aprile 3, 2019
Nuovo Transparency Center e Data Center… a Madrid!
Hola, amigos!
Verso la fine dello scorso anno abbiamo aperto il nostro primo Transparency Center e anche un Data Center a Zurigo, Svizzera, dedicati all’elaborazione dei dati dei nostri clienti in Europa. Sebbene parliamo solamente di cinque mesi fa, è chiaro che questo progetto a grande scala rispecchia perfettamente l’interesse attuale del settore della cybersecurity verso il clima geopolitico moderno.
Al momento, sia le aziende, sia le agenzie governative prestano una graaaande attenzione a un aspetto in particolare: la trasparenza assoluta. E non c’è da meravigliarsi! In un’epoca in cui un’azienda qualsiasi può essere accusata di qualsiasi cosa passi per la testa e arrivando ai livelli più importanti di ufficialità, il tutto senza alcun tipo di prova in mano (state seguendo la saga Huawei, no?), le aziende e i sistemi legislativi di tutto il mondo non hanno altra opzione se non quella di effettuare le proprie valutazioni e andare alla ricerca di fatti concreti (e di utilizzare anche qualcosa che sembra mancare ultimamente, il che è preoccupante: il buonsenso).
Per questa ragione, il nostro primo Transparency Center è arrivato al momento giusto ed è di grande utilità: viene visitato regolarmente dai nostri partner e da autorità europee. E sono davvero lieto di constatare che, grazie a questa iniziativa di apertura a livello globale, siamo diventati dei veri e propri pionieri nel settore della cybersecurity.
Seguendo la scia dei successi già ottenuti dai nostri centri di Zurigo, per continuare a soddisfare le esigenze del mercato abbiamo appena aperto un altro Transparency Center, questa volta a Madrid. Hola, amigos! E verso fine anno ne apriremo un altro in Asia.
I nuovi centri avranno le stesse funzioni di quello svizzero: accesso al codice sorgente e agli aggiornamenti. Inoltre, nella sezione showroom i nostri colleghi spagnoli avranno il compito di descrivere ai visitatori le nostre tecnologie, i nostri prodotti e i nostri servizi fin nei minimi dettagli.
Presto vedrete le foto della grande apertura, proprio qui su questo blog. Seguiteci, mi raccomando!
Il Data Center di Kaspersky Lab a Zurigo
E ora una nuova notizia a proposito di “sfatare dei miti”.
Stiamo pubblicando i risultati di una ricerca effettuata da un rispettabile esperto indipendente in diritto russo, il professor e dottor Kaj Hobé dell’Università di Uppsala, Svezia, che studia da oltre trent’anni gli aspetti più intricati del sistema legale russo. Ha iniziato quando la Russia faceva ancora parte dell’Unione Sovietica, ha vissuto per molti anni a Mosca ed è stato arbitro in oltre 400 casi di arbitrato. Insomma, un curriculum di tutto rispetto e una persona incredibile, della cui professionalità non si può dubitare.
La sua ricerca si concentra su tre leggi del diritto russo che riguardano l’elaborazione e l’immagazzinamento dei dati. Spesso alcuni “esperti” e giornalisti fanno riferimento a queste leggi quando scrivono di Kaspersky Lab ma senza considerare il contesto! Questa analisi indipendente dimostra che noi (in quanto KL) non siamo vincolati in alcun modo a queste tre leggi per una ragione molto semplice: non siamo un fornitore di servizi Internet, né una compagnia di telefonia cellulare! Aziende di questo tipo devono rispettare queste tre leggi e noi non ne facciamo parte, ecco tutto! Prendiamo, ad esempio, la Legge Yarovaya: non è un nostro grattacapo perché non ci riguarda affatto!
Per cui, cari esperti, giornalisti e blogger, per favore fondate le vostre opinioni sui fatti, sulla logica e ora anche su un’analisi indipendente e irrefutabile di un esperto, e non sulla provenienza di un’azienda o sulle false accuse sensazionaliste nate per essere al servizio dell’attuale agenda geopolitica.