ANNO NUOVO SUL KILIMANGIARO

Ciao a tutti in questo anno nuovo!

Spero abbiate trascorso bene le vacanze, senza troppi effetti collaterali, e che la pausa invernale sia stata utile per la mente, il corpo e gli interessi culturali. Le solite cose, insomma. Ma ora è tempo di tornare ai miei racconti, le mie note di viaggio, i resoconti e le foto.

Iniziare l’anno come intendo continuarlo: tranquillamente. Sì, come no!

Vi ci vuole un inizio col botto! Tipo così:

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Con chiunque abbia parlato del Kilimangiaro, o l’ha già scalato (la maggioranza) o ha intenzione di farlo nel prossimo futuro (la minoranza). Alcuni giorni fa mi sono unito alla maggioranza: per essere precisi, il 31 dicembre 2015 stavo sul punto più alto di questo vulcano. E ho salutato l’anno nuovo sul Kilimangiaro!

A causa dei limiti di connessione e di tempo, i dettagli si faranno attendere. Per adesso, tutto ciò che posso fare è lamentarmi un poco perché a questo tipo di spedizione ci si deve preparare bene, in anticipo e molto scrupolosamente. Non è stato facile.

 

UN 2015 IN GIRO PER IL MONDO

Tutto ciò che riguarda il Capodanno è positivo, soprattutto perché è il periodo ideale per prendersi una pausa, fare un bilancio, prendere nota, condividere impressioni e ricaricare le batterie per l’anno nuovo. Completo questa procedura ogni anno (2014, 2013): lo trovo molto utile sotto ogni punto di vista. Vi raccomando di fare lo stesso e di donare a tutti coloro che vi circondano una scarica di positività. Dunque, com’è andato il 2015? Beh, vediamo che dice il mio taccuino:

  • Ho infranto il mio record personale di numero di voli: 116 all’anno, circa 500 ore e 400.000 km in aria. Il mese più intenso è stato marzo, con 15 voli.
  • Ho visitato 23 paesi, alcuni più di una volta. Sono stato più di tutto in Cina, Germania e Regno Unito.
  • Ho fatto oltre 50 presentazioni e più di 100 interviste, sono sopravvissuto a 20 congressi d’affari, ho incontrato 6 presidenti, primi ministri e ministri.
  • Ho soggiornato, vissuto o semplicemente dormito in 41 hotel.
  • Scoperte dell’anno: Maldive, Guatemala, Gabon, Islanda. Adesso ho all’attivo 80 nazioni.
  • Ho completato per la nona volta il giro del mondo. Non molto per un anno, ma è stato tutto veloce e movimentato.
  • Ho preso per la prima volta una coincidenza al SVO.
  • Ho compiuto 50 anni “on the road”.

 

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TIPI DA CAPODANNO!

Ho ho ho!

Una volta l’anno, di solito verso la fine di dicembre, cominciamo d’un tratto a sentirci tutti in vena di festeggiare. E non importa se fuori ci sia un paesaggio innevato o un triste inverno continentale: pioggia spessa che cade dal cielo plumbeo e vento pungente che soffia attraverso il nostro ufficio o i palazzi. Perlomeno, potete sfuggire al clima nel parcheggio sotterraneo che, in effetti, è l’unico posto.

La grigia oscurità nordica è la dura realtà dei giorni che precedono Capodanno. Malinconia ed “estetica della decadenza” (cit.).

Ma noi non siamo quel tipo di persone cui il clima impedisce di divertirsi! Ogni anno ci scrolliamo di dosso la tristezza invernale e grazie a una gran forza di volontà e con un piccolo aiuto da parte di volontari, artisti professionisti, truccatori, organizzatori d’eventi, più un sacco di prove, ci riuniamo tutti in un luogo prestabilito. Questa è l’annuale festa di Capodanno di Kaspersky Lab! E i risultati parlano da soli!


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UNA GRANDIOSA CONFERENZA IN CINA

Ho appena partecipato a una conferenza molto interessante in Cina, la World Internet Conference 2015. Se siete interessati, nelle news potete saperne di più, ma io ho la mia storia da raccontare.

L’evento ha avuto luogo nella storica città di Wuzhen, chiusa e transennata nella sua totalità per poter ricevere ospiti di alto livello, compresi presidenti, primi ministri e il leader cinese Xi in persona. Mi sono addormentato sulla strada da Shanghai a Wuzhen, per cui non so esattamente quanti cordoni di sicurezza abbiamo attraversato. A Wuzhen le strade erano vuote, le nuvole erano state disperse (o potrebbero essersi disperse di loro spontanea volontà, non saprei). Il tempo era soleggiato, tendente al gelido, e i locali, amanti del calore, erano avvolti in cappotti e sciarpe.

