luglio 14, 2016
Groenlandia, parte 2: gli aeroporti
Kangerlussuaq. Probabilmente l’aeroporto internazionale più strano del mondo. Prima di tutto, provate a pronunciarlo correttamente. Vi si attorciglia la lingua, vero? Anche per me è stato un problema.
Poi è la volta della sua stranezza geografica e demografica.
Avete mai visto un hub internazionale con una popolazione locale di sole 500 persone? Non 500.000: 500! Beh, adesso sì :).
E avete mai visto un aeroporto dove per i voli domestici non ci sono affatto controlli di sicurezza? Si entra, si fa il check-in, si consegna il bagaglio e si può gironzolare ovunque, anche di nuovo all’esterno dell’aeroporto! All’ora stabilita vi dirigete verso l’aereo da ovunque siate senza scocciature. Un sogno!
Ok. Ecco la risposta alla domanda nº 2:
La Groenlandia è un paese molto roccioso e glaciale. Per cui, costruire un aeroporto (per cui è necessario un buon tratto di terreno pianeggiante per la pista oltre a nessuna rocciosità nelle immediate vicinanze per consentire l’atterraggio e il decollo degli aerei) non è un compito facile. Ad ogni modo, hanno trovato un punto giudicato idoneo, Kangerlussuaq: un singolare pezzo di roccia pianeggiante lontano a sufficienza dalle rupi più prossime. Unico problema: la pista è lunga soltanto 2,8 km!