Avvistamenti inaspettati e assolutamente inspiegabili

Quante probabilità ci sono che l’Inferno si congeli o che un gatto sopravviva ad un soggiorno da queste parti? Ben poche, effettivamente…

Altrettando poche dovrebbero essere le probabilità di avvistare un’auto russa targata 41 (ovvero della Kamchatka, penisola situata nell’estremo oriente della Russia accanto al Giappone) nelle strade di Kalingrad, nnella punta opposta del paese rispetto alla Kamchatcha. Tuttavia, devo dire che di recente ne ho vista una. Un avvistamento assolutamente improbabile, ma è successo…

41… Sarà in fuga

In un’altra occasione ho avvistato alcune moto con targa tedesca sull’isola di Creta, a più di 1.000 km di distanza dalla Germania. Incredibile!

Altre volte ho avvistato targhe inglesi (bianche davanti e gialle sullo sfondo) a Mosca. Anche in questo caso, c’è molta distanza tra i due paesi.

Sorpresi? Incuriositi? Colpiti? Non dovreste, perché…

… date un’occhiata qua! Ecco cosa ho visto l’altro giorno:

Un paraurti “Extreme Duty Winch” in una Mercedes Benz

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Vivid Sydney, il festival delle luci

Ogni anno, tra fine maggio e i primi giorni di giugno, Sydney si trasforma e diventa più “vivida” che mai! Mi riferisco a Vivid Sydney, il “festival delle luci, della musica e delle idee”. Si estende per quasi tutta la città: tra i punti nevralgici del festival l’Opera House, il Darling Harbour (una delle tante baie di Port Jackson) e molti altri edifici e ponti dove hanno luogo numerosi e bizzarri spettacoli pirotecnici.

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Conferenza d’inverno… a giugno

I coccodrilli sono energici e aggressivi. I cugini alligatori, che si trovano anche da queste parti, sono in genere più calmi e docili.

Nell’emisfero sud (compresa Australia, naturalmente, dove sono stato la settimana scorsa), il Primo giugno corrisponde al primo giorno d’inverno. Da queste parti è difficile trovare neve, laghi ghiacciati e temperature a -40 gradi, ma di notte rinfresca. La temperatura notturna media in questo periodo dell’anno nella zona nord-ovest dell’Australia è di 15 gradi centigradi, ma parliamo di media, in alcune zone ci sono anche gelate notturne. In Australia! In ogni caso, nella città di Broome (Kimberley) si può dire a malapena che ci troviamo in inverno:
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Arte a Venezia

Dopo un lungo ma piacevole viaggio in macchina per una costa straordinaria, siamo finalmente arrivati a Venezia! Di solito veniamo qui sia per lavoro ma anche per piacere (per visitare alcuni luoghi interessanti, non pensate male!). Come sempre, non vi voglio annoiare con dettagli di lavoro, passo direttamente alla parte più divertente. Un’avventura in stile avant-garde nel bizzarro mondo dell’arte moderna.

L’arte moderna, un argomento… controverso.

Dal punto di vista di un osservatore o di un fruitore di arte moderna, può suscitare piacere o rapimento, oppure indignazione e disgusto. La si può apprezzare per gli ideali dell’estetica d’avanguardia, o lasciare il visitatore completamente attonito o persino arrabbiato per l’assurdità di alcune opere in mostra.

Non è solo un argomento di rottura, ma suscita anche confusione. Cos’è arte e cosa invece non lo è? Cos’è una mostra e cosa deve ospitare un edificio che venga considerata arte moderna, non so un ventilatore, un cestino della spazzatura, un buco nel tetto o una spina attaccata al muro?

Forse ci vorrebbe una placchetta esplicativa tipo “questa è una spina attaccata al muro, opera del nostro elettricista”, altrimenti i “connoisseur” potrebbero scambiarla per un capolavoro di arte moderna. Poi c’è il Black Square di Malevich, qualcosa di molto simile a una spina attaccata al muro. E da decenni c’è gente che viaggia da tutto il mondo per vedere questa opera alla Galleria Tret’jakov.

