Svizzera, bassa stagione e nebbia

“È un deserto circolare il mondo,
il cielo è chiuso e l’inferno è vuoto”

Octavio Paz, Elegía interrumpida

Durante il mio ultimo viaggio, mentre stavo attraversando la Svizzera, ho ricordato questi meravigliosi versi del noto (sebbene forse non troppo) poeta messicano Octavio Paz. Devo dire che non mi aspettavo che la bassa stagione fosse così bassa. Perché? La zona era praticamente deserta, e così anche gli hotel. Del resto, l’allegria estiva è un lontano ricordo e forse è ancora presto per iniziare a festeggiare il Natale e l’apertura delle stazioni sciistiche.

E come se non bastasse, tutto si faceva ancora più desolato quando scendeva la nebbia…

Svizzera_1Tutto pietrificato

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Dove c’è neve c’è casa

Alla fine, il mio giro attorno al mondo si è rivelato divertente, ma impegnativo:

Mosca – DublinoAbu DhabiCanberra & Sydney – SingaporeAustin (via NYC e Dulles) – Riyadh – Tokyo/Osaka/Tokyo – e ora: casa!

Il viaggio nel suo complesso è stato una molto intenso, con un agenda fitta di impegni e poco tempo da poter dedicare a visite più rilassanti. Ad essere onesto, mi ha spremuto come un limone. Sono davvero esausto, distrutto, esaurito, a pezzi, k.o. e chi più ne ha più ne metta. Mentre stavo camminando verso il gate nell’Aeroporto Internazionale Narita di Tokyo, c’è stato un momento in cui mi sono quasi addormentato sul tapis roulant 🙂

Appunti:

Al di là dei programmi e dei film offerti a bordo che potevo vedere nella tv di fronte a me, spesso optavo per osservare lo schermo dove veniva mostrato l’itinerario di volo. È un po’ come nel gioco del cricket. Non succede mai nulla, tutto succede a passo di lumaca…

Tokyo-MoscowCricket aereo

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Giappone: impressioni e stagioni

Malinconico tempo! Fascino degli occhi!”

Alexander Pushkin, Autunno, 1833

Ogni volta che vedo un variopinto paesaggio autunnale, mi viene in mente questo verso di Pushkin. Ed è quello che mi è capitato di recente nella terra del Sol Levante.

Ashinoko Lake

Fall in Osaka

Ormai ho perso il conto di quante volte sono stato in Giappone. Che siano state 15 o 20? Forse 20 o 25? Più o meno ci aggiriamo attorno a questa cifra. La prima volta è stato nel 2004 per la conferenza AVAR, e da allora i viaggi in questa splendida terra si sono fatti via via più frequenti, fino a tre volte l’anno. Non posso proprio lamentarmi, perché il Giappone è uno dei paesi che più mi piace al mondo, se non proprio il mio preferito. Strano ma fino ad ora ero stato in Giappone in estate, primavera e in inverno ma mai in autunno. E dire che le stagioni “migliori” per visitare questo paese sono proprio la primavera (per la fioritura dei ciliegi) e l’autunno (quando cadono le foglie degli alberi). Ebbene, finalmente sono riuscito a recarmi in Giappone a novembre, per potermi ubriacare dei meravigliosi colori (le sfumature di giallo verde e marrone sono incredibili) e per farmi sovrastare dalla bellezza dei passaggi. Continua a leggere:Giappone: impressioni e stagioni

Il giro del mondo.. in jetlag

Un paio di giorni fa, ho volato con la Cathay Pacific Limited dalla capitale dell’Arabia Saudita, Riyad, via Abu Dhabi e Hong Kong, in direzione Giappone. E pensare che ad Abu Dhabi ero stato solo 3 settimane fa per il Grand Prix di Formula 1!  Ma è proprio così! Per la seconda volta, in poco più di un mese, ho fatto il giro del mondo:  DublinoAbu DhabiCanberra (e Sydney) – SingaporeAustin – Riyadh – Abu-Dhabi. 1 circumnavigazione totale del globo terrestre + 2 attraversamenti dell’equatore.

Quali sono le cose che mi sono rimaste più impresse al termine di questa “maratona globale”?

