I migliori risultati nei test: il quinto anno consecutivo

Il più veloce, il più affidabile, il più tecnologico e naturalmente il più modesto…

… beh, come potete immaginare, si sta parlando di noi! Di nuovo!

I laboratori indipendenti austriaci AV-Comparatives ci hanno nuovamente conferito il titolo di “Prodotto dell’anno”. Raggiungere il primo posto nei test di @AV-C sta diventando un appuntamento annuale ed una tradizione che si conferma ogni gennaio: per il momento si è confermata nel 2011201220132014 e nell’appena concluso 2015! Hurrà!

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Ora parliamo del modo in cui loro giungono a proclamare il vincitore…

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TOP 100, LA SERIE: MEDIO ORIENTE

Il Medio Oriente è un’altra regione davvero molto interessante. Senza dubbio, i suoi punti di forza sono di natura storico-archeologica, decisamente superiori alle bellezze paesaggistiche. Non sorprende, visto che il Medio Oriente è, scusate la banalità, l’antica culla della civiltà.

Prima di cominciare, vi avverto che possiedo solo una scarsa conoscenza personale della regione, quindi in questa breve sezione della mia Top 100 potrebbero esserci delle inesattezze. Se così fosse, datemi una mano! Errori da correggere o particolari da aggiungere? Per favore, scrivete nei commenti, ve ne sarò molto grato.

Bene, partiamo…

  1. Mar Morto

Senza dubbio un fenomeno naturale unico. L’acqua è così salata che, lo sapete, ci galleggiate! Quindi lasciatemi essere un po’ meno banale: l’acqua è così salata… che basta leccarsi un dito bagnato per aver bisogno di scolarsi almeno due birre ghiacciate in un sorso solo. Quale miglior scusa per un po’ di sregolatezza? 🙂

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TOP 100, LA SERIE: RUSSIA

Ciao amici!

Continuiamo il mio viaggio alla scoperta dei 100 luoghi, a mio parere, più belli del mondo e che, senza dubbio, reputo vadano visitati almeno una volta… per non vivere il resto della vita con il rimpianto!

Prossima fermata, il paese più grande del mondo!

La pianura russa non offre niente di stupefacente da vedere in quanto a bellezze naturali. Certo, ci sono posti bellissimi, e ce ne sono molti, ma nessuno rientra nella mia Top 100. A est degli Urali c’è il Bassopiano della Siberia Occidentale, una pianura piuttosto insignificante, stavolta tutta di tundra/taiga/steppa (da nord a sud rispettivamente), paludi, fiumi, laghi, pozzi petroliferi e zanzare. La Top 100 comincia a essere meritata ancora più a est. Ma ci arriverò tra un attimo, per adesso…

  1. La Piazza Rossa e il Cremlino

Molti nei nostri amici stranieri che vengono a trovarci a Mosca ci dicono che la Piazza Rossa, con San Basilio a un’estremità, il Cremlino da un lato e il GUM dall’altro, è il punto più bello d’Europa, soprattutto di notte quando è illuminata. E come contraddirli? Ne sono anch’io un grande estimatore.

Nota: San Pietroburgo era nella classifica delle 100 città più belle del mondo.


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Altri 5 anni con Ferrari

Signore e signori!

Ho un annuncio importante da fare. Per ALMENO ALTRI 5 ANNI il nostro logo sarà sotto gli occhi di milioni e milioni di spettatori praticamente ogni fine settimana sulla carrozzeria fiammante di una testarossa!

Ebbene sì, ce l’abbiamo fatta: abbiamo prolungato il nostro contratto e continueremo a essere uno degli sponsor di Scuderia Ferrari fino al 2021!

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Mission Impossible 5: KLondra!

Come sapete non vado pazzo per i film hollywoodiani degli ultimi anni, ma uno è l’eccezione che conferma la regola: consiglio a tutti di vedere al più presto! (e vi dirò ora il perché…)

Il film incredibilmente impossibile di cui sto parlando è Mission Impossible 5.

Cosa lo rende così speciale tanto da dedicarci un post del mio blog? Potete immaginarlo forse…

Una scena del film è stata girata nei nostri uffici a Londra! Si tratta della scena dell’interrogatorio negli “uffici della CIA a Londra”: in realtà era l’edificio dove si trovano i nostri uffici a Padington, e alcune parti sono state girate proprio sul nostro piano.

Da sinistra a destra: Alec Baldwin nei panni di Hunley e Simon Pegg nel ruolo di Benji. Mission: Impossible – Rogue Nation. Paramount Pictures a Skyda

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“Fermi tutti, questa è una rapina”

Startup: un business piuttosto rischioso e che ha bisogno di tempo per consolidarsi. È necessario un gran capitale iniziale, grandi capacità di previsione del futuro e un buon fiuto per gli affari. Ci vogliono anni per decollare e solo una startup su 20 (o anche meno) sopravvive.

