Il panopticon dei brevetti di Darwin – parte 3

L’ingenuità umana non smette mai di sorprenderci, di lasciarci senza parole e/o di farci ridere. Voglio dire, guardate un po’ qua:

No, sul serio. Questo è il disegno principale del brevetto americano di una “macchina manovrabile a mano che dà calci sul sedere”:

Ma aspettate, è ancor meglio quando viene descritta a parole!

“La macchina che dà calci è molto facile da usare dal momento che il numero di ripetizioni dei calci, il tipo di ripetizioni, la velocità dell’operazione, l’ampiezza o l’altezza dei calci, la loro forza, l’impatto e l’energia del calcio sono tutti controllati dall’utente o dall’operatore. Quest’invenzione è una macchina nuova, innovativa e unica con molteplici utilizzi che spaziano dal divertimento alla raccolta fondi, dalla motivazione alla disciplina. Gli obiettivi di quest’invenzione sono tanti, inclusi (ma non solo) il teambuilding e l’autoterapia, è una macchina che può ispirare creatività e può essere anche usata come un modello per i futuri dispositivi e per opere d’arte”.

Ad ogni modo, sembra ci sia un intero settore industriale (beh, quasi) dedicato a somministrare calci ben assestati sul posteriore. Ecco un altro dispositivo automatico tira calci che ho trovato nel database dei brevetti (cercate e troverete) 😉

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L’archeologia di Internet

Internet (quello che tutti conosciamo e di cui non potremmo fare a meno nemmeno un secondo) è ancora un fenomeno relativamente nuovo. Venti anni fa non esistevano Google o Yahoo… 12 anni fa potevate aprire un account Facebook solo se eravate uno studente di un’università di prestigio; gli unici tweet di allora erano le versioni originali e analogiche e gli iPhone erano ancora frutto dell’immaginazione di Steve Jobs.

(Il primo iPhone è stato presentato solo 10 anni fa; era privo di fotocamera frontale, non poteva girare video, non aveva il GPS, non esisteva un App Store! È proprio quello che succede con molte altre cose che diamo per scontato – dieci anni fa ci sarebbero sembrate incredibilmente moderne e assurde!)

Poi c’è la confusione terminologica della parola “Internet“. Il termine “Internet” viene utilizzato per fare riferimento a ogni genere di cose quando invece, se vogliamo essere precisi, Internet è una super rete che riunisce una grande quantità di reti locali connesse tra loro con i protocolli TCP/IP. Questa infrastruttura usa il World Wide Web, una rete di milioni di server web di tutto il mondo, ed è qui che si trovano pagine come Google, Facebook e un’infinità di altri siti.

La gente si riferisce a questo insieme di informazioni quando vi dice di trovare qualcosa su Internet o quando vi chiede se vi è stato vietato di utilizzare Internet a lavoro. Ad ogni modo, oltre all’infrastruttura web di Internet (www), vengono usate molte altre cose, come diverse reti peer-to-peer, email, server FTP e altre cose utili come CCTV, televisioni, bancomat, automobili e una miriade di altri dispositivi dell’Internet delle Cose.

Ma oggi non voglio parlare della teoria e della pratica delle reti informatiche moderne. Vorrei parlare invece di… archeologia! Voglio parlarvi di quattro reti proto-Internet del passato (nel senso più ampio del termine “Internet”).

Progetto Cybersyn (Cile)

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L’intelligenza umanartificiale e la lotta contro lo snowshoe spamming

A quanto pare sono destinato a ricevere tanto spam nella mia casella di posta in arrivo, probabilmente più del solito. Do in giro a destra e a manca il mio biglietto da visita ormai da anni; il nostro dominio viene incluso nelle slide di presentazione, nelle pubblicazioni, nei cataloghi e in molti altri documenti. Devo aggiungere poi che il mio indirizzo email è estremamente semplice. A volte gli indirizzi mail degli impiegati non si possono più usare perché sono strapieni di spam, situazione che ci obbliga a crearne dei nuovi, un po’ modificati. Ma non possiamo andare avanti così. Perché innanzitutto ho bisogno di sapere esattamente chi è il nemico e, secondo, perché voglio poter controllare personalmente la qualità della nostra protezione antispam. E poi non mi dispiace farmi due risate in più di tanto in tanto.

