Un hotel sulle rive del Colorado. Wow!

Nel mondo ci sono tante città belle e particolari, poi ci sono vulcani, valli e canyon, isole e laghi. E poi ci sono anche i fiumi, tanti fiumi e ognuno diverso dall’altro. Alcuni sono maestosi, come il Rio delle Amazzoni con relative foreste, anaconde, piranha, coccodrilli e altri pericoli sott’acqua. Poi c’è il Nilo (non l’ho mai visto di persona) che scorre in mezzo al deserto, anch’esso popolato da coccodrilli e che avrebbe da raccontare mille e più storie sul genere umano. C’è il Mississipi con i suoi racconti alla Tom Sawyer. Il Danubio e il Reno (con la bella Lorelei e le canzoni di soldati caduti in battaglia). Poi c’è il Fiume Giallo con le sue acque scure e profonde (non l’ho mai visto di persona), l’infinito Lena con i suoi Pillars. Beh, l’elenco potrebbe essere infinito, volete darmi una mano?

C’è un altro fiume, piuttosto particolare, nella zona sud-ovest degli Stati Uniti (e a nord-ovest del Messico). Si tratta del fiume Colorado. Un fiume così impressionante da chiamarci uno stato con il suo nome e che scorre lungo i paesaggi rocciosi di vari stati USA: Colorado, Utah, Nevada e California. Controllare per credere.

La maggior parte di tutto quello che ho mostrato nei miei post sulla Utah si deve al fiume Colorado, che fornisce acqua a ben cinque stati e in particolare a una città nel bel mezzo del deserto: Las Vegas. Mi chiedo come questo fiume esista ancora.

Migliaia (o milioni) di anni fa, il fiume Colorado ha prosciugato il lago-mare interno che si trovava ad ovest degli Stati Uniti. È stato il fiume Colorado a plasmare queste “grinze” meravigliose che sono i canyon e che caratterizzano questa zona del continente nordamericano. Alcune sezioni delle rocce non sono state erose, nonostante il fiume ci abbia provato, e sono ancora lì in piedi ergendosi sui canyon. Il panorama è assolutamente allucinante per la sua bellezza, difficile da descrivere a parole. Bisogna vederlo con i propri occhi per crederci, vi consiglio caldamente di visitare questa zona!

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Breve guida agli archi naturali dello Utah

Perché questo nazionale viene chiamato Parco Nazionale degli Arches (ovvero “archi”) è piuttosto ovvio. Se vi siete persi qualche puntata di questa mia mini serie sullo Utah, date un’occhiata qua.

Ebbene sì, signori e signore, se volete vedere dei grandi archi naturali scolpiti nella roccia, dovete venire qui. Ce ne sono tantissimi! Secondo Wikipedia ce ne sono più di 2.000, di ogni tipo e di ogni forma, dai più bizzarri ai più sorprendenti. Oggi siamo riusciti a vederne 9! Sono i seguenti: Surprise (sorpresa), Skull (teschio), Delicate (delicato), Tower (torre), Skyline (orrizzonte), Windows (finestre – e ovviamente sono due), Turret (torretta) e Double Arch (doppio arco).

Il più bello ed il più famoso (che sembra quasi l’immagine di fondo del desktop di un computer) è questo qui, Delicate Arch (arco delicato):

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Stanchi dei canyon dello Utah? Impossibile

I canyon dello Utah, con il loro stupefacente color rosso, sono davvero sorprendenti, un piacere per gli occhi. Almeno visti dall’esterno, che è quello che abbiamo fatto noi ieri, ma oggi daremo un’occhiata ai canyon dall’interno. Eccoci dunque in cammino verso i Fiery Furnace, una serie di canyon che fanno parte del Parco nazionale degli Arches. Questo è quello che abbiamo visto…

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Utah Saints: colonne rosso cremisi e funghi giganti

Già dal giorno prima la mia mente era in ebollizione e piuttosto inquieta. Un po’ di sollievo l’ho avuto sfogandomi un po’ con la macchina fotografica, ma alla fine ero completamente esausto, era come se il mio cervello fosse in stato di disidratazione.

La diagnosi è più o meno questa:

Ho visitato (finalmente) i canyon dello Utah!

