giugno 29, 2020
Cybersicurezza: i nostri inizi – Quinta parte: 1996 (l’anno della svolta)
In questo post continueremo a parlare di come la nostra azienda sia passata da umili origini a ciò che siamo oggi. E questa serie sui nostri inizi nel mondo della cybersicurezza la dobbiamo… al lockdown! Se non fosse stato per questa situazione, non avrei mai trovato il tempo per vagare nei miei ricordi come sto facendo ultimamente…
Nel caso ve le foste perse, ecco le puntate precedenti:
Prima parte
Seconda parte
Terza parte
Quarta parte
E arriviamo alla quinta parte: il 1996. Davvero un anno cruciale, che ha fatto da spartiacque…
Innanzitutto, alla KAMI, dove lavoravo ancora, i proprietari decisero di prendere strade diverse. Come risultato, KAMI fu suddivisa in diverse aziende indipendenti. E l’anno seguente, il 1997, anche noi prendemmo una strada diversa.
In secondo luogo, firmammo un contratto OEM (Original Equipment Manufacturer) con la società tedesca G-Data per la fornitura del nostro motore antivirus. Quel contratto durò per ben 12 anni, fino al 2008, quando diventammo leader del mercato tedesco. Andò proprio così. La nostra abilità tecnica originale era inarrestabile! Ma cosa dovevamo fare? In ogni caso, era stata G-Data ad avvicinarsi a noi (all’epoca non eravamo in grado di cercare attivamente partner tecnologici), offrendo la collaborazione a Remizov, boss di KAMI, che culminò con la firma del contratto al CeBIT, come descritto nella parte 4. E fu così che il nostro business delle licenze tecnologiche decollò.
Dopo i tedeschi (nel 1995) arrivarono i finlandesi, F-Secure (nel 1996), allora conosciuti come Data Fellows. Lasciate che vi racconti come iniziò la nostra collaborazione con loro.
Nell’agosto 1995 arrivò sulla scena il primo macro virus in assoluto, che infettava i documenti di Microsoft Word. Si scoprì che scrivere virus macro era un’operazione molto diretta, e che si stavano diffondendo a ritmi allarmanti tra un gran numero di utenti ignari. Questo fenomeno attirò l’attenzione di altri creatori di virus, e molto rapidamente i macro virus diventarono il più grande grattacapo per il settore. Il loro rilevamento era tutt’altro che facile, poiché il formato di un documento Word è il più complesso (chi lo avrebbe mai detto?). Così per diversi mesi le aziende antivirus giocarono a fare gli sciamani con vari metodi, fino a quando, all’inizio del 1996, McAfee (la compagnia) annunciò il metodo di smantellamento “corretto” per il formato dei documenti Word. Quella notizia fu ripresa dal nostro collega Andrey Krukov (che era entrato a far parte del nostro collettivo nel 1995), ed egli saltò fuori con una soluzione tecnica elegantissima ed efficace. Iniziai a far spargere la voce, e ben presto varie aziende iniziarono a contattarci con offerte per l’acquisto della nostra tecnologia. Dopo aver raccolto diverse offerte di questo tipo, organizzammo un incontro con tutti loro, in occasione della successiva Virus Bulletin Conference a Brighton, nel Regno Unito, dove Andrey ed io ci dirigemmo nell’autunno del 1996.
A Brighton, le cose non andarono secondo i piani: nessuno di quegli incontri portò a qualcosa di concreto! Tuttavia…
In quel contesto, facemmo una chiacchierata molto interessante con Command Software, ricordo in una suite presidenziale molto elegante di un hotel che avevano prenotato per le riunioni. Questa compagnia aveva da tempo in licenza il motore AV della società F-Prot. Ma già da diversi anni gli sviluppatori di F-Prot non erano riusciti a trovare un nuovo motore, e i loro partner erano molto insoddisfatti e cercavano delle alternative (un po’ come Apple non è soddisfatta di Intel ma sto divagando).
I bravi ragazzi della Command Software invitarono me e Andrey negli Stati Uniti perché iniziassimo a lavorare per loro, ricordo con ogni sorta di allettanti lusinghe, come case, auto e stipendi alti! Rifiutammo, dicendo che ci avremmo pensato, ma che non avevamo intenzione di lasciare Mosca a breve. E questo fu quanto. Naturalmente, l’offerta negli Stati Uniti era molto lusinghiera, così mentre uscivamo dalla camera d’albergo e passeggiavamo nella hall sorridevamo come pazzi! Ed fu in quella hall che i ragazzi di Data Fellows notarono i nostri sorrisi. Ci fermammo per una chiacchierata. E per farla breve, due mesi dopo Natalya Kaspersky viaggiò verso nord, direzione Helsinki, per discutere i termini e le condizioni della collaborazione e firmammo presto un contratto. Bene, bene. Che colpo!