Proprio come gli entomologi con le loro farfalle, raccolgo tutto lo spam in arrivo in una cartella apposita, controllo il verdetto e stabilisco quali sono le tendenze e i falsi positivi, mentre invio i campioni sbagliati al nostro laboratorio antispam.

Stranamente, dall’inizio dell’anno la quantità di spam è schizzata alle stelle! E dopo aver studiato la sua struttura e il suo stile, sembra che la maggior parte dello spam provenga da una 1 fonte, solo 1! Quasi tutti i messaggi erano in inglese (solo due erano in giapponese) e la cosa più importante: il 100% di questo spam è stato rilevato dai nostri prodotti! I nostri specialisti hanno scoperto che… (era davvero uno tsunami di spam)… si trattava di un tipo speciale di spam conosciuto come spam racchette da neve  o snowshoe spamming. Tutto questo è un po’ insolito, dal momento che con l’anno nuovo il volume dell’attività spam in genere diminuisce.

* Dati dall’1 al 10 gennaio

E questi sono i dati secondo cui la percentuale di snowshoe spam è cambiata nel giorno più attivo, il 7 gennaio, nelle caselle di posta in arrivo del nostro dominio aziendale:

Che cos’è lo snowshoe spamming e come ci possiamo proteggere?

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Il primo “Campionato mondiale sulla cybersicurezza”

Ho un vero debole per la disrupzione. Mi piace anche la gente sorprendente. Mi piace quando lasciamo la gente a bocca aperta, quando la gente non crede a qualcosa (ma ci prova comunque, gli piace e poi l’adora).

Ok, è tutto un po’ astratto. Fatemi essere un po’ più concreto…

Il nostro ultimo prodotto che vi lascerà a bocca aperta è…un simulatore di gioco per la cybersicurezza! Non ne avete mai sentito parlare? Sicuramente no, non è mai stato creato prima!

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Si chiama KIPS (Kaspersky Interactive Protection Simulation). Si tratta di un gioco di squadra che simula la strategia di cybersicurezza, che dura circa due ore ed è pensato per incoraggiare le competenze d’analisi e di iniziativa e per comprendere meglio le misure di cybersicurezza. Devo dire che non mi aspettavo che KL entrasse nel mercato dei giochi; ma perché no, se può servire a far recepire meglio il messaggio? E in pochissimo tempo siamo passati dal verde (mai provato prima) della startup di giochi al verde (ad esempio il verde aziendale di KL) del provider di giochi.

E questo giovedì (1dicembre) si terrà il primo campionato mondiale KIPS!

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Una scelta difficile tra diverse alternative

Ok, risolviamo non il più complicato ma nemmeno il più banale dei compiti.

Quest’anno per Natale vorrei un nuovo portatile (uno migliore, più resistente). Adesso ho solo quello che ho comprato poco più di un anno fa, ma con i miei impegni aziendali e l’uso e abuso del computer, sta esalando ormai il suo ultimo respiro. Sembra malconcio e la tastiera sembra stia per cadere a pezzi. Quindi sì, ho bisogno di qualcosa di meglio…

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Ma che dispositivo dovrei prendere? Accidenti. Da dove iniziare? Ah sì, dall’inizio: dai miei requisiti…

I requisiti che richiedo come utente non sono molto complicati, ma non si tratta nemmeno di email/messenger/Instagram/Pokemon. Eccoli qui:

  • Office, email, browser, diversi editor e diversi messenger;
  • Deve poter resistere a un intenso carico di lavoro;
  • Vorrei uno schermo più grande del normale (più di 13″);
  • Anche una tastiera di grandi dimensioni non sarebbe male.

Tutto questo esclude subito smartphone e tablet e sembra che la scelta giusta sia prendere un portatile di medie dimensioni.

Ma con quale sistema operativo? Beh, la lista delle opzioni non è poi così lunga: Windows, Mac, Linux.

Ogni sistema è buono, a modo suo…

 

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I paesi più belli del mondo – un nuovo approccio

È arrivato il momento di qualcosa completamente diverso e non industriale. Si tratta esattamente dell’opposto (bellezze sia naturali che artificiali). Perché? Ecco perché…

Non molto tempo fa, in qualche posto (non ricordo dove) mi sono imbattuto nella frase “il paese più bello del mondo”. Non ci penso spesso, ma il subconscio sembra aver registrato la frase per una nuova visita in futuro. Oh il subconscio!

