giugno 23, 2020
Cybersicurezza: i nostri inizi – Quarta parte: CeBIT
Finalmente è arrivata l’estate. Ce n’è voluto di tempo! Ma non sono sicuro che sia la benedizione che normalmente è, visto che siamo ancora tutti seduti a casa in smart working. Certo, ci sono state “facilitazioni” qua e là in giro per il mondo, ma noi qui a K non abbiamo fretta di… accelerare le cose. Credo che questo valga anche per altre aziende IT che lavoreranno da casa almeno fino all’autunno, mentre altre sono propense a rimanere a casa fino alla fine dell’anno. E naturalmente i viaggi d’affari sono ancora impensabili, così come le fiere di settore e le conferenze, i Giochi Olimpici e il Festival di Cannes e tutta una serie di altri eventi di grande portata. Basti pensare che alcuni paesi hanno ancora le frontiere chiuse.
Quindi sì, siamo ancora tutti in casa, non usciamo molto e ogni giorno che passa siamo un po’ più inquieti. Almeno per molti le cose stanno così, ne sono sicuro. Ci sono altri che approfittano di tutto il tempo a disposizione e fanno più esercizio fisico che mai! Io mi trovo nel mezzo. A volte sono stanco del fatto che i giorni sembrino tutti uguali ma comunque cerco di tenermi occupato. E questo include scavare nei miei archivi per trovare alcune vecchie foto, che portano a ricordi felici (il che mi fa pensare a quanto il mondo stia cambiando velocemente), che portano a questo mio nuovo post!
Sì, questa serie combina molta cyber-nostalgia, oltre a varie intuizioni personali e di business che ho raccolto nel tempo, che spero saranno utili per alcuni, o semplicemente interessanti per altri. Di conseguenza, continuo qui oggi con la quarta parte, e continuo i miei racconti, iniziati nella terza parte, sul CeBIT…
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