giugno 5, 2013
Nuova Zelanda 2013: il finale – giornate 15-17 errori, colazioni e conclusioni
Giornata n.15: errori
Coloro che mi hanno seguito nelle varie tappe del mio viaggio alla scoperta della Nuova Zelanda sanno che le intense piogge ci hanno rovinato il viaggio in più di una occasione. Nonostante i salti mortali nel tentativo di vedere tutto, i molteplici cambi di programma durante il cammino e le centinaia di miglia percorse, non siamo riusciti a vedere tutto quello che volevano. Un sacco di posti fantastici ci sono stati preclusi. Sarà per la prossima volta…
Ad ogni modo, per rendere questo Diario di Viaggio più completo, oggi vi parlerò delle cose che ci siamo persi e passeremo in rassegna tutti i luoghi da non perdere.
Ci sono 5 posti meravigliosi che non abbiamo potuto visitare:
1. La Statale 6 – sulla costa ovest dell’Isola Sud. Siamo riusciti a vedere solo la sezione nord, ma la parte sud è altrettanto bella – una tappa obbligatoria. Soprattutto per gli amanti delle curve a gomito.
2. Il ghiacciaio Franz Josef – accessibile dalla sopramenzionata Statale 6. Dicono che la vista sia stupenda. Il ghiacciaio raggiunge quasi la strada. Perfetto per i più pigri!
3. Hooker Glacier. Il forti venti che soffiavano sui monti (e anche sui ponti 🙂 non ci hanno permesso di visitare questo posto incantevole.
4. Un viaggio in barca attorno Milford Sound. Per arrivarci bisogna attraversare il Tunnel Homer. Peccato che quando ci abbiamo provato il tunnel era completamente allagato.
5. Vedere le balene mentre cacciano vicino alla costa di Kaikoura. Durante il nostro quindicesimo giorno di viaggio siamo quasi riuscite ad avvistarle. In un punto non lontano dalla riva, a circa due miglia (secondo le informazioni della nostra guida), è possibile avvistare le balene mentre cacciano i calamari. Peccato che (nuovamente per colpa della pioggia) le balene si siano prese un giorno libero: non ne abbiamo vista nemmeno una 🙁
Giornata n.16: le nostre tane (pernottamento & hotel)
(da non confondere con “le tane degli Hobbit“)
Fatemi raccontare qualcosa in più sui luoghi in cui abbiamo passato la notte.
In totale abbiamo cambiato hotel/motel 13 volte senza contare la notte nel camping. Non male per un viaggio della durata di 17 giorni. La maggior parte delle notti le abbiamo passate in 3 o 4 grandi città di passaggio. In un’occasione abbiamo dovuto passare la notte in un albergo che aveva solo una doccia e un bagno per piano.
L’hotel che mi è piaciuto di più è il Sudima, sulla riva del lago vulcanico Rotorua, una zona ricca di sorgenti termali – con un numero infinito di gabbiani.
Un altro hotel in cui ci siamo trovati molto bene è quello che si trovava sulla riva di un altro lago di origine vulcanica, il lago Tuapo, con le sue anatre che gironzolavano per il giardino e le calde sorgenti d’acqua.
L’ hotel Hermitage ai piedi del monte Mount Cook
E una miriade di altri posti niente male dove schiacciare un pisolino…
Tuttavia quello che non dimenticheremo MAI circa gli hotel della Nuova Zelanda è… la colazione: un disastro completo, altro che colazione dei campioni!
La maggior parte degli hotel al posto della colazione servono qualcosa di indescrivibile… cibo non commestibile e di dubbia origine, distribuito in misere porzioni… Per esempio: una scatola di corn flakes con latte, cinque uova bollite, fette di prosciutto e piccole porzioni di pane con qualche sostanza che cercavano di far passare per formaggio. Non si può servire una colazione del genere a 15 viaggiatori affamati ! Ci trovavamo qui:
Non fatevi ingannare dalla facciata pulita in stile art-decò 🙂
Vi consigliamo di portare sempre con voi degli spaghetti istantanei o altre cose poco salutari di questo tipo. Dopo aver passato una settimana nell’attesa di una colazione migliore, abbiamo deciso di arrenderci al cibo-spazzatura, sicuramente poco sano, ma per lo meno saziante… diciamo per placare le nostre fami notturne. Dopo questa esperienza siamo giunti alla conclusione che i neozelandesi non sanno cucinare – o per lo meno non gli piace. Avvisiamo quindi tutti i buongustai e i salutisti in ascolto che se decidono di viaggiare in NZ non avranno la vita facile. Dovranno spendere tempo e benzina per cercare qualche posto decente dove pranzare o cenare.
Dal punto di vista gastronomico la Nuova Zelanda è dunque un fiasco totale. Potrebbe sembrare un commento leggero e poco rilevante ma in un paese avanzato come la Nuova Zelanda ci si aspetta del cibo decente! Voglio dire…dopo aver preso molti chili in 17 giorni di viaggio (grandi colazioni fritte, grandi pranzi fritti, enormi panini senza sapore e un sacco di pasti consumati prima di dormire)… che vi posso dire della gastronomia neozelandese?
Non c’è cibo sulla tavola. La dice lunga!
