TOP 100, LA SERIE: MEDIO ORIENTE

Il Medio Oriente è un’altra regione davvero molto interessante. Senza dubbio, i suoi punti di forza sono di natura storico-archeologica, decisamente superiori alle bellezze paesaggistiche. Non sorprende, visto che il Medio Oriente è, scusate la banalità, l’antica culla della civiltà.

Prima di cominciare, vi avverto che possiedo solo una scarsa conoscenza personale della regione, quindi in questa breve sezione della mia Top 100 potrebbero esserci delle inesattezze. Se così fosse, datemi una mano! Errori da correggere o particolari da aggiungere? Per favore, scrivete nei commenti, ve ne sarò molto grato.

Bene, partiamo…

  1. Mar Morto

Senza dubbio un fenomeno naturale unico. L’acqua è così salata che, lo sapete, ci galleggiate! Quindi lasciatemi essere un po’ meno banale: l’acqua è così salata… che basta leccarsi un dito bagnato per aver bisogno di scolarsi almeno due birre ghiacciate in un sorso solo. Quale miglior scusa per un po’ di sregolatezza? 🙂

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LEZIONI ARMENE

Signore e signori!

Non sono mai stato il tipo di persona cui piace vantarsi troppo dei propri successi, ma questa devo proprio dirvela.

La scorsa settimana (il 17 Novembre), sono stato insignito dell’Armenian President’s 2015 IT Award for Global Outstanding Contributions in the Field of Information Technology!


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TOP 100, LA SERIE: RUSSIA

Ciao amici!

Continuiamo il mio viaggio alla scoperta dei 100 luoghi, a mio parere, più belli del mondo e che, senza dubbio, reputo vadano visitati almeno una volta… per non vivere il resto della vita con il rimpianto!

Prossima fermata, il paese più grande del mondo!

La pianura russa non offre niente di stupefacente da vedere in quanto a bellezze naturali. Certo, ci sono posti bellissimi, e ce ne sono molti, ma nessuno rientra nella mia Top 100. A est degli Urali c’è il Bassopiano della Siberia Occidentale, una pianura piuttosto insignificante, stavolta tutta di tundra/taiga/steppa (da nord a sud rispettivamente), paludi, fiumi, laghi, pozzi petroliferi e zanzare. La Top 100 comincia a essere meritata ancora più a est. Ma ci arriverò tra un attimo, per adesso…

  1. La Piazza Rossa e il Cremlino

Molti nei nostri amici stranieri che vengono a trovarci a Mosca ci dicono che la Piazza Rossa, con San Basilio a un’estremità, il Cremlino da un lato e il GUM dall’altro, è il punto più bello d’Europa, soprattutto di notte quando è illuminata. E come contraddirli? Ne sono anch’io un grande estimatore.

Nota: San Pietroburgo era nella classifica delle 100 città più belle del mondo.


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LE FERROVIE DEL GIAPPONE SECONDO UN GAIJIN

Dopo ulteriori incontri e discorsi no-stop, stavolta a Nagasaki, il nostro viaggio è proseguito su un treno ad alta velocità, nel buio più assoluto. Dove, non lo indovinerete mai, ecco un indizio:

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Ok, basta con i misteri. Siamo schizzati sull’isola di Kyushu, ossia nella città di Fukuoka (capoluogo della prefettura omonima), nello specifico il distretto di Hakata-ku. Curiosamente, i treni (compreso il nostro) che vanno nel distretto di Hakata sono denominati “treni per Hakata”, non “treni per Fukuoka”. Come se ci fossero “treni per Kings Cross” invece di “treni per Londra”. Insolito.

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GIAPPONE, TOCCATA E FUGA

Per un attimo ho pensato di essere troppo vecchio per queste cose. Ma solo per un attimo. 🙂

Ho appena concluso un rapidissimo viaggio d’affari in Giappone. Tre isole (Honshu, Kyushu e Okinawa) e quattro città: alcune molto conosciute, altre meno. Rispetto al solito, non era previsto alcun giro turistico: solo meeting, discorsi e interviste. Tuttavia, mi conoscete: c’è sempre qualcosa su cui scrivere e verso cui puntare l’obiettivo della fotocamera!