Il contratto con i Data Fellows era… pura schiavitù tecnologica! Ci negarono, tra l’altro, il diritto di sviluppare soluzioni Internet e sistemi di gestione per soluzioni aziendali, e per di più il contratto era esclusivo, il che significava che non avevamo il diritto di concedere in licenza il nostro motore a nessuno eccetto Data Fellows (e G-Data, a causa del contratto in corso). Aspettate, c’è di più. I finlandesi avevano tutti i diritti sulle nostre tecnologie e sul codice sorgente! Insomma, il contratto era opprimente. Tuttavia, non avevamo altra scelta. Perché senza i soldi che ci avremmo guadagnato non saremmo sopravvissuti. Così lo firmammo e Data Fellows fu la nostra principale fonte di reddito degli anni successivi. Avremmo vissuto di stipendio in stipendio, in realtà, da un pagamento da parte dei finlandesi a un pagamento da parte dei finlandesi. Tuttavia, con il passare del tempo, una ad una le gravi limitazioni vennero eliminate; prima il divieto di sviluppare altri prodotti, poi, l’esclusività. Solo nell’estate del 2006 ci liberammo completamente di tutte le nostre catene, quasi 10 anni dopo aver firmato.
In terzo luogo, (tornando all’elenco degli eventi storici del 1996), finalmente iniziammo a sviluppare un prodotto per Windows 95. Avremmo dovuto cominicare due anni prima, ma (ehm) tutti i nostri sviluppatori erano impegnati in altro! Alexey ‘il Conte’ De Mont De Rique era impegnato con la soluzione per MS-DOS. Andrey Tikhonov, invece, lavorava alla soluzione per Novell NetWare, e Larissa Gruzdeva era occupata con una versione per Windows 3.xx. Semplicemente non c’era fisicamente nessuno a lavorare allo sviluppo di un prodotto per il sistema operativo più promettente del mondo! Guardando indietro con il senno di poi, fu semplicemente pazzesco…
Una volta iniziato lo sviluppo di una versione di Windows, si arriva al quarto…
Alla fiera Comtek di Mosca nell’autunno del 1996, mi avvicinai allo stand di quella che allora era l’azienda di antivirus monopolistica in Russia, una società chiamata Dialog Science, e chiesi loro informazioni sui loro ultimi prodotti. Mi guardarono dall’alto in basso e dal loro stand fantasmagorico (per i tempi) mi informarono come i vecchi programmi MS-DOS funzionassero bene su Windows. Al che risposi: -“Vi straccerò tutti!” Non fecero altro che sorridere, probabilmente pensando: “sì, certo”.
E soprattutto, quinto…
Iniziammo (e completammo) lo sviluppo di un nuovo motore antivirus (AVP3), che avrebbe continuato a funzionare, con poche modifiche, per un intero decennio su milioni di copie dei nostri prodotti in tutto il mondo, e anche nei prodotti dei nostri partner tecnologici. Fu solo nella primavera del 2008 che cominciammo a sostituirlo con il nostro nuovo motore (KLAVA), dapprima nei nostri prodotti per utenti privati e successivamente, all’inizio del 2009, nei nostri principali prodotti aziendali.
La grande innovazione della nuova tecnologia nell’AVP3 fu il suo essere adatto a diverse piattaforme, ovvero un unico motore con gli stessi database che funzionava su qualsiasi piattaforma basata su Intel. Fino a quel momento ogni piattaforma aveva bisogno di un proprio motore, con la conseguente portabilità; ma, ancor peggio, anche ogni database prevedeva la portabilità (in quanto conteneva codice eseguibile). Il nostro nuovo motore eliminava questi passaggi. Una svolta.
Inoltre, il motore aveva un proprio modulo (in parte, per la concessione di licenze a partner tecnologici). Di conseguenza, avevamo un motore universale, multipiattaforma e database universali, anch’essi multipiattaforma. Si potevano usare per creare un antivirus ad hoc (cosa che le aziende facevano) e ciò rappresentava una spinta non solo verso l’ulteriore sviluppo del business OEM dell’azienda, ma anche verso lo sviluppo di prodotti propri, dal momento che i componenti principali (motore + database) erano “sintonizzati” al massimo per essere incorporati in prodotti diversi per diverse piattaforme; ad esempio, DOS16/32, Windows, Novell, Linux, OS/2, Unix e altri.
In sesto luogo…
Ancora più importante fu il lancio dei nostri prodotti per Window 95. È difficile stabilire con esattezza il momento esatto in cui ebbe luogo il “lancio” ufficiale: tra l’autunno 1996 e l’estate 1997 c’erano molte versioni beta pubbliche – erano “prodotti”? Probabilmente diventarono versioni complete (non beta) solo nei primi anni 2000. Il primo prototipo beta fu presentato al pubblico il 16 settembre 1996, e fu chiamato AVP per Win95 3.0, build 105. E sulla base del codice sorgente di questo fu compilata una versione DOS, quindi, probabilmente, era il settembre 1996 quando lanciammo la 3.0.
E infine, in settimo luogo!
Nel novembre 1996 finalmente lanciammo il nostro sito web, una delle versioni la potete trovare qui, e l’archivio del sito, qui. Ci occupammo di scrivere i testi e creammo anche le immagini (la maggior parte delle illustrazioni sono opera mia:).
Continua!…