1Cosa ho appena detto? 🙂

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Viaggetto in Liguria

Qualche tempo fa mi ero ripromesso di visitare via mare il Sud della Francia e il Nord Italia. Ho appena trascorso la nottata guidando da Nizza a Genova sulla E80. È stato fantastico. Come quando ho guidato tutta la notte per le strade deserte di Miami: niente automobili, strade enormi, una bella macchina, bella musica di accompagnamento… ma ovviamente senza luce del sole non si può ammirare il panorama.

La strada costeggia il mare, ma non il Mediterraneo, parlo del Mar Ligure, che tutti gli italiani conoscono bene ovviamente.

Per tanti anni ho rimandato ma alla fine ce l’ho fatta e sono molto contento dell’esperienza.

Che strada meravigliosa. Scorrevole, senza tanto traffico, bei ponti e tunnel, automobilisti disciplinati che osservano il codice stradale e le corsie. Da un lato la gentilezza dei liguri e dall’altro gli incantevoli paesaggi italiani. Le colline, il mare, i paesini i castelli a strapiombo sulla costa…

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Formula Monaco 2015

Assistere al Gran Premio di Formula 1 di Monaco è ovviamente un’idea fantastica. Ma prima bisogna arrivarci.

Non è facile quando la Formula 1 arriva in città. Se arrivate qualche giorno prima della gara principale (che è quello che abbiamo fatto noi) è ancora fattibile, ma se provate ad arrivare lo stesso giorno della gara, allora lì è un bel problema. Molte strade del centro e dintorni  vengono chiuse al traffico ed è praticamente impossibile muoversi in macchina, o per lo meno ci vuole un’infinità di tempo. Tenetelo a mente nel caso la prossima volta vi capiti di trovarvi nel sud della Francia durante la settimana della F-1.

Per quanto ci riguarda, la passeggiata dall’hotel allo yacht che abbiamo noleggiato per vedere la gara era di soli 15 minuti. Più tempo del necessario, però, visto che certe strade erano chiuse anche ai pedoni. C’erano altre due alternative per evitare la sindrome da Montecarlo-chiusa-al-traffico: trascorrere la notte su uno yacht (non male) o raggiungere lo yacht con un gommone. L’opzione davvero fattibile, abbiamo scoperto, è la prima ovvero dormire sullo yacht, perché anche con i gommoni abbiamo trovato traffico!

Insomma, l’anno prossimo la nostra postazione base sarà lo yacht, sia per dormire che per assistere alla gara. 🙂

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Sulla terraferma, praticamente qualsiasi superficie era ricoperta di fan della Formula 1. Alcuni balconi, però, erano vuoti. Penserete che i proprietari avrebbero potuto lasciare le chiavi di casa a parenti o amici per il weekend mentre loro hanno di meglio da fare fuori città, no? L’anno prossimo potrebbero lasciarci le chiavi, che ne dite? 🙂

2.

I proprietari di quell’attico con tre mega finestre non sono fan della F-1, vero?

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Il mio Gran Premio: Gabon-Israele-Francia-Monaco

È da un po’ che non pubblico nulla. Il motivo? La scorsa settimana è stata piena zeppa di impegni, non avevo neanche un minuto per scrivere qualche riga. Ecco un breve riassunto.

Da lunedì a sabato ho visitato quattro paesi di tre continenti diversi: Gabon, Israele, Francia e Principato di Monaco. Ho dovuto prendere sei voli, di media uno al giorno. Ebbene, sono abbastanza abituato ad agende piene di impegni, ma la scorsa settimana è stato troppo anche per me, un stress costante per anima e corpo. Mi ci è voluta l’intera settimana successiva per tornare alla normalità.

Comunque sia, anche se non c’è il tempo per scrivere, lo si trova per scattare qualche foto. Ecco per voi un mio resoconto fotografico (con qualche commento) del mio personale Gran Premio della scorsa settimana, caratterizzato da quattro “giri” principali:

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Un posto lontano sul mare

“Anche se vi dovesse capitare di nascere in un impero, è meglio vivere in un luogo lontano sul mare”.

