Gerusalemme sotterranea

Ho letto molto sugli scavi a Gerusalemme e ne ho anche sentito parlare, soprattutto di quelli attorno al Tempio e le sue mura. Ho visto molte foto, sognando di poter visitare un giorno le rovine dell’antica città e i tunnel recentemente scoperti (anche se non quello principale) che circondano le mura occidentali.

E all’improvviso… la sorpresa!

Giù per le scale, scendendo di livello in livello, di piano in piano. Quanto ancora ci sarà da scavare? I ciottoli dell’epoca romana, 700 anni di rinnovamento turco,  e poi il Muro del Pianto. Wow! Non ci avrei mai sperato, ma invece è successo, mi trovo qui!

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Non me l’aspettavo… ho 49 anni!

Lo so, si tratta di qualcosa di programmato, ma devo dire che il mio 49esimo compleanno è stato come una sorpresa.

Diciamola tutta, è una data importante che mi ha provocato un mix di sentimenti, tra soggezione e smarrimento. Davvero l’anno prossimo compiò 50 anni? Wow! Mi sa che devo inziare a prepararmi già da ora. Cifra tonda, anche se nel mio settore si conta più con il sistema numerico esadecimale. E così in un momento torno ad avere 31 anni, mica male. Chissà, da ora in poi potrei contare i miei anni con il sistema esadecimale. Sarebbe meno preoccupante e nessuno dovrebbe organizzare a breve una festa per i miei 50 anni. 🙂

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Relax a Tel Aviv

Il mio girovagare autunnale continua, passo da paese a paese, da città a città… la cosa bella di quest’anno è che il tempo  è stato davvero buono in tutti i posti in cui sono stato. Non ho ancora tirato fuori il mio spolverino autunnale.

Purtroppo si tratta sempre di viaggi molto intensi, ho sempre pochissimo tempo a disposizione e in alcuni posti non è che il mare brillasse per bellezza, per cui non ho avuto occasione di farmi un bagno come si deve. Fino ad oggi! Eccomi qui sulla spiaggia di Tel Aviv! Evviva! Dopo i miei soliti intensi impegni ufficiali qui in Israele, finalmente ho avuto un po’ di tempo per rilassarmi sulle coste del Mediterraneo. Che goduria.

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Ham yard: cortile al prosciuto, tetto con insalata

Ciao a tutti! Sono qui, nel centro di Londra, a Soho, un quartiere londinese a cui non sembra mancare proprio nulla, dal fantastico al fatiscente, dal chic al cheap… Sto alloggiando presso l’ Ham Yard hotel. Non ero del tutto inatteso, ma non avevo nemmeno avvisato con anticipo; è che avevo bisogno di una stanza qui a Soho perché ho alcuni impegni nella zona e così ho prenotato all’ultimo momento. Comunque sia questo hotel si è rivelato davvero sorprendente, sopratutto il tetto… dove si trova un vero e proprio orto con tanto di verdure: soprendente nel centro di una megalopoli.

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L’evoluzione del malware per OS X

Esiste un malware specifico che attacca il sistema OS X , ovvero il sistema operativo dei computer Macintosh?

Eh sì, purtroppo sì. E per qualche strana ragione è da un po’ che non ne parlo… Molto male!

L’ultima volta che ne ho parlato è stato circa 2 anni e mezzo fa. Sì, è passato un sacco di tempo dall’apparizione del worm Flashback che colpì circa 700 milla Mac in tutto il mondo. L’industria della sicurezza IT ne ha parlato ampiamente (ed ha velocemente disabilitato la botnet Flashback), ma da allora, silenzio; nessuno ha più parlato dei malware che attaccano i sistemi Mac, come se non esistesse nessun “iMalware” capace di attaccare la “fortezza dell’impero Apple”.

Ma si sbagliavano di grosso…

Mac malware is not amyth, they do exist

Certo, se comparate il livello di diffusione o pericolosità dei malware che attaccano altri sistemi, la piattaforma più vulnerabile è senza dubbio Microsoft Windows e al secondo posto, Android (il suo figlio minore in un certo senso). Durante gli ultimi 3 anni i “cyber-cattivoni” hanno iniziato a bombarbare spietatamente il piccolo e innocente robottino verde, facendo aumentare esponenzialmente il livello di attività malware su questa piattaforma. Nel frattempo, nel regno iPhone e iPad (ad esclusione di paio di casi isolati di cyber-spionaggio) regnava una relativa pace, nonostante i criminali abbiano usato varie metodologie. Poco a poco, però, le forze del male si sono avvicinate ai Mac: le cose andavano bene rispetto alle altre piattaforma, ma presto o tardi anche i Mac sarebbero stati attaccati… Ed è proprio di questo che vi parlerò oggi.

