I FACCHINI DEL KILIMANGIARO

Durante la nostra escursione sul Kilimangiaro, se noi turisti ci siamo portati giusto lo stretto indispensabile, il resto dei bagagli veniva trasportato dai facchini locali. In realtà la cosa non dava loro molto fastidio; sembra, infatti, che la paga non sia poi così male.

Noi quindi ci siamo portati dietro solamente apparecchiature impermeabili per fare foto e video, i facchini invece hanno portato su tende, sacchi a pelo, materassini per dormire, cibo, acqua e un sacco di altre cose, quasi tutto sulle loro teste.

Ci hanno detto che i facchini (tutti uomini) possono portare un massimo di 15 kg di bagagli dei turisti, oltre ad attrezzature proprie (se necessarie). La nostra guida ci ha spiegato la situazione: “Quindici kg non è considerato un peso eccessivo per un uomo adulto. E sono soliti trasportare gli oggetti sul capo, sono abituati così e per loro è più comodo“.

La guida ha proseguito:

In molti desiderano fare i facchini qui. Non è una delle occupazioni più estenuanti, la paga è buona rispetto ad altri lavori che si svolgono nella regione. Grazie alla politica promossa dal parco nazionale, che incoraggia l’uso di facchini (stabilendo il limite massimo di 15 kg a persona), c’è abbastanza lavoro per tutti (per adulti maschi in buona salute). Una buona politica per la gente del posto, una misura un po’ cara per i turisti“.

E abbiamo visto questa politica in azione: al nostro gruppo sono stati assegnati circa trenta facchini! È così che funziona sul Kilimangiaro.

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Per quanto ci riguarda, hanno dovuto trasportare la seguente attrezzatura:

  • 4 tende da campeggio;
  • 1 tenda singola per la nostra guida di Mosca (= un vero e proprio lusso);
  • 1 tenda grande per le guide del posto;
  • 3 tende grandi per i facchini;
  • 1 tenda che fungeva da cucina;
  • 8 siede pieghevoli;
  • Attrezzatura per cucinare;
  • Cibo per l’intera settimana;
  • 2 bottiglie di champagne per la notte di Capodanno
  • E altre cosine…

A volte anche i facchini si stancano o si sentono poco bene per via dell’altitudine. Se la prendono con calma per un po’, respirano profondamente e continuano a camminare. Non è che abbiano altra scelta.

Alla fine del viaggio, dopo essere tornati a valle, i facchini ci hanno salutato con una danza accompagnata da musica e canti. È così che va da queste parti :).

Questo è tutto per oggi, ora sapete qualcosa in più dei facchini del Kilimangiaro.

“La legione dei facchini del Kilimangiaro”

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