I miei occhi sono usciti dalle orbite, le mascelle continuamente aperte per la sorpresa, la lingua fuori dalla bocca…ero praticamente impazzito dalla gioia. Le  macchine fotografiche erano in fiamme per quanto le abbiamo usate! Meno male, però, almeno loro hanno retto. Noi esseri umani eravamo fuori di testa, non riuscivamo a sopportare tanta bellezza dei canyon dello Utah.

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Massachusetts, tra neve e ricordi: la conquista del mercato statunitense.

Sono stato negli Stati Uniti un sacco di volte.

In genere solo per brevi soggiorni e presso località che offrono poche cose di interesse turistico, ma su cui c’è di solito molto da dire perché sono molto interessanti. Questa volta no! Questa volta solo affari, affari e nient’altro che affari. Dunque, cari lettori, in questo post non racconterò nulla di affascinante… solo un paio di aneddoti curiosi…

Il primo è la neve! Tanta neve!

Ora magari potreste pensare che non ha molto senso che un russo si emozioni tanto di fronte alla neve, ma vi sbagliate! È la prima volta che ne vedo COSÌ TANTA, proprio qui, negli Stati Uniti! Inconsciamente sono un po’ geloso: “Come è possibile! La neve è nostra, siamo noi l’immagine della neve nel mondo! Ridatecela indietro!” Per farla breve, era tutto molto strano e non me l’aspettavo!

Neve

Boston snow

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Coccodrilli all’ombra delle Everglades

Stare a Miami per turismo e non fare una capatina alle Everglades è come… andare a Manhattan e non visitare Broadway o Times Square, non ha senso. E in particolare, visitare le Everglades in un mezzo che non sia un airboat (idroscivolatore) neanche ha tanto senso. Andare a piedi o a nuoto è fuori questione: le Everglades sono paludi infestate di coccodrilli, per cui non è possibile attraversarle con nessun altro mezzo di trasporto. Solo con gli airboat si può navigare per questi pantani fitti di vegetazione.

Florida, Everglades National Park Continua a leggere:Coccodrilli all’ombra delle Everglades

Vulcani in Guatemala: wow!

Sembra che la Cintura di fuoco abbia lasciato il segno anche in Guatemala. Ma non è l’unico paese, ce ne sono tanti altri e sarà sempre così. J In realtà non dipende dalla placca tettonica litosferica della Cintura di Fuoco che ha portato alla presenza di tanti vulcani in Guatemala.

Ebbene sì, in Guatemala ci sono circa 30 vulcani, un numero importante per un paese non così grande. Prendendo in considerazione la cara, vecchia Wikipedia, Guatemala ha una superficie di circa 100 mila chilometri quadrati e, diviso per il numero di vulcani… oh la la! I vulcani qui hanno una forza incredibile! Niente a che vedere con le Curili naturalmente (68 vulcani in 10.500 chilometri quadrati!) ma le Curili non sono un paese intero…

Antigua è circondata da tre vulcani: Agua, Fuego e Acatenago, e potevamo vederli tutti e tre dal nostro hotel:

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Guatemala, che meraviglia di colori – III parte

Ciao a tutti. Eccomi con il nuovo capitolo sulla mia recente avventura in Guatemala. Oggi vi voglio parlare di quello che abbiamo scoperto facendo una passeggiata per Antigua Guatemala.

Una breve premessa: Antigua è stata una delle capitali del paese durante l’epoca dell’Impero spagnolo. Nel tempo è stata rasa al suolo tre volte dalla violenza di vulcani e terremoti, una vera tragedia. La prima volta nel 1541 ha dovuto soccombere alla colata di fango  (lahar) di Agua Volcano; poi nel 1717 e nel 1773 è stata scossa da terremoti. Quanta sfortuna, no? Dopo la terza volta, il governo ha deciso saggiamente di spostare la capitare in una zona più sicura, dove si trova adesso. Le rovine di Antigua sono state abbandonate e sono inabitate ormai da secoli. Tuttavia, si può vedere ancora oggi lo splendore della grandezza coloniale attraverso i resti delle tantissime chiese (una decina!)  ancora in piedi. Se solo le rovine sono incredibili, immagino quanto fosse bella questa antica città nel momento di massimo splendore!

Antigua Guatemala

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