marzo 8, 2013
Nuova Zelanda 2013: le prime due giornate di viaggio
Ciao a tutti!
Vi presento oggi il piatto principale del mio viaggio in Nuova Zelanda (in realtà è il primo di un menù di cinque portate, con dessert incluso 🙂 che ovviamente viene dopo gli antipasti (per chi non selo ricordasse, date un’occhiata a questo post!)
Giorno 0: l’arrivo.
La Nuova Zelanda è lontana rispetto a qualsiasi parte del pianeta. Beh, eccetto l’Australia ovviamente. Perciò se avete in programma di venire a visitarla, preparatevi: il viaggio, volando dall’Europa, dura circa un giorno e mezzo. Da Mosca a Auckland sono 20 ore di volo e dall’Europa occidentale dovete aggiungere altre tre ore. Dagli Stati Uniti (San Francisco) e dal Cile (Santiago) sono 12 ore buone buone – volando verso ovest. Dall’Europa (Russia europea) è possibile volare via Tokyo, Seul, Shanghai, Hong Kong, Guangzhou, Bangkok, Kuala Lumpur e Singapore. Se non vi importa fare due scali, è possibile viaggiare via Oz. Per farla breve, andare in Nuova Zelanda (e in Australia) non è facilissimo, ma ci sono varie possibilità di viaggio. Io sono stato molto fortunato e ci sono potuto andare varie volte. Per esempio:
- Nel 2012: Australia-Europe – date un’occhiata a questo post e a quest’altro;
- Nel 2012: USA-Australia;
- E ancora, USA-Australia (date un’occhiata alle foto, il testo è solo in russo).
E così, anche se il volo è lungo, cerca di vincere la paura. Compra il tuo biglietto e non ti preoccupare – ci sono tanti modi per occupare il tempo in volo. La migliore opzione è: dormire. E’ davvero semplice. Fai come me.
Ciò ti aiuterà a sopportare il problema successivo: il jetlag.
Un duro jatlag.
Il jatlag si fa sentire: 9 ore di differenza con Mosca, 12 ore con l’Europa occidentale e poi bisogna considerare il tempo che si perde nel viaggio stesso (gli scali, la preparazione…). Aspettatevi dunque un atterraggio duro e la sensazione di essere ‘sotto-sopra’ – specialmente per coloro che non hanno potuto (o voluto) seguire il mio consiglio (ve lo avevo detto di dormire!).
Ahimè, il volo dall’Europa alla Nuova Zelanda dura due notti. Inoltre le principali compagnie aeree si organizzano in modo tale che la prima notte la passi nel primo volo e la seconda in cammino verso la Nuova Zelanda.
Una volta arrivati a destinazione (in questo caso, la Nuova Zelanda) cosa è mgelio fare? Beh, può sembrare assurdo, ma la cosa migliore da fare è non dormire, anche se ne avrete voglia, non ne dubitate! Se non lo fate il vostro organismo ci impiegherà più tempo a abituarsi all’ora locale. La cosa migliore montare in macchina e guidare alla scoperta del paese…
Se volate su Auckland, allora quello che dovete fare è andare in spiaggia (vi consiglio la spiaggia di Piha) e fare una bella nuotata. Ma non vi aspettate che l’acqua dell’oceano sia calda – è in realtà piuttosto freddina! Proprio quello che vi serve per rinvigorirvi. Dopo il bagno, tornare a Auckland e fatevi un giro per la città, un ‘walkabout’ alla Red Hot…
Bandiera Rossa 🙂
Bandiera bianca o…. azzurra – Bullet the blue sky
Una volta tornati a Auckaland, vi consiglio di salire sulla famosa Sky Tower, la torre più alta dell’emisfero settentrionale. La vista dal livello due è la migliore (220 metri di altezza). Se avete tempo, ci sono altre due cose da fare: osservare i turisti coraggiosi cha fanno SkyWalk (un giro attorno alla torre, sul suo bordo, legati con una corda, ovviamente) o SkyJump (bugee jumping – 192 metri di altezza). Oppure potete provare voi stessi (io personalmente preferisco guardare da una distanza di sicurezza).
