Gran bel viaggio in Nepal

Quanti sono i fusi orari nel mondo?

La risposta istintiva (oltre che logica) sarebbe 24, quante sono le ore della giornata. Ma non è così! Ebbene sì, sono un po’ di più di 24… In realtà abbiamo ben 39 fusi orari! In molti paesi l’ora locale si discosta dal proprio “fuso orario geografico” (i fusi sono effettivamente 24) di una mezz’ora (come in India, Iran e altri) o addirittura di 45 minuti, come accade in Nepal, dove la differenza oraria da Londra è di +4 ore e 45 minuti! Queste variazioni portano ai 39 fusi orari (e non 24) di cui abbiamo parlato.

La settimana scorsa mi trovavo a Katmandu, la capitale del Nepal!

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Hong Kong, una scommessa vincente

Mi sembra che siano passati secoli da quando ho fatto il check-in presso questo hotel; era così fantastico che non potevo non parlarvene. Devo riconoscere che gli hotel in cui alloggio durante i miei viaggi sono quasi tutti squisiti, ma questo è senza dubbio eccezionale, straordinariamente sublime 🙂

Vi mostro quindi un paio di foto del meraviglioso hotel in cui ho avuto il piacere di dormire la settimana scorsa. Ero ad Hong Kong in occasione della nostra Partner Conference con i membri dell’APAC ed alloggiavo presso l’InterContinental, ai piedi dell’area urbana di Caolun, accanto al mare. La vista era a dir poco increbile… Non ci sono aggettivi sufficienti per descrivere la vista. Lascierò giudicare a voi.

Bisogna ammettere che la bellezza del panorama non svanisce con il calar della notte; non importa che sia soleggiato o nuvoloso, di giorno o di notte, o che ci sia un tifone. La vista è sempre mozzafiato. La prossima volta che tornerò da queste parti voglio alloggiare di nuovo qui!

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La città più piovosa d’Europa. O almeno così dicono

Secondo alcuni siti Internet, Bergen è la città più umida e piovosa del continente europeo. Non credeteci assolutamente! Io ed alcuni amici abbiamo visitato questa città di recente e nei tre giorni in cui siamo stati non è caduta neanche una goccia di pioggia. Anzi, abbiamo trovato un bel sole che ci ha fatto diventare le guance più rosse degli scampi del mercato del pesce di Bergen (vedere la foto più avanti).

E molto probabilmente, da lì a 200 km non c’era altro che cielo sereno e sole splendente, magari interrotto da qualche nuvoletta innocua. Solo all’orizzonte si poteva scorgere qualcosa di simile a una leggera pioggia. Gli abitanti del posto erano entusiasti, non avevano mai vissuto delle giornate estive così belle e senza pioggia!

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Mosca retrò per i nostri partner

Voglio lanciare un messaggio a tutto quegli automobilisti che si sono trovati bloccati nel traffico di Mosca, lungo Leningradsky Shosse e Prospect, durante un pomeriggio assolato di qualche giorno fa per colpa di un esercito di auto d’epoca. CI DISPIACE! La colpa è nostra, Kaspersky Lab ha creato tutto questo trambusto all’insegna del lusso per accogliere i nostri importanti partner europei.

Kaspersky Oldtimer Rally in MoscowIl sorriso è contagioso

Kaspersky Oldtimer Rally in Moscow“Duma di Stato” (il Parlamento)

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Monaco in silenzioso

Passione, velocità, il rombo dei motori…

Di solito è quello che ci si aspetta dalla Formula 1. Vedere dal vivo un Gran Premio? Devo dirvelo sinceramente, non ne vale la pena.

Le vetture passano così velocemente che potresti perdertele anche sbattendo le ciglia al momento sbagliato. Ha più senso guardare la gara in TV, perché lì hai il vantaggio di vedere tutto grazie al numero infinito di telecamere che riprendono a oltranza e da diverse angolazioni.  A questo punto si potrebbe pensare che è possibile vedere la TV da qualsiasi punto del pianeta. L’ideale sarebbe avere i vantaggi di entrambe le situazioni: guardare la corsa in TV a pochi metri dal circuito.

Dai uno sguardo allo schermo, poi torni allo spettacolo dal vivo, e poi di nuovo ancora uno sguardo al televisore. Avanti e indietro.  Così puoi sapere cosa succede in ogni momento. L’apoteosi sarebbe vedere la gara dai box, dove si trova tutta la squadra e da dove poter assistere ai pit stop (anche quelli avvengono in un battito di ciglia!).

Ma solo in due occasioni è possibile assistere alla gara dai box.

Prima di tutto, ti trovi nei box se sei tra coloro che cambiano le gomme in tre secondi. Ovvero, sei una sorta di robot umano che ha passato tutta la sua vita allenandosi duramente proprio per quei tre secondi. Il team che si dedica al pit stop normalmente assiste alla gara in TV su delle sedie pieghevoli in attesa di ordini.

