Kimberley, Australia: V parte

È tempo di muoversi e di spostarsi verso la zona costiera, la più bella; ci hanno detto che gli aspetti più affascinanti del paesaggio naturale di Kimberley si trovano lungo la costa o nelle sue vicinanze. Una delle zone costiere più belle vicino a Broome (il ‘capoluogo’ della regione, e anche la nostra base, nel caso abbiate perso i post precedenti) è quella dell’Arcipelago Buccaneer, a 250 km dal capoluogo.

Che posto! Innumerevoli isole, isolette, scogliere, baie circondate da un oceano tropicale dalle acque azzurro turchese. Secondo Wikipedia questa area è composta da più di 800 isole. Io però mi chiedo come abbiano fatto a contarle così accuratamente: quando c’è la marea bassa emergeranno sicuramente alcune isolette, mentre quando è alta, spariranno di nuovo…

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Kimberley, Australia: IV parte

Buongiorno opossum!

Torniamo alle zone disabitate dell’Australia.

La tappa successiva del nostro viaggio nel nord-ovest dell’Australia è stata il Parco Nazionale Tunnel Creek, a mezz’ora in auto da Windjana Gorge.

Tunnel Creek attraversa una grotta naturale scavata dentro quella che, durante il periodo devoniano, era una scogliera. I turisti possono camminare tranquillamente nel tunnel, ed è ciò che abbiamo fatto anche noi. Consiglio: meglio portarsi degli stivali da pescatore, poi capirete il perché.

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Kimberley, Australia: III parte

Ciao a tutti!

Dopo un primo soggiorno non così avventuroso in questo angolo meraviglioso di Australia chiamato Kimberley, ci siamo diretti verso la parte centrale della regione, dove fa un caldo pazzesco, nel pieno della savana e vicino al Grande Deserto Sabbioso. Un sacco di cose da vedere…

Se vi trovate a viaggiare per circa 300 km a est di Broome e, per un qualsiasi motivo, vi trovate bloccati qui nella stagione più secca senza mezzo di trasporto o telefono satellitare… siete finiti, morti. La vostra carcassa mummificata verrebbe ritrovata dopo due o tre settimane o, meglio, forse sparirebbe del tutto rosicchiata dalle termiti e dalle altre creature affamate che popolano la zona. Insomma, gente… savana desolata, sterile, disabitata e senza strade che prosegue per centinaia e centinaia di chilometri.

Mmmm, mi sa che quest’ultimo paragrafo aveva dei toni un po’ macabri e pomposi… Ricominciamo.

Se vi trovate a viaggiare per circa 300 km a est di Broome accompagnati da guide affidabili e dotati di mezzi di trasporto e comunicazione, allora vi troverete probabilmente nel bellissimo parco nazionale di Windjana Gorge (qui). Se ci affidiamo ai cartelli che contengono informazioni turistiche, 360 milioni di anni fa, nel periodo devoniano (epoca in cui apparvero gli anfibi), qui c’era la costa e le onde dell’oceano s’infrangevano lungo una massiccia scogliera…

(Mmm… anche stavolta troppe parole. Devo andare dritto al punto.)

In seguito, il mare ha abbandonato la zona lasciando sola la scogliera, ormai diventata una formazione rocciosa terrestre. È quello “scalone” che si vede nella prossima foto, che attraversa in maniera bizzarra la soleggiata savana australiana:

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Kimberley, Australia: II parte

Buongiorno a tutti!

Sono tornato per riprendere il filo dell’ultimo post sulla zona più disabitata dell’Australia.

Nell’episodio di oggi, troverete qualche commento ma soprattutto tante foto, scattate da cielo e da terra.

kimberley-australia-1I paesaggi che abbiamo potuto ammirare sono assolutamente incredibili. Orizzonti sconfinati, spiagge infinite, isole, savana, formazioni rocciose, scogliere. Ci sono così tante cose da fotografare, troppo forse, tutti paesaggi da farci un quadro. Peccato che Turner o Constable non siano capitati da queste parti.

