La città dove la bici regna sovrana

A Londra siamo saltati su un aereo e abbiamo sorvolato il Mare del Nord, direzione: Amsterdam.

Non è che ci siamo rimasti a lungo, dal momento che siamo stati scaraventati prima a Utrecht e poi nel centro politico del paese, L’Aia, per affari.

In questo post: Utrecht, la città della bicicletta.

Qui le bici sono ovunque. No, davvero ovunque: questo posto ne è invaso.  E se andate a piedi, dovete stare attenti: un momento di distrazione e prima di rendervene conto, ci sarà dietro di voi il trillo di un campanello che vi suggerisce di… farvi da parte (educati, gli olandesi:). Penso che dovrebbero introdurre caschi con gli specchietti retrovisori, obbligatori per tutti i nuovi arrivati in città, ossia per tutti quelli che non sono nati qui e quindi non possiedono lo speciale sesto senso necessario per rilevare i pericoli a due ruote in arrivo.

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Il campanile della cattedrale è incredibilmente alto: 112 metri in totale! A guardare questa bellezza, dopo un po’ viene il torcicollo.

Ahimè, ero qui con un’agenda d’affari piena, quindi sono solo riuscito a vedere un po’ della città nelle due ore di tempo libero a disposizione.

Impressioni? Nel complesso, positive: una città graziosa, piccola, rilassata. Folle pacate siedono beatamente nei caffè all’aperto che costeggiano i canali e ricoprono le piazze acciottolate. L’atmosfera, tranquilla. Mi piace. Per cui, io e il mio compagno di viaggio, A.B., ci siamo uniti con un approccio adeguatamente rilassato alla nostra passeggiata e al nostro spuntino.

Tutte le foto dei Paesi Bassi le trovate sulla mia pagina di Flickr.

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