Il primo giorno della conferenza è stato distruttivo.

I lavori sono cominciati alle 8 del mattino e terminati alle 11:30 di notte. “Stavo morendo” (cit.).

Tuttavia, ho incontrato delle persone davvero interessanti 🙂 e ho dato una comunicazione importante che riguarda gli affari.

Il secondo giorno, sono riuscito a ritagliarmi un po’ di tempo per una passeggiata turistica in questo luogo straordinario. È stato molto interessante. Su Internet Wuzhen viene soprannominata la “Venezia cinese”. In effetti il principio è lo stesso, con i canali, i ponti e le barche, ma tutto con un sapore cinese e in scala molto ridotta. Potete passeggiare per tutta la città vecchia in appena 2 o 3 ore, e questo significa avere un sacco di tempo per le foto.

https://www.instagram.com/p/_Zevp2uiYK/

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DUBAI

Ricordo di aver visitato Dubai per la prima volta molto tempo fa, a febbraio del 2005. Fu allora che firmammo il nostro primo contratto di distribuzione negli Emirati Arabi.

Gli affari non decollarono immediatamente, se ben ricordo, ma poco a poco cominciammo a conquistare il segmento degli utenti domestici (le scatole verdi apparirono sugli scaffali dei negozi) seguiti dalle piccole imprese, e adesso lavoriamo anche con grandi aziende.

A novembre del 2008, abbiamo aperto ufficialmente il nostro ufficio locale in un grattacielo proprio di fronte all’isola Palm Jumeirah. Eccolo qui:

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IL TASTO “CAPOLAVORO”

Congratulazioni a tutti quelli che hanno indovinato! Adesso (oltre a un’impresa, dei figli e una famiglia) ho una fotocamera Sony-A7 appesa al collo, e in più due obiettivi: uno “standard” e un grandangolo. Eccoli insieme:


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Cosa posso dire al riguardo? Come previsto, nessuna sorpresa! La qualità dell’immagine è superba se paragonata alla fotocamera compatta dello stesso produttore (DSC RX100-II). Potete vederlo a occhio nudo. Ma ci sono ancora persone con i loro Lightrooms e altri rituali sciamanici di elaborazione d’immagini che non vedono l’ora di mostrarmi tutti i tipi di manuali professionali. Certo, come no! Ho cose migliori da fare che passare ore ad armeggiare con nanocapolavori, il cui tempo per crearli è superiore a quello in cui saranno visti. No grazie. Ho bisogno di qualcosa di più semplice. Due cursori per andare avanti e indietro o su e giù, alcuni tasti da premere e via il superfluo: 30 secondi ed è pronto!

Ma le foto scattate con questa nuova fotocamera sono veramente tutt’altra cosa, soprattutto dopo alcuni piccoli accorgimenti:

In altre parole, questa fotocamera ha quel tasto “capolavoro” che ho cercato a lungo, ma invano, nelle compatte!

Devo dire che in generale mi piace ma ci sono alcune domande che ancora necessitano di una risposta. E alcuni commenti.

  1. La fotocamera possiede un’opzione Wi-Fi, ciò significa che potete postare le vostre foto su Internet o caricarle su uno smartphone o un computer. Il mio primo pensiero è stato: e la sicurezza? Forse dovrei far controllare questo smart device ai nostri esperti? Vorrei proprio sapere quanto sia sicuro questo dispositivo dell’Internet delle Cose in termini di cyber influenze esterne.

// Se le cose vanno avanti così, presto avremo stuzzicadenti dotati di Wi-Fi che invieranno all’istante una foto della carie al vostro dentista.

  1. E a che servono tutte quelle rotelle davanti e dietro? Le ho girate e non ho notato alcuna differenza, o forse non l’ho fatto con sufficiente energia. Magari troverò la risposta in un secondo momento o quando finirò di leggere il libretto d’istruzioni, il che richiede tempo. Un sacco di tempo. E di memoria.

Svantaggi:

  1. Non è portatile! E dubito che indosserò mai dei jeans con delle tasche abbastanza grandi 🙂  // Tuttavia la misura è perfetta per un canguro.
  1. La batteria ha autonomia solo per 300 foto. Che dovrei fare nella Kamchatka?? In realtà, l’ultima volta abbiamo portato le batterie solari che non erano affatto pesanti e ci hanno dato un grosso aiuto con le fotocamere compatte.  Saranno utili anche con un equipaggiamento a più alto consumo? Ve lo farò sapere presto.
  2. E a proposito, dov’è il flash? Che significa “non c’è flash”? Proprio non c’è? State scherzando? E adesso? Penso che dovrò tenere in tasca quella fotocamera con il flash incorporato, nella mia tasca posteriore.

