Magdeburgo: una cittadina AVant garde

C’è un detto russo che tradotto in italiano suona più o meno così: “Vivi un secolo e rimarrai sorpreso per un secolo”. Quello che si nasconde dietro questa frase, è che giusto quando credi di aver visto e vissuto tutto, scoprirai che in realtà non è affatto così. Ogni giorno, fino all’ultimo, è una grande sorpresa. Per me, questo detto si applica al viaggio che ho fatto a Magdeburgo, in Germania… un’esperienza sorprendente!

Magdeburgo è una cittadina provinciale, piccola e un po’ monotona (secondo me, vivo a Mosca gran parte dell’anno e sono abituato ad altre realtà :)). Magdeburgo è attraversata dal fiume Elba (la sua capacità, in questo punto, è piuttosto scarsa, ma offre una vista circostante molto bella). La cittadina ospita un castello (restaurato) dalle mura imponenti e una cattedrale gotica, ma oltre a questo, non c’è molto altro. A parte una cosa che rompe totalmente tutta la monotonia…

Nel centro della città si trova un complesso residenziale/commerciale conosciuto come la Grüne Zitadelle (la Cittadella Verde). Date un’occhiata ai colori, alle forme e ai disegni. Avete mai visto una cosa del genere?

È un progetto piuttosto bizzarro ed eccentrico realizzato dall’artista e architetto austriaco Friedensreich Hundertwasser, un Gaudi nel XX secolo. La Cittadella Verde è solo uno dei tanti edifici che l’artista, lungo tutta l’Europa centrale, ha trasformato in opere d’arte e ha contrassegnato con il suo stile assolutamente originale.

Questo architetto austriaco era davvero un anticonformista, e perciò non posso che non essere un suo fan. Lui credeva che le persone non dovevano vivere in case che assomigliavano a scatole, tutte uguali e tristi, ma riteneva che dovessero dipingere o in qualche modo cambiare i muri attorno ai quali vivevano. E questo significa anche le pareti interne. Friedensreich Hundertwasser ha anche trasformato diverse fabbriche abbandonate in opere d’arte avant gard.

Troppe parole. Ora qualche foto:

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Guardate questo hotel. Argh! Saremmo dovuti rimanere a dormire qui! Però alloggiavamo in un hotel boutique non molto lontano, carino… ma non comparabile con questo. Beh, ora sappiamo dove dormire la prossima volta…

magdeburg-4Edificio originale con un nome non altrettanto originale

Non ho idea di com’è vivere in uno di questi bizzarri edifici. Non ho mai avuto l’occasione di sperimentarlo. Però sono sicuro che, anche se all’inizio deve essere strano, poi ci si abitua – come in tutte le cose, del resto. Quando ho alloggiato presso l’hotel Puerta America di Madrid, alla fine, in un paio di notti mi sono abituato. Anche quello era un hotel abbastanza originale…

Nell’edificio ci sono anche alcuni negozi, uno dei quali vende tutta una serie di oggetti come questi:

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Ci sono anche diversi bar, un teatro e un parcheggio sotterraneo. Com’è il parcheggio? Da rimanere di stucco!

Il centro della città è piacevole, un sorprendente mix tra Medioevo e arte moderna.

Per esempio, la cattedrale di Magdeburgo del XVI secolo si trova proprio di fronte a una scultura d’avant garde a forma di coniglio – il che rende il tutto un po’ ipnotico, secondo A.Sh.

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magdeburg-12Guardami negli occhi

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Ma andiamo avanti. Che cosa ci facevamo in questo posto?

È proprio qui che AV-Test ha sede. AV-Test è un’azienda che si dedica alla realizzazione di test comparativi tra software antivirus di diverse case produttrici e siamo venuti fin qui per incontrare il team con cui abbiamo cooperato per tanti anni, che ci ha conferito l’ “Innovation Award 2013” per la nostra tecnologia Safe Money e, naturalmente, per fare quattro chiacchiere sulle tecnologie antivirus, i problemi dell’industria di oggi e molto altro… Meglio tardi che mai!

magdeburg-15Troppe camicie azzurre, lo so…

magdeburg-16Altre due!

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magdeburg-18Un kit di server… hardcore 🙂

Noi sosteniamo i laboratori fino in fondo.

Il loro lavoro è duro e talvolta ingrato, non è dei più remunerati e richiede un serio esborso di risorse e infrastrutture. Tuttavia, allo stesso tempo, il loro contributo è fondamentale per le aziende AV. Qual è il modo migliore per scegliere il proprio antivirus e valutare la qualità delle diverse soluzioni? I test aiutano i consumatori a scegliere tra le varie soluzioni di sicurezza e offrono suggerimenti alle aziende che in questo modo sono chiamate a migliorare i loro prodotti.