Un paio di settimane dopo sono stato costretto a ripensarci, ho dato un’occhiata su Internet e ovviamente ho trovato diverse cose come “I primi 10/20 paesi più belli del mondo”. Il fatto è che…molti sembravano dire solo fesserie e sembravano scritte da gente che non è mai stata in America Latina, in Cina centrale, a Kamchatka o alle Isole Curili.

Lo ammetto: è difficile stabilire quali siano i paesi più belli del mondo: la bellezza è soggettiva e questo vuol dire che anche il criterio utilizzato sarà soggettivo. Voglio dire, che criterio dovrei o potrei usare?

Però ho qualche vantaggio al riguardo (con la mia Top 100 dei posti assolutamente da vedere nel mondo. Con questa lista potete (o posso) calcolare il grado di bellezza…ma considerando la grandezza dei territori! Ecco come abbiamo ricavato i paesi “più belli” piuttosto che la “quantità di posti belli in un paese in particolare”.

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Buone notizie dalla Cina

Ciao a tutti!

Se c’è una cosa che ho imparato è che la vita non si ferma mai, anzi!

Mentre sono seduto qui in ufficio guardando la neve fuori dalla finestra in Cina, a Wuzhen, si sta svolgendo l’annuale World Internet Conference (a cui ho partecipato l’anno scorso). E quest’anno gli organizzatori hanno deciso di assegnare dei premi al miglior cyberprogetto (secondo loro). E indovinate chi c’era tra i vincitori?!

In questa foto stanno facendo le congratulazioni a tutti i membri del progetto! La nostra soluzione pensata per proteggere le installazioni industriali e le infrastrutture critiche (KICS) ha vinto il premio per i “risultati scientifici e tecnologici di Internet nel mondo), insieme a Tesla, IBM Watson e Alibaba!

500 aziende hanno partecipato al concorso e noi eravamo tra i 15 vincitori (e gli unici nel settore della sicurezza IT).

Acciaio ‘n’ roll

Ok, avete già visto come si produce l’acciaio e come da bramme incandescenti questo viene trasformato in lastre sottilissime nello stabilimento Novolipetsk Steel. Adesso parliamo dei laboratori in cui si effettua la laminatura a freddo e i rivestimenti con polimeri…

I rotoli vengono portati qui dal laboratorio e vengono srotolati su nastri trasportatori, ridistribuiti qua e là e sottoposti a diversi processi tecnologici per aumentare la qualità dell’acciaio, tra le altre cose.

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Finalmente il nostro Sistema Operativo! Oh sì!

Finalmente ce l’abbiamo fatta!

Vi parlo di questo giorno da tanto tempo (il giorno in cui il primo hardware disponibile sul mercato di massa basato sul nostro sistema operativo sicuro è arrivato sulla mia scrivania). Ed ecco qui, la meraviglia.

Questa modesta scatola nera è uno switch layer 3 sviluppato dal Sistema Operativo di Kaspersky e progettato per le reti che richiedono la sicurezza dei dati.

E ce ne sono molti altri in cantiere; questo vuol dire che questa tecnologia sarà applicata in altre parti del kit che sono connesse a Internet, anche conosciute come Internet delle Cose (IoT). Perché? Perché questo sistema operativo è ideale per le applicazioni in cui si ha bisogno di una piattaforma piccola, ottimizzata e sicura.

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Il lago dei cigni

Nonostante le condizioni non completamente sterili all’interno dello stabilimento della Novolipetsk Steel, da fuori non direste mai che nelle vicinanze si trova un enorme complesso industriale. La dirigenza prende l’ecologia dell’ambiente circostante moooolto seriamente.

La slide in alto dice: “oltre 1.1 miliardo di dollari è stato investito nell’ecologia in 15 anni. Lipetsk (la città più pulita che produce metallo nella Federazione russa”). Probabilmente riuscite a indovinare cosa vogliono dire le cifre nelle nuvolette: indicano il livello di inquinamento dell’aria e Lipetsk ha il livello/numero più basso: 3.4.

A dire la verità, diversi anni fa hanno deciso di prendere davvero sul serio il problema dell’inquinamento dell’aria e l’hanno ridotto drasticamente (sembra proprio abbiamo fatto un buon lavoro). Tutto intorno al complesso (dentro) crescono alberi dall’aspetto sano. Così sani che una delegazione straniera che ha visitato il complesso ha chiesto quante volte venissero sostituiti gli alberi di cedro. Sembra che non fossero mai stati piantati, sono cresciuti tutti naturalmente.

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