DECIFRANDO I BIGLIETTI CINESI

Salve amici!

Per una qualche ragione di cui non sono del tutto consapevole, ho l’abitudine di conservare i badge dei congressi, e a volte anche i biglietti delle varie attrazioni turistiche che visito in giro per il mondo. Questa collezione mi sta sfuggendo di mano: in un angolo del mio ufficio c’è una grande scatola piena di badge e sta cominciando a straripare.

La reazione di un giornalista del New York Times che mi ha intervistato di recente, credo colga il punto: “Cos’è QUELLO?” ha chiesto perplesso, indicando la scatola stracolma :). Devo dedicarmi un po’ al feng shui, presto. Magari un giorno la smetterò, del resto le foto sono molto meglio per ricordare i bei tempi andati… ma sto divagando prima ancora di cominciare!

Dunque, partiamo dall’inizio… durante la mia recente vacanza nella Cina nascosta, ho accumulato numerosi biglietti d’ingresso a parchi nazionali, riserve naturali, luoghi d’interesse storico e altre attrazioni.

All’inizio non sembrano nulla di speciale, solo i soliti scontrini di carta o cartoncino. Ma se date un’occhiata più da vicino…

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Ecco le mie scoperte tentando di decifrare i biglietti d’ingresso cinesi:

Primo, osservate i numeri su di essi…

Decisamente un sacco di cifre su molti dei biglietti, a volte delle serie di numeri. Cosa sono? Qui ci voleva Sherlock Holmes!

发票代码

发票号码

– Questo significa “codice di fattura”, probabilmente qualcosa come un Numero d’Identificazione del datore di lavoro o l’ IVA. Qui non è strano incontrare numeri tanto lunghi.

Ma questo:

票号

– Che significa “numero del biglietto”.

Oh caspita!

Woooooooooow! 17,733,064 & 17,733065! Io e uno dei miei compagni di viaggio siamo i visitatori numero 17,733,064 e 27,733,065 al Monte Emei! Ma solo in questa serie di biglietti, chi lo sa ogni quanto ricomincino da zero, forse quando non c’è più spazio? Ah no, questi zeri forniscono la risposta. Aggiungendo tre zeri sarebbe un miliardo, altri tre, mille miliardi, un altro zero, un milione di miliardi! Quindi ricominciano dopo nove milioni di miliardi di turisti. Mi chiedo quante volte abbiano raggiunto i nove milioni di miliardi…

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Secondo, quasi ogni biglietto riporta sul retro una piantina dell’area. Molto utile, se sapete leggere il cinese.

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E anche se non lo sapete leggere, girando per qualche giorno tra le attrazioni turistiche, comincerete a riconoscere i segni più comuni, per esempio:

入口 – Entrata;

出口 – Uscita;

男 – Uomo;

女 – Donna.

Gli ultimi due tornano utili al momento di scegliere verso quale toilette dirigersi. A volte vi salva una traduzione inglese o… come si chiamano? Sì, gli omini maschio e femmina.

Terzo, alcuni biglietti in realtà fungono anche da cartoline! Geniale! Non c’è bisogno di comprarne altre, basta usare i vostri biglietti! Probabilmente lo fanno in molti, a giudicare dall’enorme quantità di buche delle lettere sparse ovunque. Le poste cinesi di sicuro traggono profitto dal turismo, meglio ancora con l’aiuto di questo sistema semplice e intelligente :).

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E questo è tutto. La mia vacanza nella Cina nascosta finisce qui. Ho visto tante cose, ma ce ne sono tante altre ancora che mi sono perso, è sicuro: questa è la Cina! Beh, dovremo aspettare la prossima volta. Per adesso, si torna al lavoro.

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