In seguito, vi consiglio un giro per il centro della città, passando per Albert Park fino al meraviglioso quartiere periferico di Devonport. E se avete ancora un po’ di energie, potete fare un salto veloce alla penisola di Coromandel. Vi raccomando inoltre un paio di ristoranti cinesi e giapponesi. Dato che sapevamo che avremmo viaggiato molto, abbiamo deciso di fare scorta qui a Auckland (è una scusa, siamo dei ghiottoni 🙂
Un esempio di come il tempo cambia velocemente in Nuova Zelanda…
… alcuni minuti dopo
Giorno 1: treni e automobili.
È possibile viaggiare in vari modi attraverso la Nuova Zelanda: le infrastrutture e i trasporti sono molto sviluppati, come ci si può aspettare. Puoi camminare a piedi e fare escursioni, andare in barca lungo i fiordi (ahimè, il tempo non ci ha permesso di farlo), andare in bicicletta o in moto, fare l’autostop, affittare auto, volare con elicotteri… Inoltre c’è anche un simpatico treno turistico con carrozze scoperte.
Comunque, se “conquistare la Nuova Zelanda nel minor tempo possibile” è il vostro obiettivo (come è stato nel nostro caso), affittare un’auto è l’opzione migliore. Ma preparatevi… dovrete trascorrere molte miglia in auto per visitare tutto l’isola. Sembra che le bellezze naturali di questo paese abbiano un talento speciale nel nascere in punti molto distanti tra loro. Tuttavia, il lato positivo è che percorrere ampie distanze ti permetterà di scoprire tutte le meraviglie del paese: un viaggio indimenticabile.
Le strade sono in genere a due corsie, come si può vedere nella foto sopra, raramente si vedono strade con corsia di sorpasso; solo nelle grandi città puoi incontrare strade con doppia carreggiata separata (due corsie che vanno nella stessa direzione). Dopotutto, una volta che esci dal centro urbano, lungo le strade non c’è anima viva. Inoltre, la vista che offrono è meravigliosa… così meravigliosa che hai l’impressione che il paesaggio circostante sia finto, dipinto a mano, ‘photoshoppato’ (sopratttto nella zona nord). È tutto così bello, incontaminato, luminoso e colorato. Ti fa venire voglia di fermarti continuamente a osservare il panorama e a scattare foto. Ed è proprio quello che abbiamo fatto.
Highway to hell… Ah no, to ‘heaven’!
Ancora blue sky
Lo vedete anche voi?
Praticamente tutta la natura circostante (se non si tratta di boschi, è un lago, il mare o una collina) è attraversata da steccati ordinati e puliti che recintano – o lasciano passare – mucche e pecore. Si possono anche osservare caprioli e altri animali, tra cui molti pavoni. Anche gli animali sono colorati, ordinati e puliti – conformandosi con la bellezza della natura circostante. E’ come se prima di lasciare la fattoria, si fossero fatti tutti la doccia 🙂
Bee, bee… tante pecore bianche
Come nella copertina di Atom heart mothers
Coccodé-coccodé
Ma fatemelo dire di nuovo: se volete visitare tutto (o quasi tutto) il paese, preparatevi a fare un sacco di ore di viaggio. In 17 giorni abbiamo percorso circa 3700 miglia (6000 chilometri), includendo i giorni di escursione. Ne viene fuori una media di circa 200/300 miglia (300/500 chilometri) al giorno. Quindi, siete stati avvisati. Non è un viaggio adatto a chi soffre di mal di macchina. Anche se – va detto – qui le strade sono diverse: è davvero un piacere guidare qui. Ecco ‘la crème de la crème’ del nostro viaggio su strada:
Parte nord dell’isola:
- Strada statale 26, attorno alla penisola di Coromandel. Lungo il cammino, puoi fare una pausa e riscaldati nelle calde sorgenti che si trovano in questa zona, nella costa est della penisola (Hot Water Beach).
