Post del mese: marzo 2016

Ritorno alle origini

Novorossiysk è anche la mia città d’origine! Sono nato qui 50 anni e mezzo fa. La mia famiglia ha abitato per molti anni in questo palazzo, al numero 21 di via Rivoluzione del 1905. Nei primi anni Settanta ci siamo trasferiti a Khlebnikovo, nella regione di Mosca, dove ho cominciato la scuola.

Ecco il numero civico 21:

In questo giardino giocavo nella sabbia, montavo la mia prima bici e mi arrampicavo sugli alberi di albicocche e gelsi…  Oh, che nostalgia!

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Novorossiysk: la migliore città russa?

L’altro giorno, il nostro direttore esecutivo (E.D.) ha ricevuto una nota con il programma di uno dei miei prossimi viaggio d’affari:

  • Krasnodar: incontrare il governatore generale, firmare un accordo di cooperazione;
  • Krasnodar: incontrare i nostri partner aziendali di Krasnodar;
  • Krasnodar: tenere una conferenza all’Università Statale di Kuban;
  • Volo per Novorossiysk;
  • Novorossiysk: incontrare i nostri partner aziendali di Novorossiysk;
  • Novorossiysk: visitare il porto della città.

In allegato c’era la ricevuta di pagamento anticipato per il noleggio di un elicottero, per andare da Krasnodar a Novorossiysk. Il nome della compagnia proprietaria del velivolo? Abrau-Durso, il celebre (almeno qui) produttore di vino e champagne!

“Aha. Ho capito. E questo lo chiami viaggio d’affari?!” ha scherzato E.D. 🙂

Ahimè, non c’è stato tempo per una visita di degustazione all’azienda vinicola. Vedi, si trattava di affari, E.D. 🙂

La vista dall’alto era davvero spettacolare:

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+1: Krasnodar, la “Feel Good City”

Amo gli elenchi. Amo i paragoni. Quindi, quando tempo fa ho compilato una lista delle città che ho visitato in Russia, mi ha parecchio sorpreso scoprire che sono stato in più città americane che russe! Ok, solo due in più, ma tant’è. Come? Perché? Non è normale. (Ecco il sistema per il calcolo e le liste delle rispettive città.)

Cooooomunque, ne ho appena aggiunto un’altra alla lista di quelle russe visitate: Krasnodar.

Cosa posso dire? Krasnodar è un posto davvero bello, il centro in particolare. È pulita e ordinata, luminosa e colorata, ben tenuta e sistemata, il sole, che brillava alto nel cielo azzurro, pervadeva la città di un mood fresco e primaverile. In breve: la mia impressione è stata estremamente positiva.

Durante il fine settimana la strada principale della città, la Via Krasnaya [Rossa] è chiusa al traffico per diventare un’area pedonale. Grande idea! Ahimè, eravamo lì durante la settimana quindi non abbiamo avuto la possibilità di passeggiarci tra la folla di cittadini.

Però abbiamo fatto molte altre cose. Si è svolto un evento ufficiale con le autorità locali, poi meeting con i nostri partner aziendali della zona. Ho anche tenuto una conferenza all’Università Statale di Kuban in una sala strapiena e dopo sono stato letteralmente bombardato di domande da cyberstudenti curiosi: non è stato facile…

E per le domande migliori, premi in palio :).

Aneddoto divertente:

Negli hotel russi mi viene la… dissonanza cognitiva cronica. Mi sembra di essere in un hotel, ma tutti i cartelli e le scritte sono in russo, in più tutto il personale parla in russo, non in inglese o in qualche altra lingua. Strano! Non sono proprio abituato ai viaggi d’affari in patria!

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Qui il cibo merita: economico e buonissimo. Gnam!

Bene, Krasnodar. Ci sono stato, l’ho aggiunta alla lista e ho avuto le magliette impressioni splendide. Devo tornarci un giorno…

Krasnodar: Battezzata la “Feel Good City”. Da me, qui, proprio adesso.