Ma poi qualche posto ci ha piacevolmente sorpreso. Per esempio, il ristorante dell’Hermitage. La specialità dell’hotel era la cucina giapponese; perciò a colazione non servono solo del buon sushi e zuppe di miso, ma anche nattō (un alimento tradizionale realizzato attraverso la fermentazione di semi di soia). È un piatto particolare, dal sapore difficile. È strano averlo trovato qui dato che è difficile da trovare persino nello stesso Giappone.
La nostra ultima notte la abbiamo trascorsa presso Christchurch.
Due anni fa, il 22 febbraio del 2011, un grande terrremoto ha raso al suolo la città e ha ucciso 185 persone, tra cui molti bambini. Alcune parti della città sono tuttora chiuse, altre demolite.
185 sedie, tavoli e mobili per bambini – in memoria di coloro che sono tragicamente caduti nel terremoto
Dove una volta sorgeva un grande supermercato (raso al suolo dal terremoto) ora si trovano dei container trasformati in banche e negozi.
Giornata n.17: ultimo giorno e conclusioni
Cosa? Di già? Come vola il tempo! Purtroppo la nostra avventura in Nuova Zelanda è giunta al termine. Sono stati 17 giorni di turismo selvaggio… e ne sento già la mancanza. Alcuni di noi hanno iniziato a deprimersi già diversi giorni prima del nostro volo di ritorno! Ma è comprensibile: la Nuova Zelanda è un posto magico. Ti cattura e non vedi l’ora di poterci tornare.
Ma prima di mettere la parola fine a questo Diario di Viaggio, vi devo raccontare come siamo riusciti a raggiungere i due obiettivi principali del viaggio.
Primo obiettivo: vedere con i nostri occhi tutto quello che avevamo precedentemente osservato e sentito dire sulla Nuova Zelanda, in televisione, in Internet e da amici. Il risultato? Obiettivo raggiunto al 100% (salvo un paio di eccezioni)! Posso dire di aver visitato entrambe le isole da cima a fondo, facendo un sacco di foto.
Secondo obiettivo: meglio la Nuova Zelanda o la Kamchatka? Si tratta di un obiettivo personale. Molte persone credono che la Nuova Zelanda sia il posto più bello del mondo, ma sicuramente non sono stati in Kamchatka. In Europa e America la maggior parte della gente non ha mai sentito parlare della Kamchatka. Tutti sanno che sono il fan n.1 della Kamchatka, ma batte la Nuova Zelanda? È una sfida difficile…
Per poter arrivare al verdetto finale, bisogna fare una comparazione. Ecco dunque un breve resoconto delle meraviglie della Kamchatka:
Qual è il meglio-del-meglio-del-meglio della penisola della Kamchatka? Sicuramente la zona dei vulcani, da Ključi al lago Kurile (Kurile Lake):
- Il gruppo di vulcani Klyuchevskaya:
- Tolbachik e la fenditura nord;
- La valle dei geyser e Uzon (una caldera vulcanica);
- I vulcani Mutnovka e Gorely;
- Khodutka e le sue sorgenti di acqua bollente;
- La caldera Ksudach;
- Inoltre, il vulcano Kizimen (difficile da raggiungere), Semyachik e i suoi laghi colorati, la sorprendente piramide di Krononotsky e tutta una serie di delfini, pesci e orsi che abitano la Taiga circostante.
Ed ora compariamo tutto questo con la Nuova Zelanda, da nord a sud:
- Te Puia, geyser e altre sorgenti termali (preferisco Uzon e la Valle dei Geyser della Kamchatka);
- Waimangu Volcanic Rift Valley, una valle vulcanica geotermale (il lago bollente è più grande delle sorgenti Khodutka, ma a causa delle elevante temperature non è possibile nuotare);
- Waiotapu e le sorgenti di acqua bollente;
- I crateri e i laghi di Tongariro.
In termini di vulcani e sorgenti geotermali, la Kamchatka surclassa la Nuova Zelanda (l’Isola Nord). Tuttavia…
…Se aggiungiamo la magia dell’Isola Sud…
- Mount Cook;
- I laghi e la loro incomparabile bellezza;
- Le montagne di Fiordland;
- Ovviamente, Milford Sound;
- Per non parlare delle tane degli Hobbit, della balene, delle caverne luminose (glowworms caves) e le pietre sferiche della spiaggia di Moeraki;
- E molto altro…
…vince la Nuova Zelanda…
…con una precisazione…
… Tutti le meraviglie della Kamchatka si trovano vicine tra loro, in un raggio di circa 150 km; mentre per visitare tutte le bellezze della Nuova Zelanda è necessario percorrere migliaia chilometri in due isolare separate..
…Perciò direi che la Kamchatka mi è piaciuta di più che la Nuova Zelanda (se presa separatamente)… Mi seguite? 🙂
Ma andiamo al sodo…
Conclusione finale?
Le due isole della Nuova Zelanda, se prese nel suo insieme, sono migliori della Kamchatka.
E se la Nuova Zelanda batte la Kamchatka, questo significa che si è aggiudicata il primo posto nella mia Top-100 dei Posti da Non Perdere del Pianeta, mentre la Kamchatka è in seconda posizione. E chi lo avrebbe mai detto? 🙂
E con questo concludo il mio Diario di Viaggio sulla Nuova Zelanda. Spero che vi sia piaciuto…
A presto!
Il vostro affezionatissimo 🙂
E.K.