giugno 11, 2015
Conferenza d’inverno… a giugno
I coccodrilli sono energici e aggressivi. I cugini alligatori, che si trovano anche da queste parti, sono in genere più calmi e docili.
Nell’emisfero sud (compresa Australia, naturalmente, dove sono stato la settimana scorsa), il Primo giugno corrisponde al primo giorno d’inverno. Da queste parti è difficile trovare neve, laghi ghiacciati e temperature a -40 gradi, ma di notte rinfresca. La temperatura notturna media in questo periodo dell’anno nella zona nord-ovest dell’Australia è di 15 gradi centigradi, ma parliamo di media, in alcune zone ci sono anche gelate notturne. In Australia! In ogni caso, nella città di Broome (Kimberley) si può dire a malapena che ci troviamo in inverno:
Cosa si fa allora col freddo? Prendere forse gli sci e lo slittino? Ho un’idea migliore: dar da mangiare ai coccodrilli!
Eccoli qui, in tutto il loro splendore:
I coccodrilli sono energici e aggressivi. I cugini alligatori, che si trovano anche da queste parti, sono in genere più calmi e docili.
Ci sono anche altri animali interessanti qui, come casuari, emù, pappagalli e altri. I coccodrilli, però, sono sicuramente l’attrazione principale. Ah, ringrazio i miei compagni di viaggio per queste foto:
Ci troviamo al Malcolm Douglas Crocodile Park. Vi consiglio la visita se siete in zona per una qualsiasi ragione.
Poco dopo il nostro festival dei coccodrilli, siamo dovuti tornare in aeroporto.
Non so quante volte ho viaggiato passando per l’Australia. In ogni caso, ho sempre fatto scalo di notte, non il momento ideale per visitare le bellezze di questo paese. J
Stavolta, invece, sono capitato di giorno. Altro bonus: abbiamo praticamente attraversato il paese intero, da ovest a est, da Broome alla Gold Coast. Ragazzi, che vista! L’Australia è incredibile, un infinito deserto rosso, senza confini, enorme, sembra un paesaggio di Marte.
Se guardiamo il mappamondo, si potrebbe pensare che l’Australia sia un paese relativamente piccolo, esiliato in un angolo della cartina geografica. Invece è enorme: ha le dimensioni dell’Europa dalla costa atlantica della Francia fino ai Monti Urali, circa 4 mila chilometri da un lato all’altro e 3 mila da nord a sud. Per attraversare il paese ci voglio circa 4 ore e mezza di volo.
Per tutta la durata, non abbiamo visto altro che deserto. A interrompere la monotonia c’erano solo alcune strane lunghe strisce che attraversavano il paesaggio desolato. I piloti ci hanno spiegato che erano dovute al vento, che soffia sempre molto forte e principalmente in un’unica direzione. Ed è così che si formano queste lunghe scanalature al posto delle classiche dune del Medio Oriente alla Lawrence d’Arabia. Una cosa che non sapevo…
Tuttavia, la mia mente inquieta non era soddisfatta completamente di questa spiegazione: anche se il vento soffia soprattutto in una sola direzione, non ci dovrebbe essere almeno qualche ondina, tipo quelle che vediamo in spiaggia? Qualche genietto che legge il mio blog potrebbe darmi una spiegazione a questo strano fenomeno? Sono curioso.
Volavamo a grande velocità e a una buona altitudine, 1000 km/h, a 12 km di altezza.
Alice Springs congelata
Ho osservato dall’alto questa famosa città, anche se da molto lontano. Famosa per essere nel bel mezzo dell’Australia circondata soltanto da chilometri e chilometri di deserto, davvero, non c’è nulla attorno: la costa più vicina si trova a 1.200 chilometri e la città più prossima a 1.500 chilometri!
Finalmente siamo arrivati a destinazione, che non ha bisogno di presentazioni, il nome è piuttosto eloquente: “Il Paradiso dei surfisti“. Sono stato qui ben 5 volte e tutte le volte entusiasmo ed euforia a mille. È un vero e proprio paradiso.
Ci trovavamo in paradiso città per la conferenza annuale AusCERT. Di solito si svolge a maggio, invece quest’anno a giugno, all’inizio dell’inverno. Il tempo qui in autunno (maggio) è sopportabile se si ha la possibilità di rilassarsi in spiaggia e di fare il bagno. A giugno, solo un mese più tardi, inizia davvero a fare freschetto. E per davvero, non come a Kimberley. Fare il bagno è un po’ proibitivo. La cosa curiosa è che l’acqua dell’oceano non è così fredda e, anche se le spiagge sono deserte, il mare è pieno zeppo di surfisti. D’altronde è quello che ci si aspetta nel Paradiso dei surfisti.
AusCERT non è una conferenza molto grande ma è l’evento n1 in Australia e Nuova Zelanda sull’Information Security. I nostri affari vanno piuttosto bene da quelle parti (per questo dobbiamo ringraziare i nostri amici in zona), per questo è molto importante trovarci qui e far sentire la nostra presenza. Il lungo viaggio è stato altamente ripagato dalla grande presenza di pubblico. 🙂
Ecco cosa ci piace vedere: facce sorridenti e divertite.
Brian Krebs che firma il suo ultimo libro, stavolta parla di spam:
Un’ottima esperienza nel complesso. Volete sapere maggiori dettagli sulla conferenza e le varie presentazioni? Cercate su Twitter la tag #AusCERT2015.
Anche stavolta abbiamo alloggiato presso uno dei miei hotel preferiti in assoluto, il Q1. Eravamo al 66esimo piano. Ecco la vista che potevamo ammirare:
E non dimentichiamoci delle moto d’acqua…
Velocità sfrenate, labirinti di mangrovie, saltare sulle onde dell’oceano… era quello che mi aspettavo di trovare…
Purtroppo a mettere i bastoni tra le ruote al divertimento c’era la questione “salute e sicurezza”. Prima il limite era di 100 km/h, ora è stato ridotto a 75 km/h, il che fa una grande differenza. Ora sembra di stare seduti su uno sgabello, prima era come cavalcare un drago! Non ci si può immergere più nell’oceano, né cavalcare le onde! E anche i labirinti di mangrovie, per me non hanno fatto bene a eliminare quelli più vicini (considerati “pericolosi”). Insomma, mega delusione. Tutto cambia, a volte non per il meglio.
Per fortuna il mio compagno di viaggio A. Sh si è divertito molto! 🙂
E con questa nota più leggera, per oggi è tutto. La prossima volta prometto di essere più positivo, di raccontarvi molte più cose e di mostrarvi molte più foto. È una promessa!
Trovate il resto delle foto sulla mia pagina di Flickr.