ottobre 24, 2015
Camioncino del kebab, in stile Montecarlo
Cosa pensate che vendano dal finestrino di questo camioncino? Hot dog? Gelato? Kebab?
Qualcuno di voi riconosce questo marchio?
Oh sì. Quella roulotte lucida vende Veuve Clicquot– il brand di champagne di lusso! Fast food drink – alla monegasca!
No, davvero! Champagne – alla spina!
Non molto tempo fa ci trovavamo in città e a causa del clima, terribile, (pioggia torrenziale giorno e notte) è rimasto chiuso per un po’. Ma poi, il terzo giorno siamo passati lì davanti e abbiamo visto cosa “facesse” il camioncino:
Che idea geniale! Passeggi, ti fermi al volo per un flûte della magica bevanda rinvigorente con le bollicine e prosegui per la tua strada, totalmente rinfrescato e ristorato! O si tratta invece di un’idea pericolosa? Come il frigo pieno di cioccolata dei bambini e di altri snack che fanno male alla salute? Può essere. Il confine è sottile. Bel colpo! Questi camioncini dello champagne ce li hanno soltanto nella stravagante Montecarlo.
A proposito di quella pioggia a cui ho accennato. È stato più uno tsunami che semplice pioggia. Montecarlo, Nizza, Cannes e le zone limitrofe sono state colpite da alluvioni incredibili di portata catastrofica, che purtroppo, sono anche costate delle vite. Penso che non dimenticherò mai la notte in cui la tempesta si è scatenata con la massima violenza: sembrava che qualcuno stesse buttando giù la porta della camera dell’hotel, mentre qualcun altro bussava selvaggiamente alla finestra con qualsiasi oggetto pesante gli capitasse a tiro.
Mi trovavo in città per Les Assises, l’annuale fiera-congresso sulla sicurezza informatica più importante di Francia. Migliaia d’invitati, dozzine di aziende, un sacco di interventi, tantissimi dibattiti…e alcuni pranzi e feste piacevoli . Quest’anno per la quindicesima volta.
Due parole sull’evento, scritte da V.L.:
—8<—
La fiera è organizzata come uno speed-date (per quel che ne so, ovviamente :)). Dai un’occhiata alla lista dei partecipanti, inviti questa, quella o quell’altra persona a una chiacchierata su un argomento specifico, e loro possono accettare o rifiutare il tuo invito. Molto efficace! Invece di lunghe presentazioni, riunioni brevi e sbrigative per arrivare dritti al punto: il punto in cui si capisce se un’ulteriore collaborazione possa essere vantaggiosa o no.
Un approccio americano, piuttosto che francese, ma funziona. E servirsi di questo approccio in quella che, senza alcun dubbio, è la principale fiera sulla sicurezza informatica d’Oltralpe… wow, eccome se è utile!
È stato insolito per me partecipare a un evento di questo tipo in cui a malapena era presente qualcuno dei nostri partner. L’interazione era tutta fornitore-cliente. Ho avuto un bel daffare tentando di ipotizzare quale grande azienda francese non fosse lì. Ho preso parte a incontri di lavoro con gente di [lunga lista di aziende che tutti conoscono]. E non si trattava neanche di stupidaggini su fatturato e marketing, ma di conversazioni dirette e oggettive su problematiche specifiche a cui la nostra tecnologia può dare una mano.
Argomenti trattati: la certificazione nazionale francese dei prodotti di sicurezza e servizi secondo il sistema ANSSI, gli attacchi mirati (sia la protezione, sia la ricerca), la centralizzazione dell’acquisto globale e l’incremento della consapevolezza sulla sicurezza informatica. Forse il tema più caldo è stato il SOCs (Security Operations Centers, al riguardo abbiamo tanto da offrire) utile ed esclusivo: feed di dati, formazione ai team SOC, assistenza nella ricerca di incidenti, e molto altro.
Sembra che anche importanti specialisti del settore comprendano che, senza un tocco di humor, non si risolvono problemi di natura informatica. Cito: “Se non si divertono, i dipendenti non pensano a password complesse!” Meglio così, dal momento che abbiamo parecchio da mostrare al riguardo: prodotti speciali di simulazione per sviluppare l’impiego di norme di sicurezza informatica da parte del dipendente, i KIPS e i giochi di CyberSafety.
—>8—
Non ho nient’altro da aggiungere. Riassunto in maniera perfetta, caro V.L.