Di norma a fondare le startup sono dei grossi investitori ma il vento sta cambiando. Gli investitori si domandano: perché devo assumermi così tanti rischi con una startup quando posso investire i miei soldi sui… patent troll? Facile! La pensa così il fondatore di Bentham IMF (non ho intenzione di darvi l’indirizzo Internet perché non voglio aiutarli in nessun modo, nemmeno in posizionamento SEO. E poi, se proprio volete, non avrete difficoltà a trovarlo).

L’equazione è piuttosto intuitiva: il fondatore investe, per esempio, da 1 a 10 milioni di dollari in un caso di troll di brevetti di basso rischio, facendo causa a una compagnia vittima importante, dalla quale può ricavare da 10 a 100 milioni di dollari (un ritorno che si moltiplica di 10 volte). Ormai sapete bene che negli Stati Uniti, anche quando si perde, non si paga nulla alla controparte e la percentuale di probabilità di avere il pagamento dei “danni” o di un accordo extragiudiziario arriva fino a un 99%. Insomma, uno sistema dal successo garantito!

Perché optare per l’innovazione quando si può “investire” su piccoli patent troll che spillano soldi fanno causa agli innovatori? Semplicemente meraviglioso. Il concetto di Sogno Americano completamente stravolto e brevettato!

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Guida pratica per fare notizia

Ci sono vari modi per attirare l’attenzione sui media. Uno dei più pratici è fare speculazioni e creare teorie cospirazioniste. Purtroppo, c’è una richiesta sempre crescente di questo genere di teori; per questo, quando vengono pubblicate, è molto probabile che abbiano successo.

Quale ruolo un’azienda russa può avere in una teoria cospirazionista? Beh, è piuttosto semplice: ci deve essere sicuramente lo zampino del servizio segreto russo. In molti casi si può canbiare l’aggettivo “russo” con un altro per ottenere lo stesso effetto. Un ingrediente semplice ma efficace per creare un buon articolo sensazionalistico. Un buona tecnica per ottenere più lettori è sfruttare i sentimenti di ansia e paranoia del grande pubblico.

Ho risposto ad alcune domande milioni e milioni di volte: “Qual è il suo collegamento con il KGB? Perché parla sempre e solo delle campagne di spionaggio dei servizi segreti occidentali? Quando assumerà Edward Snowden?” E altre più private del tipo “ha smesso di picchiare sua moglie?”.

Siamo un’azienda trasparente e diamo sempre risposte esaustive. Siamo sempre pronti a disspiare ogni dubbio in merito a eventuali coinvolgimenti in qualsiasi complotto. Non abbiamo nulla da nascondere: lavoriamo nel campo della sicurezza e abbiamo un certo successo, per questo siamo soggetti a una lente di ingrandimento continua.

Per mio sommo dispiacere, in alcune occasioni i giornalisti pubblicano articoli sensazionalistici mettendo da parte fatti ovvi e infischiandonde dell’etica professionale. E a volte articoli di bassa qualità, da tabloid, si trovano anche su giornali di una certa qualità e reputazione. Vi parlerò di uno di questi casi.

Anche i giornalisti di Bloomberg sono stati colpiti dalla febbrile ricerca di cospirazioni collegate al Cremlino. E curiosamente ciò è accaduto poco dopo la nostra ricerca su Equation Group.

Da molto tempo non leggevo un articolo così poco accurato a partire dal titolo. Per questo poi l’intero pezzo si è rivelato totalmente falso. Speculazioni, illazioni e conclusioni scorrette basate su premesse scorrette. Per ottenere un articolo sensazionalistico, i giornalisti hanno completamente ribaltato i fatti, ignorandone alcuni molto ovvi. I miei complimenti agli autori, se volevano distinguersi con del cattivo giornalismo ci sono riusciti.

Basta parlare di emozioni, passiamo ai fatti (o meglio, alla loro mancanza). Facciamo una carrellata delle interpretazioni sbagliate e delle varie gaffe presenti nell’articolo.

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Risultati interessanti dai test indipendenti del 2014!

Noi di Kaspersky Lab ci sforziamo continuamente per migliorare nel campo della ricerca, nello sviluppo di nuovi prodotti, nel creare nuove e interessanti collaborazioni. Tuttavia, per migliorare e andare sempre nella giusta direzione, dobbiamo avere sempre presente il nostro obiettivo, la nostra missione. E già sapete qual è…

La nostra missione è salvare il mondo dalle minacce informatiche di ogni genere. E quanto lo facciamo bene? Dopotutto, non tutte le case produttrici di antivirus si sono prefissate questo obiettivo. Per questo vogliamo che i nostri utenti sappiano esattamente i grandi risultati che riusciamo ad ottenere rispetto agli altri…

Utilizziamo diversi tipi di metriche; una delle più importanti ci viene fornita dai test  indipendenti di esperti che mettono a dura prova  in laboratorio i  nostri prodotti e le nostre tecnologie. L’equazione è molto semplice: migliorisono i  risultati che si ottengono per un determinato settore, più le nostre tecnologie sono in grado di contrastare le minacce informatiche e quindi di salvare davvero il mondo. 🙂

La questione è: quali test devono essere presi in considerazione tra le centinaia eseguiti dai numeroisi centri indipendenti di tutto il mondo? Ovverosia, in che modo possono essere selezionati e raffinati i dati a disposizone per poter ricavare dei risultati importanti, facili da capire e contrastare? Inoltre, non ci sono soltanto centinaia di laboratori che effettuano i test, ma anche centinaia di produtori antivirus: come si fa a selezionare le compagnie antivirus di qualità da quelle meno efficienti e poi fare una comparazione solo tra le migliori? Altro problema (non è così complesso, lo prometto) sono i risultati dei test selettivi, che non forniscono un quadro completo della situazione, soprattutto nell’era del marketing e dell’advertising.