La rotta aerea dal Sudamerica al Sudest asiatico

La tratta da Cancún (Messico) a Sanya (Cina) non sarà mai una delle più semplici, anche con le migliori condizioni atmosferiche. Ciò nonostante, non sarà neanche una delle più lunghe. Comunque, quella tra il Sudamerica e il Sudest asiatico (volando in entrambe le direzioni), appartiene alla categoria delle “rotte più difficoltose al mondo”: le distanze sono sempre grandi, e le tratte aeree di rado sono dirette.

Per esempio, volare da Hong Kong, Bangkok o Kuala Lumpur a Santiago o Buenos Aires sarà sempre un test di aero-resistenza sia per le ore di viaggio totali, sia per il numero di scali. Lo dico sempre: poiché le quattro tratte disponibili, impiegano tutte, approssimativamente, lo stesso numero di ore per essere percorse, la mia domanda è:

Quali sono questi quattro (molto diversi tra loro) modi di volare (su un volo di linea) dal Sudest asiatico al Sudamerica? (tra l’altro, uno di questi devo ancora provarlo). Diciamo, da Hong Kong a Santiago e da Hong Kong a Buenos Aires?

World Map

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Dal Messico alla Cina

Attenzione, prego! È l’aeroporto di Tijuana che vi parla! Sta per avere inizio un reality show sulle avventure di un viaggiatore che tenta di volare dal Messico alla Cina. Benvenuti a bordo!

Dunque, il modo più comodo per arrivare in Cina da Cancún è prendere il volo Cancún -> Città del Messico -> Shanghai (con una sosta per fare rifornimento). Stavolta, il tentativo di seguire questa rotta è stato un fallimento totale. L’aeroporto di Shanghai-Pudong era chiuso per motivi tecnici, ovvero una fitta nebbia. Quindi, sto seduto nella città più a nord-est del Messico, Tijuana, aspettando di partire.

Questa è davvero una zona remota del Messico, la maggior parte delle persone non ci verrà mai e probabilmente non l’avete mai sentita nominare. Ciò non fa che rendere il tutto più interessante! È conosciuta come la terza città più prosperosa del paese (dopo Cancún e Città del Messico). Forse, grazie agli Stati Uniti, proprio dall’altro lato della frontiera, che qui hanno aperto ogni sorta di stabilimento produttivo, fanno uso delle locali strutture sanitarie (economiche, ma dignitose) ecc. È anche uno dei posti col più alto tasso di criminalità del Messico, che fornisce droga e immigrati irregolari agli States. Brutta storia… Ma sembra (il centro, quello che vedo dal mio hotel) abbastanza decorosa: potrebbe essere un posto qualsiasi in California o in Florida o giù di lì.

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Cancun Sunrise

Il 2016 è nel suo apogeo. Una miriade di eventi invernali e primaverili si susseguono uno dopo l’altro tra cui la nostra partner conference dell’Nord America che si è appena conclusa.

È quasi sempre la stessa cosa: presentazioni, meeting, tavole rotonde. Prodotti-tecnologie-servizi, strategie, promozioni, problemi, opportunità, idee. Pranzi, divertimenti, fare contatti. Due giorni interi. Si arriva, si sta insieme, si lavora.

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Da un’alba ad un’altra… molte albe effettivamente 🙂 Parlando di albe, anche i tramonti sono meravigliosi.

https://www.instagram.com/p/BClHYOcuiYI/
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Un lungo viaggio attraverso le Alpi

Sarebbe stato un vero peccato trovarsi sulle Alpi, patria dello sci alpino italiano, e non mettere un paio di sci e provare personalmente le piste nella valle circostante. È passato un bel pezzo dall’ultima volta che li ho indossati… nel lontano 2012! Avevo l’abitudine di trascorrere sulle Alpi una o due settimane ogni inverno. Oggi, con i troppi impegni di lavoro che non possono essere trascurati, non ho proprio avuto la possibilità di concedermi una vera pausa sciistica finché le mie gambe non hanno cominciato a collassare sotto di me e le mie mani hanno cominciato a tremare. Comunque, stavolta ho avuto fortuna: tre giorni e mezzo di piste per godermi i paesaggi alpini! Le Alpi sono davvero favolose in inverno! // Probabilmente sono così belle anche in estate, ma non le ho mai viste in quel periodo dell’anno 🙂