-Joseph Brodsky, Letters to a Roman Friend

Benvenuti a tutti, cari lettori del blog. Sono stato via per un po’. Durante il mese di maggio ho avuto la fortuna di trascorrere qualche giorno nella zona occidentale della Russia, precisamente nella città di Kaliningrad, che ai tempi della Prussia si chiamava Königsberg . In realtà, il nome Kalinin non è che mi entusiasmi (e anche le connotazioni che ne derivano), per cui la chiamerò Köningsgrad.

Il vecchio Brodsky aveva ragione quando disse che è meglio vivere in un luogo (lontano) sul mare. Ho messo l’aggettivo “lontano” tra parentesi poiché, al giorno d’oggi, Königsgrad (dove il poeta scrisse quelle parole) è ben collegata con il resto del mondo mediante voli (regolari), treni, auto e telecomunicazioni in generale.

Per informarmi sul posto, cosa che faccio sempre prima di ogni viaggio, ho digitato sul motore di ricerca “MOW-KGD” (ovvero Mosca tutti gli aeroporti -Khrabrovo, aeroporto locale) e ho visto che ogni giorno ci sono almeno 11 voli che percorrono questa rotta. Mi chiedo quanti ce ne siano al giorno di Boston-New York. Ho controllato, 33 o più al giorno, il triplo. Oppure KUL-SIN (Kuala Lumpur-Singapore), oltre 38, Bejiing-Shangai, almeno 49 al giorno, Tokyo-Osaka, più di 57 ecc. Potrei continuare all’infinito con questi curiosi confronti, ma devo dire che 11 voli al giorno per una regione da un milione di abitanti circa, beh, non è male.

Bene, parliamo un po’ di Brodsky e di Königsgrad…

Secondo vari esperti di Brodsky, molte delle sue opere sono state scritte a Königsgrad, grazie all’influenza di un clima favorevole e altri aspetti positivi del posto. Probabilmente anche l’opera da cui ho preso la citazione è stata scritta qui.

Svetlogorsk. Bel nome per un bel posto:

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Aquapark di Atlantis: da non perdere

Le vacanze nei resort (quelle in cui non si fa altro che vegetare) non sono il mio genere.

Sabbia, sole, ombrelloni, bibite rinfrescanti e protettore solare. Posso sopravvivere a questa tortura per due o tre ore al massimo, poi devo iniziare a camminare, a gironzolare lungo la spiaggia, spesso con la macchina fotografica. È dura la vita, eh! 😉 Passeggiare, abbronzarsi, un tuffo nel mare, scattare foto in riva al mare… Una volta, nella Repubblica Domenicana, io e D.Z. abbiamo passeggiato per circa 4 ore. Sembravamo dei modelli di una terribile pubblicità di creme solari.

Quindi spiagge, sabbia, sedie stradio e crogiolarsi al sole non fa per me. Stupendo, ma…

Ma nº1: le cose non vanno sempre così, alcuni dei nostri viaggi sono davvero movimentati perché si compongono di voli che attraversano vari fusi orari. Di conseguenza arriviamo all’hotel che stanchi è dir poco, siamo completamente distrutti! Se non devo fare nulla il giorno dopo e c’è una piccola spiaggia nelle vicinanze, posso passare tranquillamente la giornata dormendo in spiaggia. È la mia specialità! Mi sdraio in una zona d’ombra a mezzogiorno e mi sveglio al tramonto riposato, fresco e ponto per partire.

Ma nº2: molto spesso organizziamo i nostri eventi in hotel vicinoa alla spiaggia (il che significa che per me la spiaggia è sinonimo di lavoro, più che di spiaggia 🙂 ). Durante il nostro diciottesimo anno di attività lavorativa, siamo stati quasi ovunque, da Copacabana a Rio de Janeiro, Brasile, alla Gold Coast, nel Queensland, in Australia. Il risultato? Lavoravamo durante il giorno e uscivamo un po’ la sera, in stile resort. Spesso dopo gli impegni di lavoro, rimanevamo qualche giorno in più 🙂

Sembra proprio che ci stia impiegando molto ad arrivare al nodo centrale di questo post, il parco acquatico dell’Hotel Atlantis di Dubai

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