È per questo che le aziende AV contribuiscono economicamente alla realizzazione dei test AV. Il che significa che i laboratori hanno bisogno di trovare il giusto equilibrio tra indipendenza e libertà di opinione e il debito che si ha verso le aziende che contribuiscono economicamente ai test. Ovvero, i risultati dei test devono essere indipendenti, ma allo stesso tempo i laboratori non possono non ascoltare i commenti e i desideri delle aziende AV, dato che… beh, i rubinetti dei finanziamenti potrebbero venir chiusi improvvisamente. Tuttavia, con questo non voglio insinuare che le aziende AV esercitino una pressione disonesta sui laboratori, influenzando i test. In realtà avviene piuttosto il contrario. Permettetemi di spiegarmi meglio.

Ci sono diversi modi per raggiungere l’equilibrio tra indipendenza/giudizio imparziale e il venire incontro alle esigenze delle aziende AV. Un modo potrebbe essere quello di adottare standard più severi: aggiornare e migliorare sia le procedure di “testing”, che le infrastrutture tecniche.

Tuttavia, questo approccio è piuttosto costoso. I prodotti all’altezza dei nuovi parametri sono pochi e di conseguenza diminuisce il numero delle aziende interessate ai test. Meno interesse significa meno entrate; e così, per evitare questa eventualità, al posto di aumentarne il livello, i test vengono al contrario semplificati di modo che vi possano accedere tutti (e che anche “i somari della classe” non appaiano così… “somari”)

Questa era la situazione fino a poco tempo fa (realtà della quale ci siamo già lamentati). Nella nuova metodologia utilizzata per attribuire certificazioni ai prodotti per utenti privati, è stato eliminato il parametro che valutava la capacità di un antivirus di riparare un sistema già infettato da un malware. Un decisivo passo indietro! Ciononostante, è così che AV-Test ha trovato il modo per raggiungere il suo equilibrio. Dal nostro punto di vista, questa era proprio una pessima notizia; i nostri prodotti eseguono la loro funzione in modo eccellente e vorremmo che questa qualità venisse rispecchiata nei test e raggiungesse gli utenti. Semplificare i test significa permettere anche ai prodotti di bassa qualità di ottenere la certificazione e, cosa ancora più importante, rende le comparazioni un po’ inutili.

E quindi cosa potevamo fare? Arrabbiarci come dei bambini e non rivolgere loro più la parola?

La mossa più corretta era venire fino a qui, incontrare i colleghi di AV-Test, discutere con loro e cercare di risolvere il problema di modo che tutti siano felici e contenti (utenti inclusi). E questo è quello che abbiamo fatto. Qual è il risultato? Lo sapremo presto… Incrociamo le dita!

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Ad ogni modo, ho parlato anche troppo. Diamo ora un’occhiata al laboratorio…

Oltre ai loro strumenti, ci hanno mostrato diversi scaffali con un’incredibile collezione di diversi programmi antivirus:

magdeburg-20Incredibile!

magdeburg-21Reperti vintage per tutti i gusti

magdeburg-22Scatola blu, naturalmente

Dopo la nostra visita a AV-test, ci siamo rimessi in viaggio sulla autobahn, direzione Berlino. Lungo il cammino ci siamo imbattuti nuovamente in una serie di cose curiose…

In una pompa di benzina tedesca c’era un cartello con un avviso che invitava gli utenti a non fare caso al prezzo indicato nel display, dato che era in qualche modo rotto. La notizia veniva riportata in diverse lingue, incluso il russo. Sicuramente è opera di Google Translate…

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Prossima tappa: Berlino. Vicino a Potsdamer Platz, ci siamo imbattuti in un salone di bellezza con l’insegna in russo. Potete immaginare la nostra sorpresa…

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Il passaggio da Berlino Est a Berlino Overst! Ora assomiglia ad un attraversamento pedonale che passa sopra l’autobahn (O mi sbaglio? Qualcuno lo sa?)

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Altre aneddoti curiosi, li potete trovare in un mio post precedente.

In totale, il nostro “tour trans-europeo” è durato 4 giorni ed è passto per il lago Balaton (Ungheria), Eisenach (Germania) e naturalmente Berlino e Magdeburgo.

L’album fotografico completo lo potete trovare nella mia pagina Flickr.

Ora è giunto il momento di tornare a Mosca, con il suo “piacevole” clima autunnale (più che settembre, sembra di essere in ottobre). Non ci sono viaggi on-the-road in programma per le prossime settimane. Perciò per un po’ non vi potremo parlare di viaggi… Alla prossima avventura!

Tschüss!

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