La seconda opzione: guardare la gara in TV ma nei box perché sei uno dei pochi fortunati ospiti a cui è concesso di stare fermi in piedi lontano dai meccanici. Non è che sia il massimo stare in piedi per 90 minuti a fissare lo schermo …

Infine, la cosa migliore sarebbe fare un mix di tutto: combinare l’atmosfera e i rumori della gara dal vivo con i dettagli delle riprese TV e poi poter fare una passeggiata per i box, nella zona del pit stop, poter essere lì sulla linea di partenza e poi trovarsi magicamente sul podio a fare il bagno con lo champagne. Questo sì che sarebbe meraviglioso. Te lo garantisco J Devo dire che posso ritenermi fortunato.

Una cosa di cui non si può fare a meno è di un esperto di F1 che ti spieghi cosa sta succedendo in pista. Perché quella vettura va più veloce e come ci riesce? Come si fa un pit stop a velocità stratosferiche?

Beeene. Eccoci qui, proprio accanto al circuito, con la TV e i commenti di un esperto. Tutto pronto…

Ora possiamo liberare la nostra passione per la velocità!

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Come ho perso l’aereo

Sono un matematico.

Ed è tutta una questione di numeri. Con i miei frequenti voli, prima o poi doveva succedere: ho perso l’aereo!

Era successo solo un’altra volta, nel maggio del 2010. Verso la fine di uno dei miei consueti (e lunghi) giri del mondo. Durante una conferenza, a Cipro, me la sono presa un po’ troppo comoda… le 20:00 sono diventate le 02:00 (credo, è tutto un po’ confuso) e sono arrivato in ritardo in aeroporto. Risultato? Ho perso il volo. Ero a Limassol e dovevo andare a Tokyo. Comunque, alla fine, sono riuscito a trovare un volo per partire il giorno dopo.

E così, al momento, ho accumulato 2 voli persi. Il che non è male data la quantità di voli che prendo annualmente!

Questa volta sono arrivato tardi al volo proveniente da Londra e diretto a Nizza, in Francia. Che è successo esattamente?

Beh, per una strana ragione mi sono distratto e ho letto male il numero del terminal. Al posto di dire al taxista di portarmi al terminal 5, gli ho detto di portarmi al terminal 4. Quando mi sono reso conto dell’errore, mi subito diretto verso l’Heathrow Express per raggiungere il terminal 5, ma ci ha messo 40 (!) minuti (sarebbe stato meglio prendere un’altro taxi).

Questo è successo dopo il viaggio dal centro all’aeroporto, della durata di 80 minuti (Londra + sabato = traffico assicurato). Avrei dovuto prendere la metropolitana! Il lunedì successivo era festivo a Londra, e forse è per questo che c’era più traffico del normale. Con l’errore del terminal, il gioco è fatto. Ritardo. Volo perso :-/ .

Ma che gioia! Risulta che, un’ora dopo, un secondo aereo sarebbe decollato con destinazione Nizza – solo per coloro che avevano perso il primo volo 🙂 . Dovevo correre per prenderlo, e per correrre non intendo camminare velocemente, ma un vero e proprio sprint. Ma non era necessario che corressi tanto! L’aereo è rimasto un’ora in più del previsto a terra. Sembra che non solo il centro, ma anche Heathrow stava risentendo del traffico. In definitiva, non era la mia giornata. Ma il giorno dopo, per fortuna, è andata molto meglio…

Ci vediamo domani… Au revoir!

Vita sull’isola

Oggi vorrei parlare di altri luoghi delle Hawaii che mi hanno davvero colpito.

Non so per quale motivo esattamente, ma mi è piaciuto molto un posto dal nome Waikoloa, sulla costa ovest della Grande Isola di Hawaii.

Si tratta di una cittadina (o forse sarebbe meglio dire un paesino) con hotel, spiagge e piccole case costruito nel bel mezzo della lava intorno alla metà del XIX secolo. La parte occidentale dell’isola è molto secca e rocciosa, mentre la parte orientale è coperta da foreste e pantani. Nella zona più secca, ad ovest, i fiumi di lava sono rimasti senza un filo di vegetazione per oltre 150 anni; poi, alla fine, un uomo ha deciso di costruire una città giardino nel bel mezzo di questo deserto. In men che non si dica, è stato fatto un miracolo (molto fotogenico, tra l’altro). Guardate con i vostri occhi.
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Un grande vulcano per una grande isola

Le isole hawaiane sono formate da una catena di vulcani sia attivi che estinti; per questo motivo, l’attività vulcanica è abbondante: possiamo trovare crateri, caldere, fiumi di lava, vapori sulfurei e altri fenomeni naturali del sottosuolo. La cosa curiosa è che fino ad ora qui non sono stati scoperti geyser o sorgenti termali, il che è piuttosto strano data l’abbondanza delle precipitazioni e la presenza di molti fiumi. Tutto fa pensare che ci dovrebbero essere delle sorgenti da qualche parte, e invece no.

Hawaiian volcanisms

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Coloro che sono nati per nuotare, non possono volare

“Coloro che sono nati per ‘trascinarsi’, non possono volare, tuttavia qualche volta i bastardi possono ‘trascinarsi’ fino ad alta quota”, è una perifrasi di una frase rivoluzionaria.

Aprite bene gli occhi e abbandonatevi allo stupore, perché c’è un pesce in questo mondo che ‘vola’ a una altezza di 100 metri o forse più. Si chiama O’opu e vive nelle Hawaii, nella sorgente Kolekole e nelle cascate Akaka.

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