni di Hunley e Simon Pegg nel ruolo di Benji. Mission: Impossible – Rogue Nation. Paramount Pictures a Skyda

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Dall’hotel alla cattedrale

Era da un sacco di tempo che volevo andare in Scozia, finalmente ce l’ho fatta. Solo per un paio di giorni a St. Andrews e, sebbene siano stati due giorni fantastici, non equivale a dire di aver “visitato” la Scozia. Un soggiorno troppo breve. Un viaggio come si deve in Scozia è fatto di giornate intere a girovagare in campagna, guidando in prossimità dei laghi o facendo lunghe passeggiate in montagna. E in Scozia ci sono un sacco di montagne. Quando l’aereo si è alzato in volo, ho potuto distinguere chiaramente le cime innevate del nord. Purtroppo sarà per la prossima volta.

Il panorama della Scozia, l’ideale come sfondo del desktop, guardate qua che meraviglia!

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Ham yard: cortile al prosciuto, tetto con insalata

Ciao a tutti! Sono qui, nel centro di Londra, a Soho, un quartiere londinese a cui non sembra mancare proprio nulla, dal fantastico al fatiscente, dal chic al cheap… Sto alloggiando presso l’ Ham Yard hotel. Non ero del tutto inatteso, ma non avevo nemmeno avvisato con anticipo; è che avevo bisogno di una stanza qui a Soho perché ho alcuni impegni nella zona e così ho prenotato all’ultimo momento. Comunque sia questo hotel si è rivelato davvero sorprendente, sopratutto il tetto… dove si trova un vero e proprio orto con tanto di verdure: soprendente nel centro di una megalopoli.

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Come ho perso l’aereo

Sono un matematico.

Ed è tutta una questione di numeri. Con i miei frequenti voli, prima o poi doveva succedere: ho perso l’aereo!

Era successo solo un’altra volta, nel maggio del 2010. Verso la fine di uno dei miei consueti (e lunghi) giri del mondo. Durante una conferenza, a Cipro, me la sono presa un po’ troppo comoda… le 20:00 sono diventate le 02:00 (credo, è tutto un po’ confuso) e sono arrivato in ritardo in aeroporto. Risultato? Ho perso il volo. Ero a Limassol e dovevo andare a Tokyo. Comunque, alla fine, sono riuscito a trovare un volo per partire il giorno dopo.

E così, al momento, ho accumulato 2 voli persi. Il che non è male data la quantità di voli che prendo annualmente!

Questa volta sono arrivato tardi al volo proveniente da Londra e diretto a Nizza, in Francia. Che è successo esattamente?

Beh, per una strana ragione mi sono distratto e ho letto male il numero del terminal. Al posto di dire al taxista di portarmi al terminal 5, gli ho detto di portarmi al terminal 4. Quando mi sono reso conto dell’errore, mi subito diretto verso l’Heathrow Express per raggiungere il terminal 5, ma ci ha messo 40 (!) minuti (sarebbe stato meglio prendere un’altro taxi).

Questo è successo dopo il viaggio dal centro all’aeroporto, della durata di 80 minuti (Londra + sabato = traffico assicurato). Avrei dovuto prendere la metropolitana! Il lunedì successivo era festivo a Londra, e forse è per questo che c’era più traffico del normale. Con l’errore del terminal, il gioco è fatto. Ritardo. Volo perso :-/ .

Ma che gioia! Risulta che, un’ora dopo, un secondo aereo sarebbe decollato con destinazione Nizza – solo per coloro che avevano perso il primo volo 🙂 . Dovevo correre per prenderlo, e per correrre non intendo camminare velocemente, ma un vero e proprio sprint. Ma non era necessario che corressi tanto! L’aereo è rimasto un’ora in più del previsto a terra. Sembra che non solo il centro, ma anche Heathrow stava risentendo del traffico. In definitiva, non era la mia giornata. Ma il giorno dopo, per fortuna, è andata molto meglio…

Ci vediamo domani… Au revoir!

Una capitale con la C maiuscola

Ogni volta che torno a Londra, mi piace sempre di più…

La prima volta che ci sono stato risale al lontano 1992. All’inizio, e anche negli anni successivi, la città non mi aveva colpito più di tanto, non so, non mi sentivo molto a mio agio. Edifici imponenti e austeri che celebrano la grandezza imperiale, il traffico stressante e interminabile, troppa gente sui marciapiedi, il Tamigi così sporco… diciamo che non mi entusiasmavano.

Tuttavia, anno dopo anno, ho iniziato a vedere che la città stava cambiando poco a poco. È stato risolto il problema del traffico in centro, anche grazie all’introduzione del sistema di bike sharing (le cosiddette Boris Bike). Il Lungo Tamigi è stato ricostruito, il fiume ripulito e sono state aggiunte altre meraviglie architettoniche moderne come  il Gherkin, il Cheesegrater, Walkie-talkie e lo Shrand. Poi è arrivato il London Eye, e dopo ancora le Olimpiadi… Vent’anni fa era una Londra completamente diversa: seriosa, triste e anche noiosa. Ora è tutto il contrario: piena di attività, accogliente e gioiosa! E, naturalmente, la ciliegina sulla torta è stato il nostro nuovo ufficio. Circa 150 dipendenti del team Kaspersky Lab lavoreranno nella sede di Londra e da qui condurranno la loro battaglia affinché il cyberspazio diventi un luogo più sicuro. Devo essere sincero, li invidio un po’ perché hanno a disposizione il meglio: una grande città, un grande ufficio e un gran bel lavoro! 🙂

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