gennaio 23, 2015
Le bianche scogliere di Dover
Quella scorsa è stata una settimana ricca di impegni di lavoro, prima Londra e poi, come sempre, un po’ di “turismo express”.
Abbiamo affittato un’auto e abbiamo guidato fino alle Bianche scogliere di Dover, la parte che dà al Canale della Manica. È da tempo che sognavo di visitare la costa sud dell’Inghilterra, il luogo in cui d’Artagnan è sbarcato… È proprio qui che cercava i diamanti della Regina, non è vero? (Bisognerebbe rileggere il libro…) Lo stesso successe a Guglielmo primo d’Inghilterra e alla sua truppa…
Vale la pena visitare queste scogliere, magari, se potete, in un periodo dell’anno migliore. A gennaio le temperature sono bassissime. E che vento! Secondo me, qui, il vento è sempre forte in qualsiasi periodo dell’anno; si tratta di uno spazio completamente aperto ed esposto alle correnti. Non riesco a capire come le pecore possano riuscire a reggersi in piedi. Si deve trattare di un pascolo 100% British! 🙂
L’unica cosa bella di venire qui in pieno inverno è la calma e la tranquillità perché non ci sono turisti e si possono scattare foto senza prendere qualche sconosciuto. Assicuratevi di non venire con i vostri abiti migliori, piove spesso e il terreno può diventare fangoso.
Alla fine, è saltata fuori una mini-serie improvvisata di visite alle scogliere dell’Europa dell’Ovest, dal Portogallo all’Irlanda. Però, per completare la serie in modo appropriato, bisogna aggiungere una visita al Canale della Manica e alle scogliere della Normandia… ma non è Atlantico, beh… neanche Dover lo è… Okey okey, lasciamo perdere e torniamo agli scogli 🙂
A mio modesto parere, le Bianche scogliere di Dover non sono spettacolari come altre che abbiamo visto, non sono così imponenti e impressionanti dopo tutto. Ma c’è una cosa per cui si distinguono: sono bianche!
Anche il mio compagno di viaggi, A. Sh. , ha scattato qualche foto:
“Tipico gennaio inglese”, ha osservato. “Quell’austero cielo grigio… in estate potrebbe anche farsi spacciare per un posto mediterraneo, ma di certo non lo è…” 🙂
Dunque, se vi trovate nel sud dell’Inghilterra ed avete un giorno libero, cercate di visitare le bianche scogliere di Dover.
Le bianche scogliere di Dover con @e_kasperskyTweet
Ma tenete presente che raggiungere le scogliere non sarà facile.
Il posto non è lontano, circa 70 miglia (più o meno 110 chilometri) dal nostro hotel di Londra in Baker Street, ma ci vuole un sacco di tempo. Prima di tutto bisogna considerare il trambusto e il traffico della città, i semafori senza fine, la congestione nelle vie più strette. Poi il nostro navigatore ci ha portato per delle vie secondarie, evitando le strade principali. Di conseguenza il nostro viaggio è durato 3 ore (!!), con una velocità di circa 37 km/h.
Al ritorno ci è andata meglio; abbiamo preso l’autostrada e abbiamo raggiunto la periferia della capitale in solo un’ora. Ma per raggiungere la nostra “dolce dimora”, una volta entrati nel cuore della città, ci abbiamo messo un’altra ora e mezzo per via del traffico. Quindi, beh… viaggiare nella zona sud dell’Inghilterra ha le sue… tempistiche. Forse sarebbe stato meglio prendere un treno fino a Brigton e poi, da lì, affittare un’auto per una mezza giornata.
Un altro ostacolo inaspettato è stato beccare una…. inondazione!!
La pioggia lasciò dietro di sé dei laghi. A giudicare dal numero di cartelli stradali che abbiamo visto ai bordi della strada, credo che le inondazioni sono molto comuni. Mi chiedo se tutto questo è dovuto al surriscaldamento globale o mi devo rassegnare al peggio: ovvero… è solo il pessimo clima britannico. Che dite voi? 🙂 Devo dire che ho seriamente riflettuto su questa cosa. Ho anche osservato che le strade non hanno i fossati ai due lati della strada (come per esempio in Russia). Se nevica forte, qua succede il finimondo.
Ad ogni modo, il traffico a Londra sembra peggiorato. Che sia perché il prezzo della benzina è diminuito e perciò si usa di più l’auto rispetto alla metro? Se c’è qualche londinese di adozione tra di voi, lasci un messaggio per favore 🙂
Questo è tutto per oggi. Tutte le foto sono qui. Bye-bye 🙂