Post del mese: aprile 2019

Cyber-notizie dal lato oscuro – Versione SAS 2019

Ciao a tutti!

Eccoci a una nuova pubblicazione della mia serie iNews, ovvero le cyber-notizie dal lato oscuro, anche se stavolta mi concentrerò sulle presentazioni a cui ho assistito durante il Security Analyst Summit che si è tenuto il mese scorso a Singapore.

Un tratto distintivo del SAS ha a che fare con le presentazioni tenute dagli esperti. A differenza delle altre conferenze geopoliticamente corrette, al SAS gli analisti condividono sul palco le loro scoperte inerenti a qualsiasi minaccia informatica, indipendentemente da dove provengano, perché seguono dei princìpi. I malware rimangono malware e gli utenti devono essere protetti da tutti le minacce, senza considerare le buone intenzioni dichiarate da coloro che li hanno creati. Non va mai dimenticato l’effetto boomerang.

E se certi mezzi d’informazione mentono spudoratamente in risposta a questa nostra posizione di principio, che continuino a farlo. E attaccano non solo i nostri princìpi, dal momento che mettiamo sempre in pratica ciò che predichiamo, e quando si tratta del numero di operazioni di cyberspionaggio risolte, non c’è competenza che tenga. Ma soprattutto non abbiamo intenzione di cambiare il nostro atteggiamento a scapito degli utenti.

Ecco un breve riassunto delle ricerche più cool che hanno presentato i nostri esperti al SAS. Le ricerche più interessanti, più scioccanti, più spaventose, più incredibili…

1. TajMahal

L’anno scorso, abbiamo scoperto un attacco a un’organizzazione diplomatica dell’Asia centrale. Ovviamente non deve sorprendere che un’organizzazione di questo tipo susciti l’interesse dei cybercriminali. I sistemi informatici di ambasciate, consolati e missioni diplomatiche sono sempre stati allettanti per gli altri stati e le loro agenzie di spionaggio, o anche per quelle persone dagli scopi poco trasparenti con le capacità tecniche e i mezzi economici necessari a disposizione. Dopotutto abbiamo letto i romanzi di spionaggio. Ma c’è una novità: è stato costruito un vero “TajMahal” per perpetrare degli attacchi, ovvero una piattaforma APT con tutta una serie di plugin (fino a ora, non avevamo mai visto tanti plugin utilizzati in una sola piattaforma APT), tool ideali per scenari di attacco di ogni tipo.

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Nuovo Transparency Center e Data Center… a Madrid!

Hola, amigos! 

Verso la fine dello scorso anno abbiamo aperto il nostro primo Transparency Center e anche un Data Center a Zurigo, Svizzera, dedicati all’elaborazione dei dati dei nostri clienti in Europa. Sebbene parliamo solamente di cinque mesi fa, è chiaro che questo progetto a grande scala rispecchia perfettamente l’interesse attuale del settore della cybersecurity verso il clima geopolitico moderno.

Al momento, sia le aziende, sia le agenzie governative prestano una graaaande attenzione a un aspetto in particolare: la trasparenza assoluta. E non c’è da meravigliarsi! In un’epoca in cui un’azienda qualsiasi può essere accusata di qualsiasi cosa passi per la testa e arrivando ai livelli più importanti di ufficialità, il tutto senza alcun tipo di prova in mano (state seguendo la saga Huawei, no?), le aziende e i sistemi legislativi di tutto il mondo non hanno altra opzione se non quella di effettuare le proprie valutazioni e andare alla ricerca di fatti concreti (e di utilizzare anche qualcosa che sembra mancare ultimamente, il che è preoccupante: il buonsenso). Continua a leggere:Nuovo Transparency Center e Data Center… a Madrid!

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