Tokyo – Seoul

Stavolta in Giappone niente Top 100, niente gite, niente passeggiate… niente tempo libero. Nient’altro che conferenze, meeting, interviste e altro shigoto assortito (仕事), ossia, lavoro.

Prima di giungere nella Terra del Sol Levante, speravo che il ritmo fosse meno frenetico del solito, con maggiore libertà per rilassate visioni di paesaggi storici e naturali, passeggiate serali meditative, fiori di ciliegio e così via. Giusto. Più si andava avanti, più sembrava mi sfuggisse la possibilità di vedere cose quali il Monte Fuji o Aogashima, e di precipitare nel “tutto shigoto, shigoto, shigoto“. Che va anche bene, ovviamente, ma… beh, guardate cos’è successo a Jack!

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L’unico frammento di micro turismo che mi è toccato è stata una marcia veloce lungo il mio percorso preferito fuori/intorno al Palazzo Imperiale di Tokio.


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Tokyo a 360 gradi

Per cominciare…

Stamattina presto mi sono goduto una vista davvero panoramica di Tokyo dall’alto di un hotel-grattacielo!

Normalmente riuscite ad ammirare solo una parte della città; tuttavia, stavolta il mio compagno di viaggio A. Sh. si trovava su un altro piano dall’altro lato dell’edificio. Fuori dalla mia finestra potevamo vedere i grattacieli finanziari e, in lontananza, il Monte Fuji all’orizzonte, mentre fuori dalla sua vedevamo il resto di Tokyo. Stare così in alto ha i suoi vantaggi, ovviamente. Soprattutto quando la direzione dell’hotel lascia in ogni stanza dei binocoli su piatti speciali. :).

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  • RMS Queen Elizabeth 2
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Permettetemi di mostravi Mosca… a modo mio

Privyet droogs (Ciao amici! oggi ve lo dico in russo)

Quando mi chiedono dove vivo, rispondo sempre Mosca. In realtà però ci sto solo quattro o cinque mesi all’anno. Il resto del tempo sono fuori per viaggi d’affari. E in quei quattro o cinque mesi all’anno non ho molte occasioni per visitare la città dato che mi muovo principalmente nella zona che separa il mio appartamento dall’ufficio e dai 3 aeroporti internazionali. Ogni tanto vado in centro, per esempio, quando devo andare dal dentista, per Natale o per la nostra festa di Capodanno, e anche quando devo andare dal medico per il vaccino contro la febbre gialla (necessario per andare in alcuni paesi dell’America Latina e dell’Africa). Comunque sia, a parte queste occasioni, difficilmente metto piede in centro. Chi l’avrebbe mai detto? Io, una persona perennemente in viaggi d’affari, nonché turista incallito… sarà possibile che non abbia mai fatto un giro turistico nella città in cui vivo? Strano, ma vero! Ecco dunque che era giunto il momento di rimediare! Accompagnato da altri due moscoviti (anch’essi “turisti”) che hanno viaggiato con me in lungo e in largo in molte altre occasioni, sono partito all’esplorazione di Mosca, o almeno parte di essa, con una marcia veloce di 6 ore …

Il punto di partenza era la Collina dei Passeri e quello di arrivo Molochnyy Pereulok, o Dairy Lane.

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Cyber-News: reattori nucleari infetti, cyber-rapinatori di banca e cyber-distruttori di dighe

Basta dare una rapida occhiata ai notiziari di questi giorni per desiderare un… contatore Geiger. Voglio dire, ultimamente alcune notizie sono davvero molto allarmanti. O sto reagendo in maniera eccessiva? Vediamo…

Notizia nº1: apocalisse evitata… per adesso

inews-1Foto per gentile concessione di Wikipedia

È stato riportato che il sistema informatico della centrale nucleare di Gundremmingen, nel distretto bavarese della Svevia (Germania sudoccidentale), proprio nel giorno del trentesimo anniversario del disastro di Chernobyl (!) è stato colpito da malware. Tuttavia, è stato anche riferito che non c’è niente di cui preoccuparsi, assolutamente nessun pericolo. Tutto ok, possiamo dormire sonni tranquilli, tutto è sotto controllo e il livello di allerta non potrebbe essere più basso.

Dopo aver tirato un respiro di sollievo ed esservi asciugati la fronte, continuate a leggere…

…e venite a conoscenza di qualche dettaglio in più sull’incidente. In effetti pare che sia tutto ok: il livello di radiazione di fondo, dopo tutto, non è salito, questo è l’importante, ovviamente. Giusto? Ma leggete ancora e…

E scoprirete che il sistema (non collegato a Internet) che è stato colpito risulta essere quello che controlla il movimento delle barre di combustibile nucleare. Fermatevi, strofinate gli occhi e leggete di nuovo, lentamente…

COSAAAAAAA?

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Vi presentiamo KICS, la protezione per le industrie

Hurrà!

Abbiamo lanciato uno dei nostri nuovi prodotti per grandi aziende KICS (Kaspersky Industrial CyberSecurity), la cyber-cura contro i cyber-mali che protegge le fabbriche, le centrali energetiche, gli ospedali, gli aeroporti, gli hotel, i magazzini, il vostro ristorante preferito e tantissimi altri tipi di aziende che usano i sistemi di controllo industriali ICS. Oppure, detto in un altro modo, dato che è raro per le aziende non utilizzare ICS, abbiamo lanciato una cyber-soluzione per milioni di piccole e grandi aziende di beni e servizi sparse in tutto il mondo.

