giugno 10, 2014
“KLub”, il club dei bimbi di Kaspersky Lab
Prima di iniziare a parlare del nostro evento, torniamo un attimo indietro nel tempo, alla fine degli anni novanta, quando uno dei nostri dipendenti ha avuto il suo primo figlio. Per festeggiare ho fatto un brindisi che diceva più o meno: “abbiamo iniziato a moltiplicarci come virus”.
La scorsa settimana, circa 200 bambini, figli degli impiegati di Kaspersky Lab, sono venuti a farci visita con i loro genitori per scoprire finalmente qual è il luogo che “rapisce” i loro genitori ogni giorno.
Abbiamo sempre incentivato i nostri impiegati ad avere bambini – e questo è il risultato spertao. Più siamo, meglio è, dico io. Noi di Kaspersky Lab siamo amici dei bambini e delle famiglie – soprattutto dei bimbi. È divertente osservare come si è evoluto il servizio e l’appoggio che offriamo alle famiglie: all’inizio non appena un bambino varcava la soglia dei nostri uffici, tutti noi ci avviciniamo al piccolo/a e lo ricoprivamo di attenzioni. Un paio di anni dopo, dato che la tendenza non accennava a diminuire, ogni volta che nasceva un bambino, facevamo una colletta per comprare un regalo alla nuova mamma o al nuovo babbo. Poi, quando la frequenza aumentò da Hz a kHz, davamo l’annuncio e ci congratulavamo pubblicamente. Sì, lo so, è poco. Ma che dovevamo fare. Avevamo un mondo da salvare!
Non conosco il numero esatto dei pargoletti di Kaspersky Lab, ma vi assicuro che sono un sacco! Pensando a loro, e approfittando della Giornata Internazionale della Salvaguardia dei Bambini tenutasi in Russia e in molti altri paesi all’inizio di giugno, abbiamo organizzato una grande festa presso il nostro ufficio. Circa 200 bambini, figli dei nostri impiegati, sono venuti “al lavoro” con le loro mamme e i loro papà, per poter vedere con i propri occhi il luogo in cui ogni giorno i loro genitori “scompaiono”. Durante la giornata i bambini hanno potuto giocare, dipingere, mangiare, andare sui trampoli e un sacco di altre attività divertenti.
Per i più grandi, abbiamo organizzato alcune sessioni di tutoraggio dove offrivamo consulenza per la formazione professionale, sul come fare carriera, o qual è la carriera più adatta ad ognuno. Inoltre abbiamo organizzato lezioni e tornei di scacchi supervisionati da Mikhail Antipov (un ragazzo di 16 anni e uno dei più giovani grandi maestri di scacchi della Russia) e Andrey Tsvetkov (9 anni, un altro grande campione di scacchi).
L’evento si è rivelato una sorta di Open Days universitario. Non ho potuto vederlo con i miei occhi, ma mi hanno detto che tutti si sono divertiti molto.
Che altro è successo? Come potete vedere dalle foto: pittura facciale, visite attorno all’edificio (quella al lab anti-malware è andata benissimo!), giochi con la plastilina, lezioni sul come farsi una treccia, lezioni di bon ton, street art, giochi con animatori… In definitiva, un vero e proprio paese dei balocchi (il tutto mentre il resto dell’ufficio faceva finta di lavorare :).
Naturalmente, una speciale attenzione è stata data all’insegnamento: fare in modo che anche i più piccoli familiarizzassero con il mondo del malware e della sicurezza informatica. E cosa ancora più importante, conoscere i nemici (i virus) e il loro aspetto. Ebbene… abbiamo creato un piccolo concorso dove premiavamo la migliore rappresentazione di virus. I risultati si sono rivelati piuttosto eterogenei, da un dolce e innocente virus, a uno arrabbiato e con i denti aguzzi! Date un’occhiata:
Il virus alla Dalì
Nessun virus (ritenta, sarai pipu fortunato)
Non poteva che essere Windows 🙂
Nel complesso, è stata un’idea eccellente e ben riuscita. Complimenti al nostro dipartimento HR & Internal Communications. Dovrebbe organizzare eventi per ragazzi e bambini molto più spesso. E ammettiamolo: dovremmo aprire un nostro asilo privato, qui presso i nostri uffici, dove i nostri dipendenti possano lasciare i loro figli. Naturalmente faremo del nostro meglio affinchè crescano bene, senza trascurare… le nozioni di sicurezza informatica 🙂
Il resto delle foto le trovare qui.