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Formula 1 sul ghiaccio

Non so bene a chi esattamente sia venuta l’idea, ma la prima volta che ho sentito parlare di una “Ferrari da Formula 1 su una pista da sci” è stato circa sei mesi fa. Il solo pensiero di guidare un’auto da corsa sul ghiaccio e la neve è così ridicolo che non potevamo non farlo, noi e la Ferrari 🙂 Questo era l’evento nella località sciistica di Livigno, a 1.800 metri d’altitudine, di fronte a un’immensa folla di sciatori, residenti, turisti e appassionati di corse.

ferrari-f1-2016-livigno-italy-1

https://www.instagram.com/p/BCRBymgOiZa/?taken-by=e_kaspersky
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Sorvolando le Alpi in elicottero

Alla mia ultima tappa, segue questo post in cui vi parlerò della mia gita in elicottero.

Speravo davvero che il nostro aeroplano potesse atterrare vicino alla nostra destinazione, che si trovava nascosta tra le montagne, ma le Alpi erano coperte di nuvole e non eravamo autorizzati a volare verso Samedan (sono l’unico a non aver mai sentito parlare di questo luogo?). Quindi siamo stati dirottati verso l’aeroporto di Malpensa, Milano. Nel frattempo un elicottero è venuto a prenderci a Malpensa.

Tutto questo mi è sembrato molto strano perché normalmente gli eliporti si trovano sempre lontani dagli aeroporti internazionali o a molti chilometri di distanza da terminali, piste e navette. Comunque sia, questa volte l’elicottero è atterrato vicino al terminale dell’aviazione civile. Nella foto qui sopra potete distingue l’aereo con il logo degli Emirati (A-380), Lufthansa, Alitalia, Swiss Air, ecc.

Qui è dove arriva il bello: il decollo.

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La notte della marmotta

Quarto giorno on the road, terzo paese: Mosca -> Barcellona -> Norimberga -> Milano. Nuova città, nuovo programma: meeting d’affari, interviste, presentazioni, dalla mattina alla sera. Poi di corsa in aereo, un nuovo hotel, disfare la valigia, andare a dormire, suona la sveglia, fare la valigia e di nuovo in viaggio. La notte della marmotta. “Notte”, perché i giorni sono tutti molto diversi e ognuno di essi è meraviglioso.

Con i voli di linea, riuscire in questa tabella di marcia è a dir poco problematico, quindi io e il mio accompagnatore A.B. abbiamo preso questo Cessna Citation-2 Hummingbird.

Una volta, tempo fa, volevo contare le città che avevo visitato, in Russia e negli Usa, e confrontare le cifre. Potete cliccare sul link per vedere il risultato. Questa volta ho applicato lo stesso principio: ho dato uno sguardo attento alla cartina della Germania e ho iniziato a compilare la lista delle città dove sono stato. Ecco cosa ne è venuto fuori:

Amburgo, Hannover, Berlino, Magdeburgo, Bochum, Düsseldorf, Bonn, Wiesbaden, Magonza, Eisenach, Würzburg, Norimberga, Ingolstadt, Monaco: in totale 14 città, proprio come in Russia. Le brevi soste a Wolfsburg, Colonia e Coblenza non contano.

Qualche volta sono passato da Norimberga (sul tragitto Hannover/CeBIT <-> piste da sci), ma non avevo mai visitato la città finora. Beh, adesso sì. Una bella città tedesca, molto. Per essere precisi, una città bavarese. O ancora più precisi, francone. Ecco com’è:

A proposito, mi sono imbattuto in un problema che capita spesso ai viaggiatori seriali come me: ho dimenticato il numero della mia camera d’hotel. In effetti, questo è tipico delle persone che viaggiano molto. La cosa divertente è che non ci sono problemi a ricordare il numero della camera dove si è stati ieri. A volte si riesce anche con la password del Wi-Fi, ma non c’è verso di ricordare quel numero sulla porta dove si deve entrare oggi 🙂 Spera che questa situazione imbarazzante non capiti oggi. L’hotel è molto piccolo, memorizzano le facce di tutti gli ospiti e a ciascuno danno personalmente la grande chiave di ferro della loro porta.

Le altre foto di Norimberga sono sulla mia pagina di Flickr.