Il mercato giapponese è complesso, difficile, esigente, cauto, tosto. Gli affari vanno sempre bene e il numero di clienti e partner cresce, ma molto lentamente. Così lentamente che devo andarci di persona con una certa regolarità, due o tre volte l’anno, molto più spesso che in altri paesi. Non che me ne stia lamentando. I lettori abituali ricorderanno che ho un debole per tutto quello che riguarda il Giappone.

La tabella di marcia ha sempre tempi stretti in Giappone, ma stavolta erano esageratamente stretti. Una maratona no-stop di meeting, interviste, presentazioni e trattative. Quasi uno sforzo fisico. Naturalmente la sera, tornando in hotel, non desideravo altro che un bel letto caldo. Ma… se il letto fosse duro e non così caldo? Anche quello mi tocca!

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Forse il viaggio si è rivelato particolarmente difficile perché seguiva una agenda lavorativa altrettanto tosta a Pechino. Ma quando mi sono svegliato quella mattina, non c’erano dubbi: ero in una delle città più interessanti e insolite del pianeta, e una delle mie preferite. Cielo limpido e il Monte Fuji come sfondo (sulla cui cima sono già salito due volte!). Inequivocabilmente… Tokio!

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C’ERA UNA VOLTA UN UOMO ALL’AEROPORTO DI MOSCA

Alla fine, l’ho fatto!

Alcuni giorni fa, ho fatto scalo per la prima volta a Mosca, viaggiando da Ginevra a Pechino (a proposito, la tappa Mosca-Pechino è stato il mio novantanovesimo viaggio dell’anno, ciò significa che il prossimo, a Tokio, sarà il centesimo!).

Qualcosa non vi quadra eh? Ve lo ripeto: ho fatto scalo a Mosca.

Proprio così, non sono andato a casa, sono solo passato da un aereo all’altro, per la prima volta in ASSOLUTO (nonostante fossi andato e venuto da qui un miliardo di volte). Bene, già che ci sono, potrei pure fare un confronto con altri aeroporti.

Prima di tutto, la scoperta principale: uno scalo a Mosca è semplice e facile, quasi non si nota. Cosa importante, almeno per un moscovita, è staccare la spina così da non dover dirigersi al controllo passaporti ma ai “Transiti Internazionali”. Si tratta di rapidi raggi X e dopo circa 30 secondi siete già in zona franca, tra gli imbarchi e i duty free.

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GIRO TURISTICO A PECHINO

Un paio di mesi fa ho parlato delle attrazioni turistiche e di altri episodi rilevanti della vacanza a Pechino e dintorni: i Templi, il Palazzo d’Estate e una parata militare.

Beh, in realtà ci sono molte altre meraviglie turistiche di questo tipo, così tante che potreste impiegare settimane per visitarle tutte. Ok, di rado ho intere settimane libere (a meno che si tratti della Kamchatka :), ma perlomeno riesco a inserire le escursioni tra un incontro d’affari e l’altro, proprio ciò che ho fatto di recente nella capitale cinese, dove mi trovavo per la seconda volta dopo molti mesi. Ho avuto la possibilità di passare in rassegna alcuni posti molto conosciuti, e altri meno.

Date un’occhiata:

1. Il Tempio del Cielo. Un complesso di edifici religiosi di stupefacente bellezza (come ce ne sono molti in Oriente). Le sue dimensioni sono colossali, anche per gli standard di Pechino, l’aria che si respira è pura ed è molto piacevole passeggiarvi. Quei rari giorni in cui a Pechino soffia un vento settentrionale (come è accaduto quando eravamo lì), l’aria è particolarmente pulita: l’inquinamento e lo smog vengono spazzati via dalla metropoli (non oso pensare dove), lasciando il cielo limpido e azzurro.

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