marzo 29, 2013
Il re degli alberi
Era da tempo che volevo tornare in questo parco. Ci sono stato per la prima volta nel 1997, circa 15 anni fa. Ed eccomi qui di nuovo, presso Big Basin Redwoods State Park, California. È impossibile non rimanere a bocca aperta davanti a questi alberi, tra i più grandi al mondo. Sono più grandi persino di… Atlante, colui che doveva sostenere l’intera volta celeste sulle sue spalle. Sì lo so, sono diventato sentimentale e romantico, ma davanti a questo spettacolo non posso contenere le mie emozioni.
Come ho sottolineato nel mio post “Golden State & Golden Gate“, la sequoia sempreverde, con un po’ di fortuna, può vivere fino a due mila anni. Questi alberi possono davvero toccare il cielo, raggiungendo i 100 metri di altezza. È possibile conoscere la loro età leggendo i cerchi dei loro tronchi e identificare determinati periodi storici o eventi del passato tracciando una linea.
Questi alberi esistevano già quando il Vesuvio distrusse Pompei, quando Gesù moveva i suoi primi passi nella Terra Giudea, quando i Romani usavano la città di Londinium come base nella loro lotta contro la popolazione Celtica o quando orde di orsi popolavano l’attuale Mosca… È davvero incredibile pensare che due mila anni fa questi alberi (questi che sto toccando ora) esistevano già. È stupefacente!
Sono incredibilmente grandi. Normalmente per farci un’idea della dimensione di un oggetto in una foto si ricorre ad un righello o ad una scatola di fiammiferi come metro di paragone. Ma dato che non avevamo nessuno dei due strumenti e ho chiesto al mio compagno di viaggio T.T. di salire sull’albero (“Ma certo che non mi importa essere la scatola di fiammiferi…” mi rispose). E aveva ragione: accanto a questi alberi chiunque sarebbe apparso come un fiammifero.
L’uomo fiammifero
Teatro eco-solidale
Ci sono alberi sono così grandi che semplicemente… non ci stanno nelle foto:
Una giovane sequoia appare incredibilmente piccola accanto ai suoi genitori. Tuttavia presto crescerà e i suoi rami continueranno a spingersi verso il sole anche quando la nostra civiltà e i paesi che abitiamo non esisteranno più o saranno completamente diversi. Forse quest’alberello sarà testimone di un’epoca in cui i viaggi su Marte, e oltre i confini del sistema solare, diventeranno regolari…
Oh no, sto diventando sentimentale di nuovo, ma non posso evitarlo. Cresci piccolino e chissà.. forse, tra due mila anni, qualcun’altro ti starà osservando come ti stiamo osservando noi in questo momento. Se qualcuno si ricorderà di noi, mi domando che cosa penseranno…
Quasi tutti questi alberelli sono un po’ bruciacchiati – ci hanno detto che senza incendi forestali, non potrebbero vivere. Gli incedi sono necessari perché danno loro più spazio e più luce per crescere.
In posti come questi, si sente un impellente bisogno di camminare, guardarsi attorno, entrare in contatto con la natura. L’intero parco è ricoperto da sentieri che si biforcano in tutte le direzioni. C’è persino un sentiero che porta verso la spiaggia, ma sono 12 miglia – un po’ troppo per una sola giornata… Ma forse un giorno avremo il tempo sufficiente per farlo…
Puoi trovare altre foto sulla mia pagina di Flickr.
È tutto per oggi. Ma ci sentiamo presto!!