maggio 30, 2013
Nuova Zelanda 2013: giornate 12-14 tra laghi, ghiacciai e posti da non perdere
Giornata 12: laghi a perdita d’occhio
Questo diario di viaggio sarebbe certamente incompleto se non menzionassi i meravigliosi laghi neozelandesi. Purtroppo non abbiamo avuto tempo di studiarli tutti nei minimi dettagli.
I laghi della Nuova Zelanda sono magici, grandi, turchesi, circondati da montagne lussureggianti e da paesaggi avvenenti… e questo su entrambe le isole. Purtroppo, molti li abbiamo solo visitati in auto (diversi laghi al giorno), qualche volta abbiamo pranzato sulla sua riva di uno di essi e qualcuno di noi vi ha addirittura nuotato. Sfortunatamente non abbiamo avuto il tempo di studiarli da vicino e di conoscerli dettagliatamente. Tuttavia, siamo riusciti a scattare qualche foto, alcune delle quali si possono considerare autentici capolavori. Eccole qua:
È per caso il set del film ‘Skayfall?
Molti laghi hanno nomi Maori e alcuni di questi (Taupo, Tekapo, Pukaki, Wakatipu e Te Anau) possono scatenare qualche risata… forse a causa del modo in cui li cercavamo di pronunciare 🙂
Ci hanno detto che nella maggior parte dei laghi si possono trovare diversi camping, forniti di ogni servizio. Ci hanno assicurato che trascorrere la notte in un camping sarebbe stata un’esperienza unica. Tuttavia l’hotel accanto alla riva non sembrava male ed era sicuramente molto più comodo (non credo che avremmo potuto avere una televisione con schermo gigante in tenda 🙂
Ministero delle ovvietà: archivio fotografico – foto n. 28599
Giornata 13: il monte Cook
Il Parco nazionale Aoraki/Mount Cook deve il suo nome al monte Cook (nella lingua maori, aorakui significa ‘monte’), la montagna più alta della Nuova Zelanda, a 3.700 metri sul livello del mare. Si tratta di una tappa obbligatoria dell’Isola Sud. Qui si trovano diversi laghi e ghiacciai (accessibili grazie ai numerosi sentieri), fiumi impetuosi, ponti sorprendenti e un panorama mozzafiato. Prenotando in anticipo è possibile partecipare ad una escursione in elicottero attorno al parco nazionale.
Ecco i posti principali da vedere:
1.Il Tasman Glacier e il lago omonimo
A causa delle recenti piogge non abbiamo potuto vedere i mini-iceberg che normalmente galleggiano sul lago Tasman (Tasman Lake). Per vedere i ghiacciai (quando ci sono) la gente attraversa il lago in barca, poi noleggia un veicolo a quattro ruote e attraversa il ghiacciaio in direzione Mount Cook. Dopo una breve camminata si arriva ad un ponte che si apre su di una vista mozzafiato. L’intera escursione dura 5 o 6 ore, ma il modo migliore per farla è alle prime luci dell’alba, di modo da poter trascorrere qui tutta la giornata.
Il lago di cioccolato di Willy Wonka
È preoccupante la velocità con cui il ghiacciaio si sia sciolto. La linea grigia che si può osservare sul pendio delle montagne (dove non c’è verde) indica il livello del ghiacciaio di 100 anni fa. Circa 100 anni fa occupava l’intera vallata.
Dicono inoltre che la lunghezza del ghiacciaio si riduca di diverse centinaia di metri ogni anno e che il livello del ghiacciaio era molto più basso 20 anni fa – se continua così in 20 anni scomparirà del tutto. Sarebbe un peccato! La Nuova Zelanda ha la stessa latitudine del Portogallo, paese dal clima mite. Ci lamenteremo se in Portogallo un ghiacciaio dell’altezza di mille metri si sciogliesse? C’est la vie, direi…
2. Il ghiacciaio Hooker (Hooker Glacier). In teoria, quattro ore andata e ritorno. Peccato che la strada fosse chiusa e che ce lo siamo persi. Il vento soffiava così forte che uno dei ponti che dovevamo attraversare venne chiuso dalle autorità chiuso perché ondeggiava troppo. Nessun sano di mente avrebbe voluto attraversarlo, ve lo garantisco. Era una trappola della morte. Fortunatamente, ci aspettava un altro ghiacciaio: Mueller Glacier – e fu una grande avventura.
3. Monte Sebastopol (da non confondere con la città ucraina Sebastopoli!) offre una delle migliori viste del Monte Cook e della valle circostante, specialmente al crepuscolo. Sono 5 ore andata e ritorno. I sentieri che circondano le colline di Sebastopol andrebbero esplorati. E il paesaggio che offre è sensazionale…
Angry bird
Nell’Hermitage hotel ci siamo imbattuti in una bizzarra bacheca commemorativa che aveva a che vedere con una spedizione del 2009 di Kaspersky Lab al Polo Sud! Ma certo, ora capisco: uno degli intrepidi sciatori, Kylie Wakelin, è di questa città.
E con questa ‘notizia glaciale’, chiudiamo il capitolo sui ghiacciai…
Giornata 14: Nuova Zelanda e il suo lato suggestivo
Quali sono i posti più belli della Nuova Zelanda?
I fiordi e le rocce di Milford Sound e il Parco Nazionale di Fiordland.
Milford Sound è un fiordo del sud-est dell’Isola Sud che si può visitare in auto lungo una strada di circa 20 miglia, circondata da entrambi i lati da rocce e montagne imponenti da cui si dipanano centinaia di ruscelli, dozzine di fiumi e innumerevoli cascate. Mozzafiato, un vista assolutamente suggestiva! Uno spettacolo al di là di ogni immaginazione. Uno dei posti più belli che io abbia mai visto sulla faccia della terra. Semplicemente, un luogo da non perdere.
Milford Sound può anche essere attraversato in barca. Ci sono un sacco di escursioni in offerta, tra cui un tour notturno (passare la notte nel fiordo deve essere molto romantico!)
Purtroppo, ancora una volta, non siamo riusciti andare in barca; la pioggia ha rovinato nuovamente i nostri piani. E così ci siamo visti obbligati a visitare il fiordo in fretta e furia e poi ci siamo rimessi in marcia. A Milford Sound abbiamo trascorso solo un paio di ore – che sfortuna! Comunque, la sensazione che la natura e la bellezza del paesaggio ti regalava era più intensa del normale, soprattutto dopo la pioggia. Impressionante!
Questo è tutto per oggi!
Prossimamente…
“Nuova Zelanda 2013: il grande finale, l’apice, il climax”! (Vi sveleremo finalmente se la Nuova Zelanda è riuscita a battere la Kamchatka e a diventare la prima meraviglia del mondo – secondo i Vostri Carissimi di KL 🙂