Prima di tutto l’Arabia Saudita è un paese davvero secco – in tutti sensi. Se ti beccano con una bevanda alcolica potresti rischiare la fustigazione, più una multa, più la reclusione in carcere. Se sei venuto per lavoro, non ti aspettare un rinfresco o un aperitivo con alcolici. A noi non è stato offerto nulla che contenesse alcol; le bevante più “forti” erano il caffé e lo yogurt. Persino nel Ritz-Carlton.

Curiosamente – e indipendentemente dalla compagnia aerea – quando si vola nello spazio aereo che sovrasta l’Arabia Saudia vengono immediatamente banditi gli alcolici. Nemmeno un chicchetto! Volando con la Saudi Arabian Airlines, beh… ce lo potevamo aspettare. Ma volando con la Cathay, no. Abbiamo dovuto aspettare di entrare nello spazio UAE per un bicchiere di liquore.  Non è che fossi disperato per non poter bere nulla di alcolico, ovviamente (ehm, ehm – colpo di tosse fuori scena), ma un goccetto per riscaldare le corde vocali avrebbe fatto comodo.

A proposito di voli, vorrei menzionare un’altra idiosincrasia dei viaggi attorno al mondo.

Ce ne sono di due tipi: verso ovest (seguendo il sole) e verso est (in direzione contraria).

Volare verso ovest è più semplice e piacevole che verso est. Volando verso ovest, il dormire viene posticipato un po’ (o forse dovrei dire che non si dorme mai!) e in questo modo la mattina ti verrà naturale svegliarti molto tardi. Al contrario, viaggiando da Mosca a, diciamo, Boston, alle 21.00 orario locale, a Mosca (e anche per il tuo orologio biologico) saranno le 6.00 di mattina del giorno dopo. A questo punto non ti resta che andare a dormire alle 21.00 ora locale, sebbene sia un po’ presto (ma per te sono le 6.00 di mattina). L’unico problema in questo caso è che ti potresti trovare sveglio MOLTO presto la mattina successiva, circa alle 4.00 di mattina, ora locale di Boston. Quante volte mi è successo di andare negli States e mettermi in fila per la colazione alle 6.00 di mattina, dopo lunghe ore di attesa nell’atrio (dato che ero già sveglio da un pezzo!).

Volando verso est, è esattamente il contrario. Il jetlag è sempre molto più duro. Si sente una disperata necessità di dormire, continuamente, a qualsiasi ora, e talvolta è impossibile dormire senza l’aiuto di medicine. Ti ritrovi completamente come uno zombie. Per dominare la situazione, c’è solo una cosa da fare: mettersi sotto le coperte durante il giorno e dormire per circa 12 ore, anzi 14. Però, purtroppo, non è facile riuscirci: l’orologio biologico non te lo permette (colpa della melatonina), alcuni impegni e incontri già programmati per la giornata, o l’invito di qualche ospite simpatico… insomma, c’è sempre qualcosa che te lo impedisce.

Bene, questo è tutto per oggi. È ora di schiacciare un sonnellino. Buona notte e sogni d’oro!

Per coloro che non riescono a dormire, ecco un rompicapo:

Abbiamo 100 chili di cetrioli composti al 99% d’acqua. Parte dell’acqua evapora e ne rimane il 98%. Qual è il nuovo peso dei cetrioli, in chili?

 

I100 luoghi da visitare prima di morire

Ciao a tutti!

Come molti di voi sapranno, viaggio moltissimo. E per non incorrere in problemi fiscali, devo fare particolmente attenzione a non stare più di 183 giorni fuori dal paese!

E dato che molti mi considerano una sorta di Marco Polo moderno, al ritorno dai miei lunghi viaggi di lavoro, una delle prima domande che tendono a farmi è “Qual è l’ultimo posto dove sei stato?”

Per questo motivo ho deciso di redigere una lista dei posti più interessanti che ho avuto la fortuna di visitatare durante i miei viaggi in giro per il mondo.

Dopo aver completato la stesura di una prima lista abbozzata, diciamo che il risultato era un po’… insipido; mi pare che arrivasse a 53 o 73 luoghi, o un altro numero dispari – ora non ricordo esattamente. Così ho deciso di aggiungere altri luoghi, luoghi che non bisogna assolutamente lasciarsi sfuggire. In questo modo la lista ha raggiunto la cifra tonda di 100.

