Tag: Curili

Nuotando per il mondo – Parte 2

Perfetto, continuiamo a nuotare fino alla prossima fermata dell’autobus del nuoto in giro per il mondo – Europa.

 6. Mare Caldo, Santorini.

Santorini è un vulcano-isola o un’isola-vulcano. In realtà si tratta di un insieme di isole che sono i resti della caldera di un grande vulcano di millenni fa, con un nuovo vulcano che cresce in mezzo alle isole, all’interno, e che ogni tanto erutta e diventa ancora più grande. Sono stato a Santorini poco tempo fa e ho scritto davvero tanto al riguardo, qui su questo blog.

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La guida completa delle Isole Curili

Diciamola tutta: le Isole Curili sono spoglie e desolate. Tempo atmosferico estremo, difficoltà nelle comunicazioni con il continente, prezzi aumentati perché bisogna importare tutto (e sono tutti prodotti importati dalla madrepatria Russia), minaccia costante di disastri naturali come eruzioni vulcaniche, terremoti e tsunami!

Bisogna avere una tempra forte per sopravvivere qui e ancora più forte per amare questo posto. Comunque sia, sì che le Curili hanno cose belle, bisogna solo guardare con attenzione….

La superficie totale di terraferma è di poco inferiore a quella di Israele, della Slovenia o metà del Belgio. La popolazione è di circa 20 mila abitanti, metà dei quali vive in tre città: Severo-Kuril’sk (Kuril’sk del nord), Kuril’sk e Yuzhno-Kuril’sk (Kuril’sk del sud). Tutto nella massima logica.

Le prime due hanno ricevuto lo status di “città”, anche se sommando gli abitanti non arrivano a quelli della terza, classificata  come “insediamento urbano” (logico?).  Poi ci sono villaggi e paesini di pescatori che d’estate prendono vita  dopo essere rimasti in letargo tutto l’inverno.

Allora, com’è vivere alle Curili?

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Kunašir, un’esperienza sbalorditiva

Oltre a ballare il cha-cha-cha (stiamo scherzando, date un’occhiata al mio post precedente), nell’isola di Kunašir ci sono un sacco di cose da fare e da visitare…

… per esempio, le colonne di lava, le fumarole del vulcano Mendeleyeva, i magnifici bagni di fango della caldera Golovnina. Bagnarsi nei torbidi laghi le cui acque si aggirano sui 30º non faceva per me, ma ho trovato i fenomeni vulcanici dello stratovulcano Mendeleyeva (in particolare le colonne di lava) semplicemente sbalorditivi, uno spettacolo indimenticabile.

Kuril islands

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Atsonupuri, l’Aston Martin dei vulcani

Le Curili sono isole vulcaniche. Sulle 56 isole che compongono l’arcipelago ci sono 68 vulcani, 36 dei quali ancora attivi.

Ci sono alcuni piccoli vulcani alti fino a due chilometri situati proprio al di sotto dei vulcani “veri”. Durante la nostra spedizione abbiamo scalato e attraversato sette vulcani, macinando circa sei chilometri spostandoci sull’asse x e un centinaio sull’asse y. Abbiamo conquistato la cima dei seguenti vulcani: Ebeko, Krenitsina, UshishirZavaritskovoAtsonupuriTyatya, e Mendeleyeva.

Per fortuna erano vette che si potevano scalare facilmente; a volte erano necessari tempi lunghi ed erano scalate a tratti noiose, ma mai troppo difficoltose. Bisognava solo prendersela con calma e senza preoccupazioni, fare lavorare i polmoni a pieno regime , sudare un pochettino  e, senza neanche accorgersene, eravamo in cima dopo neanche tre o quattro ore.  E ne valeva davvero la pena: la bellezza del paesaggio, la natura selvaggio e la felicità allo stato puro. Meraviglia interna ed esterna della caldera o del cratere. Poi si trattava di fare qualche foto e riscendere. Era questa la rotuine la maggiorn parte delle volte, eccetto nel caso del vulcano Atsonupuri, sull’isola di Iturup.

Atsonupuri volcano

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Isola n. 16: Simušhir

Ecco altre avventure dalle Isole Curili

La nostra spedizione si è sviluppata praticamente in questo modo: nuova giornata, nuova isola. In 18 giorni abbiamo visitato 12 isole (se includiamo anche Sachalin). Ogni giorno un nuovo percorso, nuovi panorami mozzafiato, nuove e fantastiche esperienze.

La giornata normalmente iniziava con i nostri gommoni che si fermavano su una nuova costa sconosciuta. A volte si trattava di un’operazione facile, altre una vera e propria epopea. Mare agitato, pioggia e vento, adrenalina alle stelle (e cortisolo). In certe giornate, giungere a riva era già di per sé un’avventura epica che festeggiavamo nella maniera adeguata una volta accampati.

Quando il tempo era clemente, la giornata si faceva più rilassante sia in barca che sull’isola. E la giornata trascorsa a Simušhir è stata una di queste.

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