Camioncino del kebab, in stile Montecarlo

Cosa pensate che vendano dal finestrino di questo camioncino? Hot dog? Gelato? Kebab?

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Qualcuno di voi riconosce questo marchio?

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Oh sì. Quella roulotte lucida vende Veuve Clicquot– il brand di champagne di lusso! Fast food drink – alla monegasca!

No, davvero! Champagne – alla spina!

Non molto tempo fa ci trovavamo in città e a causa del clima, terribile, (pioggia torrenziale giorno e notte) è rimasto chiuso per un po’. Ma poi, il terzo giorno siamo passati lì davanti e abbiamo visto cosa “facesse” il camioncino:

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Che idea geniale! Passeggi, ti fermi al volo per un flûte della magica bevanda rinvigorente con le bollicine e prosegui per la tua strada, totalmente rinfrescato e ristorato! O si tratta invece di un’idea pericolosa? Come il frigo pieno di cioccolata dei bambini e di altri snack che fanno male alla salute? Può essere. Il confine è sottile. Bel colpo! Questi camioncini dello champagne ce li hanno soltanto nella stravagante Montecarlo.

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A proposito di quella pioggia a cui ho accennato. È stato più uno tsunami che semplice pioggia. Montecarlo, Nizza, Cannes e le zone limitrofe sono state colpite da alluvioni incredibili di portata catastrofica, che purtroppo, sono anche costate delle vite. Penso che non dimenticherò mai la notte in cui la tempesta si è scatenata con la massima violenza: sembrava che qualcuno stesse buttando giù la porta della camera dell’hotel, mentre qualcun altro bussava selvaggiamente alla finestra con qualsiasi oggetto pesante gli capitasse a tiro.

Mi trovavo in città per Les Assises, l’annuale fiera-congresso sulla sicurezza informatica più importante di Francia. Migliaia d’invitati, dozzine di aziende, un sacco di interventi, tantissimi dibattiti…e alcuni pranzi e feste piacevoli . Quest’anno per la quindicesima volta.

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Due parole sull’evento, scritte da V.L.:

—8<—

La fiera è organizzata come uno speed-date (per quel che ne so, ovviamente :)). Dai un’occhiata alla lista dei partecipanti, inviti questa, quella o quell’altra persona a una chiacchierata su un argomento specifico, e loro possono accettare o rifiutare il tuo invito. Molto efficace! Invece di lunghe presentazioni, riunioni brevi e sbrigative per arrivare dritti al punto: il punto in cui si capisce se un’ulteriore collaborazione possa essere vantaggiosa o no.

Un approccio americano, piuttosto che francese, ma funziona. E servirsi di questo approccio in quella che, senza alcun dubbio, è la principale fiera sulla sicurezza informatica d’Oltralpe… wow, eccome se è utile!

È stato insolito per me partecipare a un evento di questo tipo in cui a malapena era presente qualcuno dei nostri partner. L’interazione era tutta fornitore-cliente. Ho avuto un bel daffare tentando di ipotizzare quale grande azienda francese non fosse lì. Ho preso parte a incontri di lavoro con gente di [lunga lista di aziende che tutti conoscono]. E non si trattava neanche di stupidaggini su fatturato e marketing, ma di conversazioni dirette e oggettive su problematiche specifiche a cui la nostra tecnologia può dare una mano.

Argomenti trattati: la certificazione nazionale francese dei prodotti di sicurezza e servizi secondo il sistema ANSSI, gli attacchi mirati (sia la protezione, sia la ricerca), la centralizzazione dell’acquisto globale e l’incremento della consapevolezza sulla sicurezza informatica. Forse il tema più caldo è stato il SOCs (Security Operations Centers, al riguardo abbiamo tanto da offrire) utile ed esclusivo: feed di dati, formazione ai team SOC, assistenza nella ricerca di incidenti, e molto altro.

Sembra che anche importanti specialisti del settore comprendano che, senza un tocco di humor, non si risolvono problemi di natura informatica. Cito: “Se non si divertono, i dipendenti non pensano a password complesse!” Meglio così, dal momento che abbiamo parecchio da mostrare al riguardo: prodotti speciali di simulazione per sviluppare l’impiego di norme di sicurezza informatica da parte del dipendente, i KIPS e i giochi di CyberSafety.

—>8—

Non ho nient’altro da aggiungere. Riassunto in maniera perfetta, caro V.L.

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