GIAPPONE, TOCCATA E FUGA

Per un attimo ho pensato di essere troppo vecchio per queste cose. Ma solo per un attimo. 🙂

Ho appena concluso un rapidissimo viaggio d’affari in Giappone. Tre isole (Honshu, Kyushu e Okinawa) e quattro città: alcune molto conosciute, altre meno. Rispetto al solito, non era previsto alcun giro turistico: solo meeting, discorsi e interviste. Tuttavia, mi conoscete: c’è sempre qualcosa su cui scrivere e verso cui puntare l’obiettivo della fotocamera!

Il mercato giapponese è complesso, difficile, esigente, cauto, tosto. Gli affari vanno sempre bene e il numero di clienti e partner cresce, ma molto lentamente. Così lentamente che devo andarci di persona con una certa regolarità, due o tre volte l’anno, molto più spesso che in altri paesi. Non che me ne stia lamentando. I lettori abituali ricorderanno che ho un debole per tutto quello che riguarda il Giappone.

La tabella di marcia ha sempre tempi stretti in Giappone, ma stavolta erano esageratamente stretti. Una maratona no-stop di meeting, interviste, presentazioni e trattative. Quasi uno sforzo fisico. Naturalmente la sera, tornando in hotel, non desideravo altro che un bel letto caldo. Ma… se il letto fosse duro e non così caldo? Anche quello mi tocca!

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Forse il viaggio si è rivelato particolarmente difficile perché seguiva una agenda lavorativa altrettanto tosta a Pechino. Ma quando mi sono svegliato quella mattina, non c’erano dubbi: ero in una delle città più interessanti e insolite del pianeta, e una delle mie preferite. Cielo limpido e il Monte Fuji come sfondo (sulla cui cima sono già salito due volte!). Inequivocabilmente… Tokio!

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C’ERA UNA VOLTA UN UOMO ALL’AEROPORTO DI MOSCA

Alla fine, l’ho fatto!

Alcuni giorni fa, ho fatto scalo per la prima volta a Mosca, viaggiando da Ginevra a Pechino (a proposito, la tappa Mosca-Pechino è stato il mio novantanovesimo viaggio dell’anno, ciò significa che il prossimo, a Tokio, sarà il centesimo!).

Qualcosa non vi quadra eh? Ve lo ripeto: ho fatto scalo a Mosca.

Proprio così, non sono andato a casa, sono solo passato da un aereo all’altro, per la prima volta in ASSOLUTO (nonostante fossi andato e venuto da qui un miliardo di volte). Bene, già che ci sono, potrei pure fare un confronto con altri aeroporti.

Prima di tutto, la scoperta principale: uno scalo a Mosca è semplice e facile, quasi non si nota. Cosa importante, almeno per un moscovita, è staccare la spina così da non dover dirigersi al controllo passaporti ma ai “Transiti Internazionali”. Si tratta di rapidi raggi X e dopo circa 30 secondi siete già in zona franca, tra gli imbarchi e i duty free.

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GIRO TURISTICO A PECHINO

Un paio di mesi fa ho parlato delle attrazioni turistiche e di altri episodi rilevanti della vacanza a Pechino e dintorni: i Templi, il Palazzo d’Estate e una parata militare.

Beh, in realtà ci sono molte altre meraviglie turistiche di questo tipo, così tante che potreste impiegare settimane per visitarle tutte. Ok, di rado ho intere settimane libere (a meno che si tratti della Kamchatka :), ma perlomeno riesco a inserire le escursioni tra un incontro d’affari e l’altro, proprio ciò che ho fatto di recente nella capitale cinese, dove mi trovavo per la seconda volta dopo molti mesi. Ho avuto la possibilità di passare in rassegna alcuni posti molto conosciuti, e altri meno.

Date un’occhiata:

1. Il Tempio del Cielo. Un complesso di edifici religiosi di stupefacente bellezza (come ce ne sono molti in Oriente). Le sue dimensioni sono colossali, anche per gli standard di Pechino, l’aria che si respira è pura ed è molto piacevole passeggiarvi. Quei rari giorni in cui a Pechino soffia un vento settentrionale (come è accaduto quando eravamo lì), l’aria è particolarmente pulita: l’inquinamento e lo smog vengono spazzati via dalla metropoli (non oso pensare dove), lasciando il cielo limpido e azzurro.

