Tutti sulla stessa barca, ma rimanendo da remoto

Ciao a tutti!

Come saprete di solito scrivo di cose divertenti come i viaggi, ma oggi credo davvero di dover toccare un argomento di lavoro. Non farlo sarebbe come… non notare l’enorme elefante (verde) nella stanza. E noi non vogliamo far finta di nulla…

Ecco cosa intendo:

L’azienda che casualmente ha il mio stesso nome ora lavora quasi completamente a distanza. Non che questo influisca negativamente su qualcosa: tutti i servizi stanno funzionando bene come al solito, stiamo ancora dando la caccia, e catturando, criminali informatici, i nostri prodotti in tutto il mondo sui computer di casa e nelle aziende stanno fornendo protezione 24 ore su 24 come sempre, e gli aggiornamenti vengono inviati con la stessa regolarità di sempre. In altre parole, è tutto come al solito, solo… con una differenza.

Ad essere onesti, non mi aspettavo che le cose sarebbero andate così a gonfie vele come è successo. Sono rimasto piacevolmente sorpreso dal fatto che gli oltre 4000 dipendenti del nostro team K di tutto il mondo siano stati in grado di passare in modo rapido e indolore dal lavoro d’ufficio a quello a casa, e di continuare a svolgere tutti i loro compiti senza alcuna perdita di produttività aumentando la produttività. Quindi, a tutti i nostri collaboratori, ma soprattutto ai nostri ragazzi di IT, Ricerca e Sviluppo e Risorse Umane, complimenti + applauso e una standing ovation!

Naturalmente, ci sono state, e ci sono ancora, alcune difficoltà qua e là, per lo più di natura psicologica: il nostro team si sta abituando poco a poco a lavorare da remoto. Non tutti sono riusciti a passare facilmente a questa insolita tipologia di lavoro. Lavorare da casa ogni giorno (se non è mai, o quasi mai, stato fatto prima) comporta una routine quotidiana totalmente nuova e una pianificazione che richiede un certo periodo di ambientamento, soprattutto se a casa ci sono bambini e/o animali domestici (in realtà, immagino che anche stare a casa da soli ogni giorno, non sia facile e che ci voglia un po’ di tempo per abituarsi). Di fronte a questa situazione, abbiamo condiviso le esperienze fatte e gli escamotage su come gestire meglio la nuova realtà sui nostri blog. Date un’occhiata: praticamente ogni giorno ci sono nuovi post interessanti, utili (e a volte anche inaspettati) da leggere.

Vi starete domandando come stia gestendo questa “nuova” situazione del lavoro a distanza.

Beh, in realtà, non è niente di nuovo per me. Negli ultimi 15 anni ho lavorato da remoto quasi quanto in ufficio, visto che circa la metà del mio anno di lavoro viene occupato dai viaggi d’affari. La novità per me è una certa stregoneria tecnica che rende il ‘telelavoro’ molto più comodo e interessante; ossia, la videoconferenza. Non me ne sono mai preoccupato prima, perché c’era sempre la possibilità di incontrare di persona clienti, partner, giornalisti, ministri, rockstar e così via. Quindi, almeno questo è un aspetto positivo, almeno per me, per uscire da questa terribile situazione di blocco. Ho iniziato a partecipare alle call settimanali in diretta online dei nostri manager senior dove aggiorniamo tutti i collaboratori di K sulla situazione in corso e rispondiamo alle loro domande. Proprio la settimana scorsa ho partecipato a due di queste call online:

Quindi sì: tutto sommato va tutto bene. Il passaggio alla nuova realtà quotidiana è completato. Ben fatto a tutti!

Auguro a tutti voi una salute di ferro, sperando che possiate continuare ad agire con saggezza, vista la straordinaria e inedita situazione attuale, e che possiate utilizzare al meglio il vostro tempo in isolamento a casa: il tempo di rispolverare quei progetti lasciati un po’ accantonati a prendere polvere e di andare avanti!

PS: Questo post fa parte della cripto-ricerca che ha luogo sui miei account di social network. Che cosa? Beh, questa è solo un’anticipazione; non dirò altro. Ok, vi dirò di più – ma solo due parole: shamir secret. Forza, allora, avanti con la ricerca!

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