UNA TERZA VIA (FOTOGRAFICA)

Alcuni mesi fa ho trascorso all’incirca una settimana in Cina, visitando le aree meno esplorate dai turisti stranieri. È stato magnifico, tanto più perché sembrava “esclusivo” e proprio “tipico del luogo”. Ho fatto del mio meglio per conservare i ricordi nella mia memoria, ma oggigiorno non si può proprio paragone la memoria umana con quella digitale, soprattutto quando una delle due svanisce rapidamente. Quindi se non potete batterla, usatela. Che è ciò che ho fatto: ho utilizzato un sacco di gigabyte di memoria fotografica digitale, non in un’eccellente e pesante reflex digitale ma nella mia ordinaria Sony tascabile, il mio “portasapone da viaggio”, come lo chiamo io. Ho poi caricato tutto sul mio archivio per la consultazione futura, per aiutare la mia memoria a darsi una rinfrescata negli anni a venire.

Come dicevo, il viaggio in Cina è stato fantastico. Ma quella bellezza mozzafiato non ci stava tutta nell’obiettivo del mio portasapone. Avevo sopportato a lungo questa mancanza di potenza pur di continuare a viaggiare leggero e di rinunciare a quegli studi fotografici mobili semi-professionali, ma non me n’ero mai preoccupato sul serio. Però quella “sopportazione” è terminata repentinamente in Cina. Nello specifico, a Jiuzhaigou.

Mentre ero lì, ho infine provato compassione per il mio compagno di viaggio, A.Sh., che si è trascinato dietro per tutto il viaggio una custodia per la macchina fotografica molto costosa, grande e pesante. L’ho portata io per un poco, dando alla sua spalla una tregua ben meritata. Allora mi sono incuriosito. Ho cominciato a toccarla, a girare le manopole e le lenti e anche a premere il pulsante per scattare. Era difficile non farlo, con tutto quel panorama magnifico intorno. Dopo, di ritorno in hotel quella sera ho visto i risultati sul portatile. Ed è lì che ho avuto l’illuminazione. Ho dato uno sguardo a quelle foto che sembravano semi professionali, non riuscivo a credere che le avessi scattate, e ho deciso immediatamente: sono finiti i giorni del portasapone. È tempo di aggiornare/modernizzare/rivoluzionare/dare un cambio epocale! Non importa quanto sia pesante e ingombrante: ne vale la pena!

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// In effetti, per essere onesti, i primi segnali di questo cambiamento epocale sono stati avvertiti distintamente quest’estate nella Kamchatka. Una bellezza naturale senza pari e tutto ciò che avevo per mostrarla erano delle immagini granulose che sembrano scattate con un cellulare. Oddio!

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// Ho fatto foto con il mio portasapone anche al Polo Sud, del polo vero e proprio! Ecco il riflesso dal Polo Sud che mostra il mia portasapone mentre scatta la foto:

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Ed ecco il portasapone riflesso negli occhialini di A.G.:


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Era giunto il momento di acquistare dell’attrezzatura fotografica seria. Ma quale in particolare? Ce ne sono così tante tra cui scegliere. Forse dovevo semplificare le cose decidendo tra uno dei due marchi che penso si dividano in parti uguali l’esclusiva del mercato, almeno a giudicare da ciò che possiedono i miei compagni esperti di fotocamere: Canon e Nikon.


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Ma questi non solo possiedono l’attrezzatura Nikon o Canon: “credono” davvero in essa. Stanno sempre a battibeccare che quella che hanno scelto loro è superiore, tutto un po’… primitivo, un po’ come succede quando si tifa una squadra di calcio (“mio papà tifava per il Manchester United, quindi anch’io. Di conseguenza, sono i migliori!”). Poi un altro problema è quando entrambe le “fazioni” snobbano i neofiti. Aaarrrrrgh; non ce la si può fare con questa gente. Tuttavia, si deve pur cominciare da qualche parte. Ma dove? Mi sono fatto consigliare e ho dato un’occhiata ad alcuni volantini, ma alla fine non mi sono deciso né per Nikon né per Canon. Ho scelto l’appartenenza vitalizia a una terza “setta”. Lì. Ecco dove vi hanno portato le vostre chiacchiere insulse. Un nuovo arrivato vi ha schivato entrambi :).


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Dunque, Nikon è meglio di Canon?

È così, quel che è fatto, è fatto. Adesso sono pienamente equipaggiato con della favolosa attrezzatura fotografica di prima qualità, con di tutto e di più, lenti e treppiedi… Oh no! Ciò significa che un giorno potrei essere ritratto così?