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DECIFRANDO I BIGLIETTI CINESI

Salve amici!

Per una qualche ragione di cui non sono del tutto consapevole, ho l’abitudine di conservare i badge dei congressi, e a volte anche i biglietti delle varie attrazioni turistiche che visito in giro per il mondo. Questa collezione mi sta sfuggendo di mano: in un angolo del mio ufficio c’è una grande scatola piena di badge e sta cominciando a straripare.

La reazione di un giornalista del New York Times che mi ha intervistato di recente, credo colga il punto: “Cos’è QUELLO?” ha chiesto perplesso, indicando la scatola stracolma :). Devo dedicarmi un po’ al feng shui, presto. Magari un giorno la smetterò, del resto le foto sono molto meglio per ricordare i bei tempi andati… ma sto divagando prima ancora di cominciare!

Dunque, partiamo dall’inizio… durante la mia recente vacanza nella Cina nascosta, ho accumulato numerosi biglietti d’ingresso a parchi nazionali, riserve naturali, luoghi d’interesse storico e altre attrazioni.

All’inizio non sembrano nulla di speciale, solo i soliti scontrini di carta o cartoncino. Ma se date un’occhiata più da vicino…

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PANDOPOLI

Le mie recenti vacanze in Cina si sono svolte prevalentemente nella provincia di Sichuan (il Buddha Gigante a Leshan, il Monte Emei, Huanglong e Jiuzhaigou). Come si suol dire, paese che vai, usanza che trovi. Io dico: Sichuan che vai, panda che trovi!

Non so come, è finita che ho scritto tantissimo sulla Cina (le sue montagne, le gole, le foreste, i laghi, le cascate, le strade, gli aeroporti, le file, i Buddha e il clima) ma ho evidentemente taciuto riguardo al massimo, universalmente adorato animale della Cina. Quindi, per rimediare, questo post è tutto sul panda, senza tralasciare nulla.

Eccone uno, al Centro di ricerca sui Panda di Chengdu.

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La Valle dei Nove Villaggi

Prossima fermata nella Cina nascosta: la Valle dei Nove Villaggi, alias Riserva Naturale e Parco Nazionale di Jiuzhaigou (九寨沟): ancora un ALTRO straordinario spettacolo naturale cinese!

Una serie di cascate e laghi dall’acqua cristallina, sebbene di un turchese fluorescente, e una singolare foresta di alberi che crescono in orizzontale sotto quella stessa acqua dal colore strano, e tutto incastonato nei paesaggi montani più pittoreschi. E in autunno c’è un bonus: le sfumature di rossi, gialli e arancioni delle foglie.

jiuzhaigou-china-1No filter – veramente!

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A HUANGLONG NON POTETE SBAGLIARVI!

A mezz’ora di volo da Chengdu, il grande capoluogo di Sichuan (14 milioni di abitanti!), nella Cina sudoccidentale, c’è ancora un altro capolavoro naturalistico: Huanglong. In sostanza si tratta di una serie di laghi dai colori brillanti e cascate di acqua calcarea altamente mineralizzata. Ma le parole non bastano, meglio vedere le foto.

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BUDDHA E L’OCEANO

Se digitate “Buddha e” su Google, indovinate i primi cinque suggerimenti con cui il motore di ricerca completa la frase…

Buddha e i bonsai

Buddha e ahsok

Buddha e i gatti

Buddha e la storia di Mara

Buddha e il quanto

!!!
Bizzarro, lo ammetto. Ma il mio argomento odierno lo è altrettanto: Buddha e… l’oceano!

Non avete individuato il nesso, vero? Beh, ne avete trovato uno tra Buddha… e i gatti?:)

Comunque, tengo in serbo l’analogia tra Buddha e l’oceano per la fine di questo post (è un enigma rompicapo, ma ne vale la pena). Intanto, testo e foto per cominciare.

Nella città di Leshan si trova una statua gigante del Buddha che osserva lo scorrere del fiume Min, per pura coincidenza chiamato Buddha Gigante di Leshan. Sta lì da più di mille anni. Ne è passata di acqua sotto i ponti…

 

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