Ecco dunque la lista redatta personalmente da me: “The Top-100 Must-See Places in the World”, i 100 posti al mondo da non perdere. Spero che vi piaccia e vi auguro di poter visitare il maggior numero di luoghi possibile!

Eugene Kaspersky's top 100 must-see places in the worldBon voyage gente!

 

SQ22: il volo più lungo del mondo… ancora per poco

Hip Hip, urrà! Uno dei miei più grandi sogni è finalmente diventato realtà! Volare da Singapore a New York, il volo commerciale più lungo al mondo (o quasi) e probabilmente il più lungo della storia della aviazione civile. Il volo può durare dalle 18 alle 20 ore, in base al vento. Nessuno scalo, un pieno di combustibile, 16.000 chilometri. Niente male direi!

SQ22 - the longest flight in the world

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Cybercriminali attenzione: CYBERPOL sta arrivando…

Chi è tutta questa gente? Forse il colore (di molte) delle cravatte potrebbe essere un’indizio…

INTERPOL - Global Center for InnovationEd io che stavo cercando di mimetizzarmi…

… Sicuramente queste persone non hanno nulla a che vedere con voi e voi non avete nulla a che vedere con loro. E spero per voi che sia così.

Ma coloro che fanno parte di quella ristretta cerchia di utenti che ruba soldi dai conti in banca online, riempie le email con spam, hackera i siti web, falsifica carte di credito con numeri rubati, e molto altro, forse, dovrebbero cercare di ricordare le facce di questa modesta folla. Perché queste giacche e queste cravatte hanno una particolare ossessione professionale: rendere la vita un inferno a questa parte della popolazione del web.

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Canberra, una capitale insolita

Per me, Canberra è la capitale più inusuale al mondo.

Pensando a una capitale, di solito mi immagino una vecchia grande città (a parte Washington, Brasilia e altre piccole eccezioni alla regola), con un centro storico importante, un bel palazzo del comune, monumenti come il palazzo reale, grandi piazze, statue di uomini a cavallo, invasione di piccioni, sanpietrini… e soprattutto una miriade di turisti con la propria fotocamera come arma d’ordinanza. E poi grandi stazioni ferroviarie, traffico….

Canberra non è niente di tutto questo. Si tratta di una cittadina di circa 370 mila abitanti, molto graziosa, piena di verde, dove al posto di una grande piazza centrale c’è un lago. Una città piuttosto giovane, tra l’altro, fondata circa cento anni fa. E non c’è traffico! Niente! Mai! Per andare dal Parlamento a qualsiasi ministero ci vogliono solo cinque o dieci minuti in macchina. Il problema di trovare parcheggio di certo non c’è. Così come non c’è molta gente in giro, neanche le forze dell’ordine si vedono così tanto per le strade del centro (nella zona universitaria c’è un po’ più di vita con pub e bar, ma neanche tanto). Su di noi un sole splendente e cocente.

canberra_australia_1Ora di punta

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Abu DhaBull

Come vola il tempo! Nonostante siamo sponsor del Team F1 di Ferrari, quest’anno non ho ancora partecipato a nessun Grand Prix. E siamo già a novembre 2013! Quindi, dove sarò andato?

Esatto! Come si suol dire, meglio tardi che mai! Eccoci proprio qua, al 17° Gran Premio di F1 del 2013, tenutosi nella capitale degli Emirati Arabi, Abu Dhabi.

Che vi posso raccontare su Abu Dhabi? In una parola, anzi in un cognome: Vettel. Nessuno lo può fermare. Un pilota eccezionale, dalle incredibili capacità, con un’auto altrettanto eccezionale. Sono convinto che devono aggiungere della Red Bull alla benzina o qualcosa del genere. O forse l’arma segreta della scuderia è il modesto Adrian Newey, direttore tecnico del team Red Bull di Formula 1. Che formidabile duo! Una pozione esplosiva che pare prendano tutti, anche il cavallino.

Alonso, per l’ennesima volta, si trovava in posizione intermedia, ma poi con uno sprint è riuscito a raggiungere le prime posizioni. Questa volta è arrivato quinto. Dopo il secondo pitstop (potete vedere il video su YouTube), Fernando era un po’, per così dire, arrabbiato…

F1 Grand Prix Abu DhabiLa vista dai box

F1 Grand Prix Abu DhabiControllando… tutto a posto!


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