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Dall’hotel alla cattedrale

Era da un sacco di tempo che volevo andare in Scozia, finalmente ce l’ho fatta. Solo per un paio di giorni a St. Andrews e, sebbene siano stati due giorni fantastici, non equivale a dire di aver “visitato” la Scozia. Un soggiorno troppo breve. Un viaggio come si deve in Scozia è fatto di giornate intere a girovagare in campagna, guidando in prossimità dei laghi o facendo lunghe passeggiate in montagna. E in Scozia ci sono un sacco di montagne. Quando l’aereo si è alzato in volo, ho potuto distinguere chiaramente le cime innevate del nord. Purtroppo sarà per la prossima volta.

Il panorama della Scozia, l’ideale come sfondo del desktop, guardate qua che meraviglia!

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Inverno australiano, estate scozzese

Quali sono le differenze tra un fresco inverno australiano e una torrida estate scozzese?

Ce ne sono tante ma le principali sono: innanzitutto, nella bella Scozia (almeno nella parte est, dove sono stato la settimana scorsa), non ci sono palme che s’intravedono dalla finestra. In secondo luogo, il sole si muove in direzione opposta e molto lentamente: fa buio per le dieci di sera e albeggia alle 4-5 del mattino. Dopotutto siamo a una latitudine di 56 gradi a nord!

Qui invece eravamo nella soleggiata St Andrews, Scozia, Regno Unito!

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Terra verde e piacevole. Ah, ma è l’Inghilterra!

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Conferenza d’inverno… a giugno

I coccodrilli sono energici e aggressivi. I cugini alligatori, che si trovano anche da queste parti, sono in genere più calmi e docili.

Nell’emisfero sud (compresa Australia, naturalmente, dove sono stato la settimana scorsa), il Primo giugno corrisponde al primo giorno d’inverno. Da queste parti è difficile trovare neve, laghi ghiacciati e temperature a -40 gradi, ma di notte rinfresca. La temperatura notturna media in questo periodo dell’anno nella zona nord-ovest dell’Australia è di 15 gradi centigradi, ma parliamo di media, in alcune zone ci sono anche gelate notturne. In Australia! In ogni caso, nella città di Broome (Kimberley) si può dire a malapena che ci troviamo in inverno:
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Arte a Venezia

Dopo un lungo ma piacevole viaggio in macchina per una costa straordinaria, siamo finalmente arrivati a Venezia! Di solito veniamo qui sia per lavoro ma anche per piacere (per visitare alcuni luoghi interessanti, non pensate male!). Come sempre, non vi voglio annoiare con dettagli di lavoro, passo direttamente alla parte più divertente. Un’avventura in stile avant-garde nel bizzarro mondo dell’arte moderna.

L’arte moderna, un argomento… controverso.

Dal punto di vista di un osservatore o di un fruitore di arte moderna, può suscitare piacere o rapimento, oppure indignazione e disgusto. La si può apprezzare per gli ideali dell’estetica d’avanguardia, o lasciare il visitatore completamente attonito o persino arrabbiato per l’assurdità di alcune opere in mostra.

Non è solo un argomento di rottura, ma suscita anche confusione. Cos’è arte e cosa invece non lo è? Cos’è una mostra e cosa deve ospitare un edificio che venga considerata arte moderna, non so un ventilatore, un cestino della spazzatura, un buco nel tetto o una spina attaccata al muro?

Forse ci vorrebbe una placchetta esplicativa tipo “questa è una spina attaccata al muro, opera del nostro elettricista”, altrimenti i “connoisseur” potrebbero scambiarla per un capolavoro di arte moderna. Poi c’è il Black Square di Malevich, qualcosa di molto simile a una spina attaccata al muro. E da decenni c’è gente che viaggia da tutto il mondo per vedere questa opera alla Galleria Tret’jakov.

1Cosa ho appena detto? 🙂

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