Cosa dicono le petunie mentre cadono?

Oh no, non un’altra volta!”

Ebbene sì, lo so perché c’è scritto nella Guida galattica per autostoppisti. Cito:

<<Curiosamente, l’unica cosa che pensò il vaso di petunie cadendo fu: “Oh no, non un’altra volta!”. Molte persone hanno riflettuto che se noi sapessimo esattamente perché il vaso di petunie pensò così, sapremmo molte più cose sulla natura dell’universo di quante non ne sappiamo attualmente>>.

Oggi sul presto mi sono ricordato di questo piccolo paragrafo. Mi trovavo di nuovo sull’aereo e, guardando il paesaggio sottostante fuori dal finestrino del lato sinistro ho pensato “Oh no, non un’altra volta!”. Ho dato un’occhiata alla rotta dell’aereo segnalata sullo schermo di fronte a me: nel volo Mosca-Londra stavamo sorvolando Amsterdam. Proprio qualche giorno fa ho percorso la stessa identica rotta, anche se in senso contrario!

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“Mmmm, mi sento un po’ come le petunie solo nel viaggio di ritorno”, ho pensato.  Non so se si tratta di autocritica o se mi sto sopravvalutando. Fisici e botanici hanno differenti punti di vista sull’argomento, non sto qui a commentare. Almeno so che l’atterraggio a Heathrow non deluderà le mie aspettative e riuscirò a vedere Londra dal finestrino in tutta la sua bellezza!

Laggiù è dove la settimana scorsa io e il mio compagno di viaggio A.B abbiamo corso la mezza maratona lungo il Tamigi.

Eccoci nuovamente in Gran Bretagna. Manca poco e atterreremo a Heathrow!

È giunto il momento di salutarci. Ci risentiremo presto con nuove notizie dall’altra parte del Mare del Nord. 🙂

 

 

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