Per spiegare tutto ciò qualche anno fa abbiamo creato questa semplice formula per valutare le prestazione di un antivirus in maniera facile, accurata e onesta: la cosiddetta  Top 3 Rating Matrix!

In cosa consiste?

Innanzitutto, dobbiamo assicurarci di includere tutti i laboratori più importanti e rispettati che si sono occupati di ricerca anti-malware in un determinato periodo di tempo.

In secondo luogo, dobbiamo includere tutti i tipi di test dei laboratori prescelti da applicare a tutti i principali vendor.

In terzo luogo, dobbiamo tenere in considerazione: (1) il numero totale di test a cui prende parte la casa produttrice di antivirus, (2) la percentuale di primi posti ottenuti e (3) la percentuale di appartenza ai primi tre posti in una determinata categoria.

Seguiamo così i criteri di semplicità, trasparenza, analisi obiettiva, mettendo da parte il “test marketing” (purtroppo esiste). Potremmo aggiungere altri 25 mila parametri, solo per ottenere lo 0,0025% di obiettività, ma sarebbe elemento di soddisfazione solo per narcisisti della tecnologia e altri nerd, andando a scapito dell’utente normale e anche di qualche esperto.

Riassumendo: prendiamo in esame un intervallo di tempo specifico, considerando tutti i test di tutti i migliori laboratori (effettuati su tutti i principali vendor) e non ci lasciamo scappare nulla (come scarsi risultati in un test piuttosto che un altro). Ciò si applica anche ai prodotti Kaspersky Lab.

Ok, basta teoria. Trasportiamo questo metodo al mondo reale, in particolare all’anno 2014.

Prima, però, qualche precisazione tecnica:

  • Nel 2014 sono stati effettuati studi comparativi da parte di 8 importanti laboratori indipendenti (ho visto di persona che si tratta di laboratori con molti anni di esperienza e dai grandi requisiti tecnici e membri dell’AMTSO): AV-Comparatives,AV-TestAnti-malwareDennis Technology LabsMRG EFFITASNSS LabsPC Security Labs e Virus Bulletin. In questo documento e in questo video vengono spiegate chiaramente le metodologie adottate;
  • Sono stati prese in considerazione solo le case produttrici di antivirus che hanno partecipato almeno al 35% dei test. In caso contrario, si sarebbero potuti decretare “vincitori” alcuni prodotti in certe categorie, mentre in molti altri test i risultati non sarebbero stati altrettanto buoni (in questo modo, si eliminano le prove di marketing false).

Ebbene… analizzando i risultati dei test nel 2014….

Rullo di tamburi…

Espressione di attesa…

Battito accellerato…

Eccoci!

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MIAMI NICE

Nel mondo ci sono bellissime montagne, e anche vulcani, scogliere, grotte, valli, laghi, geyser, ghiacciai e altre meraviglie della natura. Ma esistono anche altre meraviglie create dall’uomo. E tra queste ci sono anche delle strade davvero cool.

La più bella (parlo ovviamente per via del panorama, non  certo per l’asfalto) a mio parere si trova in Nuova Zelanda, qualle che porta a Milford Sound. Ce ne sono tante altre sparse per il mondo altrettanto belle: Great Ocean Road nella vicina Australia, la strada che percorre la costa della California, la Route 360 di Maui (Hawaii), la strada che porta da Platja Aro a Lloret de Mar in Spagna, la Costiera amalfitana, le strade di Creta e molte altre che devo ancora vedere.

Da poco ho eliminato un’altra strada dalla mia lista tra quelle assolutamente da percorrere. Finalmente sono riuscito a guidare lungo la strada che porta a Key West, sud della Florida. Key West è l’ultima delle isole che vanno da Miami verso Cuba; tutte sono collegate da una lunga strada. Bello. Anzi, Miami Nice per parafrasare il famoso telefilm. Presidente delle Isole Curili, prenda appunti!

Из Майами в Ки Уэст

Из Майами в Ки Уэст

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Il più grande dispositivo al mondo (I parte)

Non solo è il più grande, è anche il dispositivo più caro e più innovativo al mondo. Naturalmente questo significa che è completamente computerizzato. Mi domando che antivirus abbia!! 🙂

Oggi ci troviamo nel paese delle meraviglie (e della tecnologia) e della ricerca all’avanguardia nel campo, sia pratico che teorico, della fisica delle particelle. È proprio qui che, fin dal 1950, sono state concepite alcune delle idee più rivoluzionarie e soprendenti tra cui una piccola ‘ideuccia’… il World Wide Web (anno 1989).

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