Utah Saints: colonne rosso cremisi e funghi giganti

Già dal giorno prima la mia mente era in ebollizione e piuttosto inquieta. Un po’ di sollievo l’ho avuto sfogandomi un po’ con la macchina fotografica, ma alla fine ero completamente esausto, era come se il mio cervello fosse in stato di disidratazione.

La diagnosi è più o meno questa:

Ho visitato (finalmente) i canyon dello Utah!

I miei occhi sono usciti dalle orbite, le mascelle continuamente aperte per la sorpresa, la lingua fuori dalla bocca…ero praticamente impazzito dalla gioia. Le  macchine fotografiche erano in fiamme per quanto le abbiamo usate! Meno male, però, almeno loro hanno retto. Noi esseri umani eravamo fuori di testa, non riuscivamo a sopportare tanta bellezza dei canyon dello Utah.

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La formazione Jabba the Rock
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Non male eh? Ed è solo l’inizio…

Ma non è solo questione di bellezza. È anche la magnificenza, per non parlare degli spazi immensi. Potrei parlarne per ore ma leggete cosa ha detto A.A., il mio compagno di viaggio:

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“Uno dei luoghi più incredibili che abbia mai visto. Le formazioni rocciose e minerali sono di una bellezza eccezionale. Sicuramente uno dei posti più belli che abbia visitato”.

E come dargli torto! Basta guardare le foto!

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Dopo aver guardato la cartina siamo impazziti, anche se in un altro senso.

Pensavamo di aver visitato la maggior parte del Parco Nazionale delle Canyonlands in quanto ci eravamo mossi rapidamente. E invece abbiamo percorso solo una decima o una ventesima parte del parco!

La mia macchina fotografica non è riuscita a catturare ogni angolo di questo posto, ma è impossibile, le bellezze naturali qui sono esageratamente belle.

Ho segnato con un rettangolo rosso sulla mappa la zona che abbiamo visitato!

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Questo museo all’aria aperta di rocce bianche e rossicce risale a una decina di milioni di anni fa. Sono arrivati prima gli oceani e si sono prosciugati; qualche episodio di eruzione vulcanica e poi la terra qui è tornata in letargo. L’intero paesaggio è stato coperto di sabbia bianca, diventando più duro e aspro passando per la successiva epoca geologico-climatica. Dicono che qui si possono trovare dei fossili di dinosauro, purtroppo non ne ho trovati o forse non ci siamo impegnati poi tanto a cercarli.

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Ci siamo sentiti come Alice nel Paese delle Meraviglie vagando tra funghi giganti. Alice forse aveva bevuto una strana pozione o mangiato una torta che non doveva assaggiare: eravamo totalmente stupiti da ciò che ci circondava e ci siamo sentiti infinitamente piccoli di fronte a tanta grandezza:

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In questo percorso delle meraviglie a un certo punto abbiamo attraversato un crepaccio di 300 metri, quello che si vede nella prossima foto. Ebbene sì, eravamo piuttosto nervosi.

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Riassumendo, abbiamo fatto indigestione di funghi. 🙂 È ora di andare a letto presto, per prepararci ad altre avventure da pazzi. Se volete saperne di più di questi paesaggi rocciosi, cercate su Internet “Moab Canyonlands” o dato un’occhiata al resto delle foto.

Buonanotte a tutti!

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