La mia top 100, versione 2015: introduzione

Ciao a tutti!

Molti di voi avranno notato quanto mi piace girovagare per il mondo, lo faccio piuttosto spesso. È vero che la maggior parte delle volte si tratta di lavoro (per meeting, conferenze, interventi ecc), ma cerco sempre di ritagliarmi del tempo libero per visitare i dintorni del posto in cui mi trovo per i miei affari. A volte ho solo il tempo di dare un’occhiata, scattare qualche foto e andare via, altre mi dedico anima e corpo a studiare con attenzione i fenomeni naturali e storicii che mi trovo di fronte.

Quando mi trovo ad ammirare queste meraviglie del mondo, penso tra me e me “tutti dovrebbero vedere tale spettacolo”. E poi di solito il mio pensiero successivo è ” cos’altro vale la pena di vedere nel mondo?” Quali sono i luoghi più incredibili e interessanti del nostro pianeta? Tanti anni fa mi è capitato tra le mani un libro dal titolo “I 100 posti più belli al mondo”, o qualcosa del genere. Più o meno nello stesso periodo ho visto in TV un programma intitolato “I 20 luoghi da visitare prima di morire” (o, anche qui, qualcosa del genere).

Dopo aver visto entrambi, il primo pensiero che mi è passato per la testa è stato “non sono d’accordo”, probabilmente gli autori del libro e gli autori del programma non avevano visto molto del mondo, forse non erano le persone adeguate per redigere questo elenco. Ho deciso, quindi, d’intervenire in prima persona e di creare una lista tutta mia dei “posti più belli e più interessanti del pianeta, da visitare una volta nella vita avendo tempo e denaro s a disposizione” (o qualcosa del genere).

Nuova Zelanda

Eruzione del Tolbachik in Kamchatka

Usisir (Isole Curili)

La “prima edizione” della mia Top 100 risale a dicembre 2011 (qui trovate la versione e-book). Nel frattempo ne è passata di acqua sotto i ponti (sono salito su tantissimi aerei, ho visitato e fatto ricerche su decine di posti nuovi) e questo elenco ha subìto delle modifiche sostanziali (nella mia testa), in meglio ovviamente. È arrivato il momento di apportare i dovuti cambiamenti e di sottoporre il nuovo elenco all’attenzione di lettori, viaggiatori esperti, turisti occasionali o semplici appassionati del mio blog.

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Kimberley, Australia: VII parte

Come avevo accennato l’ultima volta, in questo post farò una breve carrellata di ciò che non abbiamo potuto vedere a Kimberley, ma che ci sarebbe davvero piaciuto visitare.

Il territorio di Kimberley è immenso, sarebbe stato impossibile visitarlo tutto in tre giorni (un misero weekend). Comunque sia, mi hanno detto che abbiamo visto il meglio. E poi abbiamo raggiunto un altro obiettivo: ora so dove, quando e in che modo la prossima volta esplorerò le bellezze naturali che mi mancano. Quello che segue è una sorta di piano d’azione per visite future.

Ecco alcune informazioni fondamentali per organizzare una bella vacanza a Kimberley, Australia:

  • Mesi ideali: aprile-maggio, subito dopo la stagione delle piogge. Per ammirare le cascate in tutto il loro splendore;
  • Micro-timing del viaggio: meglio andare quando c’è Luna piena o Luna nuova, quando le maree sono al loro estremo;
  • Prendersi un paio di giorni per i viaggi in aereo o per le escursioni; così da avere il tempo per tutti i luoghi descritti e fotografati nei post 1-6 su Kimberley;
  • Noleggiare una barca per, diciamo, 10 giorni (preferibilmente con un elicottero, oppure accordarsi con una compagnia locale);
  • Salpare da Broome per arrivare a Wyndham (o nelle vicinanze, dove c’è spazio per attraccare) per poter ammirare tutte le meraviglie della costa.

E le meraviglie della costa sono le seguenti:

1. King Cascade, da qualche parte su questo fiume (è strano, su Internet non si trova molto a riguardo). Si trova a circa 200 km a nord-est delle Horizontal Falls. Qui trovate qualche foto presa da Internet.

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Kimberley, Australia: VI parte

Ciao a tutti opossum!

Eccoci arrivati all’ultimo post di quello che si è trasformato in una maratona di post sul nostro viaggio nella regione di Kimberley…

Dopo il pranzo e le ultime avventure, è arrivato finalmente il momento di un po’ di shopping-terapia!

Ma non nel modo più tradizionale; non abbiamo fatto nessun giro al centro commerciale con la solita tappa per stuzzicare qualcosa. A Kimberley non ci sono centri commerciali. Qui non si fa shopping nel modo normale… ma c’è una merce che si vende in modo particolare. Chi indovina qual è?

Signori (e signore), vi raccomando di fare “questo genere di shopping” senza la vostra moglie/ragazza/figlia, senza la carta di credito o senza contanti. Meglio se nessuno dei due! La merce in questione non è esattamente economica…

Mi riferisco alle… perle! Le perle vengono prodotte industrialmente qui a Leveque Cape.

Il processo più o meno funziona così:

La gente del posto cattura le ostriche, inserisce un corpo estraneo al loro interno (non ricordo esattamente cosa), poi mette le ostriche in una gabbia fatta di rete e le ributta in mare. Diversi anni dopo, le conchiglie delle ostriche vengono aperte e…. dadadada, ecco le perle!

Il mollusco che si trova all’interno della conchiglia viene dato da mangiare ai turisti affammati che accudono da queste parti, e le bellissime conchiglie vengono pulire e vendute.