Parte sud dell’Isola:
- Strada Statale 6, lungo la costa ovest. Non siamo riusciti a percorrere l’intera distanza perché dopo alcune forti piogge ci sono state delle frane e la strada è stata chiusa.
- Strada Statale 73, attraverso i parchi nazionali, dalla costa ovest verso Christchurch, includendo viste mozzafiato circostanti.
- Strada Statale 1, sulla costa est, passato il distretto di Kaikoura. Queste strade fanno parte del Alpine Pacific Triangle. Posso confirmarvi che questo itinerario è degno di nota.
- Poi, la Strada Statale 94, da Te Anau a Milford Sound (fiordi del sud-est). Altre informazioni su queste bellezze qui sotto…
E ora alcuni consigli pratici per coloro che sono tentati dal viaggio a quattro ruote lunga la Nuova Zelanda:
- La maggior parte delle stazioni di benzina (fuori città) chiudono alle 18.00, alle 19.00 o alle 20.00, e molte sono chiuse durante il w-end! Se siete fortunati ne troverete qualcuna aperta 24 su 24, ma potrere pagare solo con la carta di credito perché non ci sarà nessuno a servirvi. Alcune delle stazioni di rifornimento self-service rifiutano le carte di credito che non sono neozelandesi! Quindi cercate di non rimanere a secco a fine giornata o fate rifornimento negli orari stabiliti.
- I prezzi del carburante sono calcolati in centesimi neozelandesi. Perciò un litro non costa più di 200 dollari neozelandesi.
- Ci sono molti controlli di polizia in Nuova Zelanda. Si accostano ai bordi delle strade o guidano non identificate (perciò fate attenzione – ve lo spiego nel punto successivo);
- È severamente punito superare i limiti di velocità, anche di soli 5 chilometri. La polizia è sempre a caccia di auto parcheggiate male. I parcheggi lo indicano: 5”, 30”, 60” o 120”- sono sempre indicati i minuti di stazionamento gratuito consentito. Perciò meglio annotarsi il tempo di stazionamento prima della passeggiata;
Un altro paio di consigli:
- Se hai in programma di visitare l’intero paese, fai attenzione perché non avrai il tempo per lavarti i vestiti. Tuttavia, non è necessario fare uno stock di t-shirt, le puoi acquistare nei numerosi negozi turistici che incontrerai lungo il viaggio. E per quanto riguarda gli altri tipi di negozi, probabilmente non avrai il tempo di visitarli tutti dato che chiudono prestissimo;
- Il clima è abbastanza buono. Perciò è meglio mettere in borsa indumenti leggeri: pantaloncini, t-shirt e sandali. Ma tenete sempre a portata di mano una giacca a vento impermeabile;
- In genere, in Nuova Zelanda, non ci sono zanzare e altri succhia-sangue volanti. Tuttavia può capitare che pizzichi un insetto. Perciò è consigliabile portare con sé un repellente anti-insetti;
- Per fortuna, non ci sono grandi predatori che circolano nei boschi della Nuova Zelanda (oltre agli umani), includendo gli orsi – ma non come in Kamchatka. Ma assomiglia alla penisola del Kamchatka in quanto a serpenti. E giudicando dai cartelli stradali, non solo alle mucche piace attraversare la strada in Nuova Zelanda, ma anche ai kiwi e ai pinguini 🙂 .
Tutto questo mi ricorda il fenomeno dei ‘kiwi impazziti’… ma questo è un argomento che da solo meriterebbe un paio di paragrafi e quindi ne parleremo un’altra volta.
Giorno 2: allenamento sottoterra.
La parte nord dell’isola della Nuova Zelanda – bisogna dirlo – non offre gran ché in quanto a natura.