Iniziamo dando i numeri:

  • Il numero dei nuovi malware per Mac individuati negli ultimi anni ha raggiunto le migliaia;
  • Nei primi 8 mesi del 2014, sono state individuate 25 diverse famiglie di malware per Mac;
  • La probabilità che un Mac venga infettato da un malware specifico per Apple è aumentata di circa il 3%.

Nel 2013, @KasperskyLab ha individuato circa 1.700 campioni di malware per OS X Tweet
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Acque termali in Ungheria

Ho sentito parlare molto bene delle SPA e delle sorgenti termali ungheresi. E sono stato in questo paese molte volte, la prima nel 1988. Tuttavia, per una cosa o per l’altra, non ho mai avuto il tempo di immergermi nelle sue calde acque termali. Settimana scorsa ho rimediato a questa mancanza. Cosa posso dire in proposito? Spettacolo, anche se il calore era notevole! Come potete ben immaginare, non era il posto adeguato per usare una macchinetta fotografica, per cui praticamente tutte le immagini che vedrete sono state prese dal sito Internet ufficiale del paradiso naturale in cui siamo stati…

Bene, ecco a voi i Bagni Gellért di Budapest…

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Valigia smarrita… not ok

Immaginate la scena: state guardando dal finestrino dell’aereo in attesa della partenza e osservate il personale che smista i bagagli. All’improvviso vi accorgete che hanno finito ma che hanno lasciato una valigia a terra… e rimane lì, tutta sola. Una valigia nera, bella ingombrante. E vi accorgete che è la VOSTRA valigia! Bella sensazione, vero?

Washington-Zurich-BudapestUn momento… quella valigia la conosco…

Eccola lì, sull’asfalto mentre dovrebbe essere già nella stiva dell’aereo. A uno sguardo più attento, si può notare una targhettina arancione su cui c’è scritto “NOT OK”, in maiuscola. Beh, in effetti qualcosa che non quadra c’è se la valigia è ancora a terra.

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La storia su una barca

Dal punto di vista di un turista, Washington D.C. non è che sia la città più interessante del mondo. Oserei dire che è piuttosto noiosa.

Il monumento a Washington, il Lincoln Memorial, la Casa Bianca, il National Air and Space Museum, altri musei… direi che per la maggior parte dei turisti è tutto che c’è da vedere in questa città. In ogni caso, se non avete molti giorni a disposizione ma vi piacerebbe conoscere tutto ciò che è relazionato agli Stati Uniti, vi consiglio di saltare Washington e di vedere altri posti come San Francisco e New York oppure, perché no, anche Arizona (il Grand Canyon in particolare), California (e le sue sequoie) e il nord-ovest vulcanico dello stato di Washington. Nel periodo luglio-settembre non sarebbe male Alaska. Potrei continuare all’infinito, ma credo che questi siano i posti migliori.

In ogni caso, questa volta mi trovavo a Washington D.C. e  avevo bisogno di qualche attrazione turistica per riempire la giornata. La cosa non è che promettesse bene, ma alla fine…

Per mio sommo stupore, ho scoperto che a Washington D.C. ci sono alcuni posti che raccontano la storia (recente ma comunque ricca) degli Stati Uniti e del suo impero. Ho avuto occasione di visitare uno di questi posti, e sono rimasto davvero sorpreso da tutto ciò che ho visto. Sto parlando dell’ex yacht presidenziale Sequoia.

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Come in una scatoletta di sardine

All’inizo avevo pensato di mettere”carro bestiame” come titolo a questo post, ma forse sarebbe stato esagerato. Della serie “Triplo orrore! Mancava a bordo il caviale di beluga?”. Diciamo che non sarebbe stato appropriato.

In sostanza, voglio lamentarmi un po’.  In particolare voglio lamentarmi per un servizio non eccellente.

Ero seduto in uno degli otto posti (in una stessa fila) della business class del volo United Airlines UA988 diretto a Washington e proveniente da Francoforte. Mentro ero seduto lì, pensavo all’esperienza di volo totalmente opposta che ho vissuto durante il volo Singapore-New York con Singapore Airlines.  Un volo di 18 ore non stop e per ogni fila c’erano solo 4 sedili (anche se i prezzi dei posti erano diversi).

Sul volo United, invece, vigeva lo schema 2-4-2, per poi arrivare fino a 8 sedili di fila. La cosa peggiore è che, nella stessa fila, 4 davano nella direzione della cabina di comando e altri 4 in direzione opposta. Purtroppo mi è capitato il sedile che dava di spalle e, vi garantisco, una delle poche cose che mi irritano per davvero è proprio questa. Non chiedetemi il perché. Forse fin da piccdolo mi hanno inculcato che non è comodo sedersi nei sedili di un treno collocati nel senso contrario alla marcia. Sinceramente non saprei.

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