Date un’occhiata a queste foto:

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Kimberley, Australia: V parte

È tempo di muoversi e di spostarsi verso la zona costiera, la più bella; ci hanno detto che gli aspetti più affascinanti del paesaggio naturale di Kimberley si trovano lungo la costa o nelle sue vicinanze. Una delle zone costiere più belle vicino a Broome (il ‘capoluogo’ della regione, e anche la nostra base, nel caso abbiate perso i post precedenti) è quella dell’Arcipelago Buccaneer, a 250 km dal capoluogo.

Che posto! Innumerevoli isole, isolette, scogliere, baie circondate da un oceano tropicale dalle acque azzurro turchese. Secondo Wikipedia questa area è composta da più di 800 isole. Io però mi chiedo come abbiano fatto a contarle così accuratamente: quando c’è la marea bassa emergeranno sicuramente alcune isolette, mentre quando è alta, spariranno di nuovo…

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Kimberley, Australia: IV parte

Buongiorno opossum!

Torniamo alle zone disabitate dell’Australia.

La tappa successiva del nostro viaggio nel nord-ovest dell’Australia è stata il Parco Nazionale Tunnel Creek, a mezz’ora in auto da Windjana Gorge.

Tunnel Creek attraversa una grotta naturale scavata dentro quella che, durante il periodo devoniano, era una scogliera. I turisti possono camminare tranquillamente nel tunnel, ed è ciò che abbiamo fatto anche noi. Consiglio: meglio portarsi degli stivali da pescatore, poi capirete il perché.

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Kimberley, Australia: III parte

Ciao a tutti!

Dopo un primo soggiorno non così avventuroso in questo angolo meraviglioso di Australia chiamato Kimberley, ci siamo diretti verso la parte centrale della regione, dove fa un caldo pazzesco, nel pieno della savana e vicino al Grande Deserto Sabbioso. Un sacco di cose da vedere…

Se vi trovate a viaggiare per circa 300 km a est di Broome e, per un qualsiasi motivo, vi trovate bloccati qui nella stagione più secca senza mezzo di trasporto o telefono satellitare… siete finiti, morti. La vostra carcassa mummificata verrebbe ritrovata dopo due o tre settimane o, meglio, forse sparirebbe del tutto rosicchiata dalle termiti e dalle altre creature affamate che popolano la zona. Insomma, gente… savana desolata, sterile, disabitata e senza strade che prosegue per centinaia e centinaia di chilometri.

Mmmm, mi sa che quest’ultimo paragrafo aveva dei toni un po’ macabri e pomposi… Ricominciamo.

Se vi trovate a viaggiare per circa 300 km a est di Broome accompagnati da guide affidabili e dotati di mezzi di trasporto e comunicazione, allora vi troverete probabilmente nel bellissimo parco nazionale di Windjana Gorge (qui). Se ci affidiamo ai cartelli che contengono informazioni turistiche, 360 milioni di anni fa, nel periodo devoniano (epoca in cui apparvero gli anfibi), qui c’era la costa e le onde dell’oceano s’infrangevano lungo una massiccia scogliera…

(Mmm… anche stavolta troppe parole. Devo andare dritto al punto.)

In seguito, il mare ha abbandonato la zona lasciando sola la scogliera, ormai diventata una formazione rocciosa terrestre. È quello “scalone” che si vede nella prossima foto, che attraversa in maniera bizzarra la soleggiata savana australiana:

australia-kimberley-1 australia-kimberley-2 Continua a leggere:Kimberley, Australia: III parte

Kimberley, Australia: II parte

Buongiorno a tutti!

Sono tornato per riprendere il filo dell’ultimo post sulla zona più disabitata dell’Australia.

Nell’episodio di oggi, troverete qualche commento ma soprattutto tante foto, scattate da cielo e da terra.

kimberley-australia-1I paesaggi che abbiamo potuto ammirare sono assolutamente incredibili. Orizzonti sconfinati, spiagge infinite, isole, savana, formazioni rocciose, scogliere. Ci sono così tante cose da fotografare, troppo forse, tutti paesaggi da farci un quadro. Peccato che Turner o Constable non siano capitati da queste parti.

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Dall’hotel alla cattedrale

Era da un sacco di tempo che volevo andare in Scozia, finalmente ce l’ho fatta. Solo per un paio di giorni a St. Andrews e, sebbene siano stati due giorni fantastici, non equivale a dire di aver “visitato” la Scozia. Un soggiorno troppo breve. Un viaggio come si deve in Scozia è fatto di giornate intere a girovagare in campagna, guidando in prossimità dei laghi o facendo lunghe passeggiate in montagna. E in Scozia ci sono un sacco di montagne. Quando l’aereo si è alzato in volo, ho potuto distinguere chiaramente le cime innevate del nord. Purtroppo sarà per la prossima volta.

Il panorama della Scozia, l’ideale come sfondo del desktop, guardate qua che meraviglia!

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Inverno australiano, estate scozzese

Quali sono le differenze tra un fresco inverno australiano e una torrida estate scozzese?

Ce ne sono tante ma le principali sono: innanzitutto, nella bella Scozia (almeno nella parte est, dove sono stato la settimana scorsa), non ci sono palme che s’intravedono dalla finestra. In secondo luogo, il sole si muove in direzione opposta e molto lentamente: fa buio per le dieci di sera e albeggia alle 4-5 del mattino. Dopotutto siamo a una latitudine di 56 gradi a nord!

Qui invece eravamo nella soleggiata St Andrews, Scozia, Regno Unito!

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Terra verde e piacevole. Ah, ma è l’Inghilterra!

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