La parte più interessante si trova sottoterra: perciò ‘going underground’. Per noi, scendere sottoterra è stato un buon esercizio. Anzi, ‘allenamento’ è il termino appropriato: un buon allenamento per il resto del nostro viaggio. Ci attendono infatti alcune tappe ‘hardcore’, diventeremo ‘eroi del turismo’ (“viaggiando fino a che non cado”, come ha detto D.B dopo le prime 800 miglia. Tutto questo, comparato con la prima tappa, è un gioco da ragazzi. Perciò…
Sotterraneo N.1: le caverne naturali.
Fonte: murdocke23, Flickr]
Noi siamo stati in tre (Glowworm, Aranui e Ruakuri) delle caverne Waitomo. La visita a ogni caverna ha un tempo determinato, un numero massimo di turisti giornalieri e un numero massimo di partecipanti ad ogni visita guidata. Se sei un appassionato di caverne e vuoi esplorarle tutte e tre, ti consiglio caldamente di prenotare on-line con anticipo. Altrimenti ti troverai nella situazione in cui ci siamo trovati noi: per Aranui e Ruakuri non c’era posto e abbiamo potuto visitare solo Glowworm (si realizzavano visite ogni ora). Ma una cosa è certa: siamo stati davvero contenti di verlo fatto!
Glowworm, come il nome suggerisce, è unica nel suo genere: è piena di lucciole. Uno spettacolo incredibile! I visitatori entrano nella caverna attraverso una nave. Il soffitto è ricoperto da una abbagliante ‘costellazione’ composta da migliaia e migliaia di larve luminose. Uno spettacolo da non perdere! Mi scuso se non vi offro nessuna immagine, ma non abbiamo potuto fare foto.
Infatti, era severamente vietato scattare foto con il flash – questo avrebbe disturbato gli insetti luminosi – mi sembra giusto. E così abbiamo potuto solo ammirarlo con i nostri occhi: enjoy the silence!
Ma per darvi un’idea, ecco un documentario su Glowworm realizzato dal leggendario David Attenborough di BBC:
Sotterraneo N.2: la terra degli Hobbit.
Hobbiville (in inglese, Hobbiton), la città della Terra di Mezzo dello scrittore J.R. R.Tolkien, è ora famosa in tutto il mondo dopo essere stata usata come set per una serie di film sugli hobbit, elfi, orchi e quant’altro. Ma esiste davvero e si trova vicino alla città di Matamata, a circa 100 miglia dalle caverne di Waitomo.
La prima tappa è ovviamente la Teveran di Hobbiville! Qui servono una grande varietà di bevante ‘allo stile hobbit’, incluso alcune alcoliche.
Dopodiché abbiamo preso parte a una visita guidata. Siamo entrati nelle varie costruzioni e abbiamo curiosato dappertutto (o per lo meno ci abbiamo provato, ahimé alcuni erano finti e non ci si poteva entrare – come i villaggi Potëmkin) mentre, nello stesso tempo, ci venivano raccontate molte curiosità sul film.
Sfortunatamente, incontrare gli hobbit non faceva parte della visita.
Perfetto per una regina (in particolare, per Caterina la Grande🙂
Le tane degli hobbit:
Veloci, seppelliamo il cadavere qui…
// Importante: se avete intenzione di visitare entrambi i sotterranei in un giorno solo, dovrete fare molta attenzione agli orari. L’ultima visita guidata al villaggio hobbit è alle 17.30. Per fortuna, siamo riusciti a convincere i responsabili a fare una eccezione e a darci un paio di ore extra (“come sapete, venivamo da un viaggio mooooooolto lungo!”) E su queste parole, si conclude il racconto dei primi tre giorni di viaggio in Nuova Zelanda.
Il resto delle foto della prima parte del viaggio neozelandese le trovate nella mia pagina Flickr.
Prossimamente, altre avventure…