Crescita del 3000%

Facciamo un lavoro daaavveeero interessante.

Proteggiamo gli utenti, costruiamo un nuovo futuro sicuro e inseguiamo i cybercriminali di tutto il mondo. Allo stesso tempo, il “panorama” è in continua evoluzione, il che significa che non ci si annoia mai.

Sì, il “digitale” in questi giorni penetra anche nelle aree di attività più improbabili, remote e conservatrici dell’Homo sapiens e, ahimè, il mondo informatico sotterraneo e chi aizza le cyberguerre sono sempre lì che non portano nulla di buono. All’inizio degli anni 2000, sul palco degli eventi che si tenevano in tutto il mondo, ero solito dire scherzando che i frigoriferi “intelligenti” [sic] un giorno avrebbero avrebbero hackerato le macchine del caffé con attacchi DDoS. Dopo 15 anni, ci troviamo ad affrontare questa realtà. Capirete bene perché in questi 30 anni non mi sono mai annoiato.

Le minacce stanno cambiando, e lo stesso vale per il nostro business. Ad esempio, sapevate che lo scorso anno le vendite delle nostre soluzioni per infrastrutture industriali sono aumentate del 162%? E la crescita totale del nostro segmento NON-antivirus è stata del 55%? O che siamo l’unica grande azienda di sicurezza informatica a creare un proprio sistema operativo specifico basato su un’architettura sicura? E che lo stiamo già implementando in diversi campi come l’Internet delle Cose, le telecomunicazioni e l’industria automobilistica? O quanti progetti interessanti il nostro Growth Center ha fatto sì che siano sopravvissuti durante i loro primi mesi di vita? Ad esempio: la nostra piattaforma Polys blockchain per il voto online, la protezione contro i droni e il sistema IoT di Verisium per la verifica di prodotti autentici.

Ma non sono solo le nostre tecnologie e i nostri prodotti a cambiare. Anche i nostri modelli di business tradizionali stanno cambiando. Il ‘Box moving’ e il commercio al dettaglio sono divorati dal “digitale”, i progetti per grandi aziende stanno diventando sempre più personalizzati (attirando grandi integratori di sistemi ad ampia competenza), e il segmento delle PMI sta praticamente migrando in massa sul cloud.

E poi c’è l’ascesa cosmica del nostro business dell’xSP, vendite di soluzioni di protezione informatica praticamente per tutto quello che c’è online, siano essi servizi di telecomunicazione o Internet provider, servizi bancari, assicurativi e finanziari online…. e perfino community per videogiochi. E questo è un segmento di mercato molto promettente, semplicemente perché, secondo l’antica (!) verità, “chi detiene il traffico si assicura il cliente”. Inoltre, i clienti ottengono un servizio utile a un prezzo speciale, l’operatore prende il suo margine e noi ci prendiamo il nostro profitto. Vincono tutti. Quindi, avete capito adesso il titolo di questo post?

In sei anni, il nostro xSP è aumentato del 3000%, arrivando a oltre 30 milioni di dollari! Si tratta di circa il 10% delle nostre vendite B2C globali! Oh, le mie cifre di vendite lorde! Lavoriamo con più di 500 partner in tutto il mondo per l’xSP, inclusi grandi operatori globali e regionali come Telecom Italia, Orange, Sony Network Communications, Linktel, UOL e IIJ. Quello che facciamo è offrire un margine “appetitoso”, realizzare versioni white label dei nostri prodotti, integrarli con le piattaforme di automazione (ad esempio, CloudBlue  -alias Odin – e la Cloud Brokerage Suite di NEC), condurre attività di marketing congiunte e configurare l’assistenza tecnica. Ma non è solo un “trucco” che usiamo per ottenere maggiori profitti: se le nostre tecnologie e i nostri prodotti in fondo non fossero i migliori al mondo come dimostrato ripetutamente e costantemente, in test indipendenti, non sono sicuro che gli xSP ci darebbero così tanti benefici.

Sempre a proposito di xSP, di recente c’è stato il nostro Kaspersky xSP Summit a Roma. Si tratta di un appuntamento annuale con i partner, e quest’anno abbiamo avuto ospiti provenienti da ben 32 paesi, tra cui Brasile, Germania, Italia, Giappone, Russia, Corea del Sud e Stati Uniti. Abbiamo fatto un ripasso dell’anno, abbiamo chiacchierato, parlato di future tecnologie e prodotti, discusso le prospettive di progetti comuni, abbiamo fatto brainstorming e scambiato esperienze pratiche. In breve, come sempre affari, più una ricarica delle nostre batterie per i prossimi 12 mesi fino al prossimo summit.

Il clou del programma del summit è stata la nostra idea di promozione attraverso i canali xSP. Alcuni dei prodotti sono veramente unici e promettono agli utenti un nuovo livello di sicurezza informatica, mentre per i partner c’è davvero un ottimo profitto. I temi che ho preferito durante il summit sono stati l’Internet delle Cose e la protezione delle smart cities; la sicurezza delle blockchain; gli audit sulla privacy; e anche l’ultima new entry: la nostra soluzione Antidrone. In effetti, il nostro business in questi giorni va al di là del mero antivirus (nel caso non ve ne foste accorti).

Ma cosa hanno a che fare antidrone, blockchain e smart city con xSP, ci si potrebbe chiedere. Ebbene, negli ultimi anni il nostro canale è notevolmente cambiato, si è ampliato… si è ingigantito: oggi il lavoro sulle infrastrutture e sui grandi progetti statali è gestito da fornitori di servizi a livello nazionale.

Abbiamo anche presentato i dispositivi di vari partner che utilizzano le nostre tecnologie: kit di Zyxel, D-Link, SAXA, Stormshield (Airbus), Allied Telesys e Advantech, ad esempio. Con progetti come questi, non è un’esagerazione quando diciamo che K protegge l’Internet delle Cose già da 10 anni. È solo che 10 anni fa nessuno si era ancora reso conto che si trattava dei primi dispositivi dell’Internet delle Cose (il termine non era stato ancora coniato!). Nel complesso, la nostra tecnologia è utilizzata da più di 120 fornitori in tutto il mondo, in tutti i tipi di segmenti.

Forse il prossimo “successo” della nostra linea xSP sarà Safe Kids. La richiesta di un prodotto per mantenere i bambini al sicuro online è molto alta di recente, e il nostro prodotto dedicato  a questo è uno dei migliori al mondo, in grado di operare sia su computer fissi (Windows e Mac), sia su dispositivi mobili (Android e iOS).

Ok. Questa è la parte business di questo post. Ora, per rendere le cose un po’ più divertenti, ecco alcune mie foto on the road del viaggio in occasione del summit.

Abbiamo preso un volo “diretto” da Dubai a Roma. Ma “diretto” non vuol dire necessariamente “via più breve”:  si deve barcamenare tra un hotspost geopolitico e un altro e, da quanto possiamo vedere nel cielo abbastanza affollato, anche le altre rotte si trovano nella stessa situazione.

Questo sembra il monte Ararat:

E questa è Roma, una città davvero piena di verde:

Ha i suoi lati negativi, ma il verde è indubbiamente un lato positivo:

La vista dalla stanza del mio hotel:

Il tramonto a Roma. Ahhhh!

Un giro turistico alla Galleria Borghese:

Non ne sono rimasto impressionato, ad essere sincero. Bernini, naturalmente, oh sì: sculture incredibili, un vero maestro. Forse perché la galleria sembra piuttosto piccola? Eppure, nella Galleria Borghese sono esposte opere di Caravaggio, Raffaello, Rubens…

Da Roma è tutto amici. A presto!

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