No comment Allerta sfigato!!!
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Allerta sfigato!!!

PERDERE UNA VOLTA UNA VALIGIA PUÒ ESSERE VISTO COME UNA SFORTUNA…

… perderla due volte, su due voli, in altrettanti giorni è segno di trascuratezza!

La mia valigia nera fa qualche giretto. In effetti, viaggia intorno al mondo varie volte l’anno. Potete quindi immaginare la mia… incredulità quando, su un breve volo per l’Europa occidentale, è stata smarrita DUE VOLTE.

Forse sono io da biasimare, almeno in parte. Avrei dovuto prestare ascolto. Dei viaggiatori più esperti mi avevano detto che per andare da Mosca in Lussemburgo e ritorno, è meglio atterrare a Dusseldorf, nella vicina Germania, noleggiare un’auto, guidare per più di due ore (200 chilometri di autostrada, stranamente) in Lussemburgo e tornare indietro, lo stesso percorso al contrario.

Non mi sognavo neanche di stare due ore al volante, così alla fine ho preso un volo Mosca-Milano-Lussemburgo (Aeroflot + Luxair), e al ritorno Lussemburgo-Francoforte-Mosca (Lufthansa + Aeroflot). Questo viaggio si è rivelato più lungo, perché abbiamo aspettato a Milano più delle due ore che ci sarebbero volute per Dusseldorf-Lussemburgo in macchina. Ma questo non è niente…

Vedete, quando viaggiate con diverse compagnie aeree di alliance differenti, con scali che coinvolgono più di un terminal, c’è sempre il rischio che il vostro bagaglio non vi venga dietro. Questo è quello che mi è successo la settimana scorsa. Ma, come dicevo, la mia valigia è riuscita a perdersi sia all’andata, sia al ritorno! Avrei anche potuto non portarla, dato che non ho neanche avuto il tempo di utilizzarne il contenuto che avrebbe reso il mio viaggio in Lussemburgo… confortevole!

Durante il viaggio, le cose non sono andate così male: sono stato rapidamente informato che la mia “valigia era ancora a Milano”, e quella stessa sera è stata recapitata nella mia camera di hotel.

Al ritorno, invece, le cose si sono fatte inaccettabili, da boicottaggio. Riempire moduli alla dogana, elencare cosa ci fosse nella valigia (perché?), una fila al lost-and-found… Risultato? Ho lasciato l’aeroporto un’ora dopo l’atterraggio.

Alla fine la mia valigia è arrivata, ma solo due giorni dopo! Cosa sarebbe successo se il mio viaggio fosse proseguito, che so, nel Sudest asiatico? Una volta, un amico ha avuto questo problema: durante un viaggio d’affari in molte città degli Stati Uniti, dopo essere stata smarrita già in Europa, la sua valigia non l’ha mai raggiunto (tuttavia ci ha provato, seguendolo da un hotel all’altro per tutta l’America!!).

Eccola, fuori dal mio ufficio centrale. “Urgente”? URGENTE???!! 🙂

 

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Almeno da questo inconveniente è venuto fuori qualcosa di positivo: farò del mio meglio per evitare di imbarcare una valigiona su voli brevi. Solo bagaglio a mano d’ora in poi.

A presto amici, non andate via!

MERCATO DEI SISTEMI OPERATIVI MOBILI: 2015

Tanto, tanto tempo fa, a dicembre del 2010, ho fatto una scommessa con un amico sul futuro del mercato degli smartphone.

Leggete di nuovo: a dicembre 2010, esattamente cinque anni fa!

A quei tempi, il “vero” segmento degli smartphone era dominato da Apple, mentre Android tentava di affermarsi. Il mio amico mi assicurò che le cose sarebbero rimaste per lo più identiche, con Google-Android incapace di avvicinarsi ai livelli di iOS. Ma io stimai che nell’arco di cinque anni le cose sarebbero andate al contrario, con il mercato così diviso:

80% – Android;

10% – iOS;

10% – tutti gli altri sistemi operativi.

Ecco qui le mie argomentazioni che risalgono a mezza decade fa. Date un’occhiata, il testo è lungo solo una pagina e mezzo!

Dunque, cinque anni dopo… Sembra che… Ho indovinato!

mos_ib_en mos_ship_enNessuno ha provato a rispondere al quesito nel mio post precedente? Ripeto: come potete distinguere il giorno dalla notte al Polo Nord o al Polo Sud durante la stagione delle aurore boreali (o australi), cioè quando di notte fa luce come di giorno?

Premi in palio per le risposte più veloci, argute e accurate! Quanti premi e regali, sembra quasi che stia arrivando il Natale :).