Quindi cosa ci offre KICS esattamente? A che scopo è stato pensato? Per poter rispondere, torniamo un attimo indietro…

Prima del 2000 un cyberattacco ad una rete industriale era pura fantascienza, ma il 14 agosto del 2003 nel nord-est degli stati uniti e nel sud-est del Canada, la fantascienza è diventata realtà.

Oops

A causa di alcuni bug che hanno interessato alcune installazioni elettriche, 50 milioni di nord-americani sono rimasti senza elettricità, alcuni per molte ore, altri per giorni. Sono state avanzate varie teorie che spiegherebbero la grande catastrofe, tra cui alberi maltenuti, un fulmine, scoiattoli “dannosi” e… un effetto collaterale causato da un cyberattacco che avrebbe usato il worm per computer Slammer (Blaster).
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Il semi-tour pre-pasquale alla Knesset

Altra settimana, altra rotta; stavolta Mosca – LondraGerusalemme – Mosca. Come al solito, conferenze, discorsi, incontri con i partner e i clienti. Lavoro, lavoro e ancora lavoro… ma con un po’ di turismo: una visita alla Knesset.

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La Knesset, gente, è il parlamento d’Israele, e probabilmente uno dei più attivi, eterogenei e pieni di scandali del pianeta. 120 membri dalle più svariate posizioni politiche, religioni e livelli di tolleranza e liberalità. Per qualcuno, il reality show politico più sfacciato del mondo: un esaltante miscuglio, proprio come la società israeliana nel suo complesso, ma questa è un’altra storia, ampiamente trattata su Internet. Tuttavia proverò a riportare alcune storie e avvenimenti che sono successi qui, come mi sono stati raccontati da persone testimoni dei fatti. Ma dopo vi dirò di più.

Ahimè, mentre eravamo lì non abbiamo beccato alcuna azione dal vivo di una vera seduta perché ci trovavamo in città in un giorno festivo. Infatti non siamo riusciti neanche a vedere dentro la Camera, poiché tutti si stavano preparando per l’imminente festività della Pasqua. In sostanza era tutto chiuso per pulizia e lucidatura affinché tutto splendesse per l’importante commemorazione ebraica. Perfino il bar dell’hotel ha chiuso alle 9:00 di sera!

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Londra – Tel Aviv con la British Airways: poco soddisfatto

Eccoci qui di nuovo…

Suona la sveglia: “Dove sono?”. Hotel, doccia, valigia, taxi, aeroporto, check-in, raggi X, colazione (se così si può chiamare, panino e succo di frutta). Poi gate e… posto lato finestrino. Questa è stata la prima nota dolente della giornata. Mi trovavo proprio sopra l’ala, tra l’altro una di quelle sporche e molto grandi (era un Boeing 777). Avevo già l’impressione che sarebbe stata una di quelle giornate in cui tutto va storto…

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Non si vede nulla dal finestrino? Non mi rimane che schiacciare un pisolino. Era un volo di quelli che partono presto, tipo alle 8:00 di mattina, ma prendere sonno con il ZZZ dell’aereo e dell’ala non sarebbe stato facile…

Sono riuscito ad addormentarmi proprio quando il pilota mi ha svegliato. Stava annunciando che per problemi tecnici non riuscivamo a decollare. Booo, comunque “meglio prevenire che curare!”. Ci hanno quindi rispediti al gate, tutti in massa, e poi indietro fino all’aeroporto fino a quando non hanno risolto il problema.

Siamo rimasti seduti lì per 2 ore mentre risolvevano il problema, rimuovevano la parte dell’aereo difettosa e la rimpiazzavano con una nuova. Almeno avevano la parte di scorta – ho pensato tra me e me.

Poi ci hanno rispediti in massa verso il Boeing, accompagnati da alcuni assistenti di volo della British dallo strano accento.

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Un’altra mezza maratona di Londra

Salve gente!

Continuiamo la nostra camminata sulle rive del Tamigi. L’altra volta si trattava della prima parte della passeggiata della giornata (prendendo la funivia e arrivando al Cutty Sark); ecco la seconda parte.

Dopo il Cutty Sark, ci siamo ritrovati nuovamente all’entrata del tunnel pedonale sotto il Tamigi, che io e A.B. abbiamo attraversato l’altra settimana. Stavolta no.

Questa volta non abbiamo girato a destra e siamo scesi attraverso il tunnel, ma abbiamo proseguito dritto, lungo l’argine del fiume. Ci siamo detti “perché no?”: il sentiero era piacevole e agevole, c’erano tante cose da vedere e c’era il sole: quel giorno, perfino le nuvole meritavano di essere fotografate. Bene, oggi niente tunnel.

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A Greenwich y de nuevo por el Támesis

¿Qué hay de nuevo, amigos?

He estado en Londres durante toda la semana por asuntos de negocios: dos conferencias, entrevistas, comidas de negocios (como de costumbre). Y como también es costumbre, me las arreglé para visitar un poco el entorno. Tuve la suerte de haber terminado todo el trabajo del día antes en la hora de la comida, dejándome el resto del día libre para actividades recreativas. Así que esa mañana me puse mis vaqueros “inteligentes” de confianza, metí mis zapatillas en una bolsa para cambiarme los zapatos de la oficina y nos fuimos, después del respectivo desayuno inglés, claro J.

Mi trabajo de esta mañana consistía en hacer una presentación en la Cloud Expo Europe. Esta se llevó a cabo en el enorme ExCel, en Londres, que poco después descubrí que no está muy lejos del Támesis, mi río favorito :). Así que, después de la conferencia, mi compañero de viaje A. Sh. y yo nos dirigimos hacia este…

Desde la sala de exhibición son solo 5 minutos hasta el teleférico de Emirates que cruza el Támesis,  el mismo que A.B. y yo vimos y que no tuvimos tiempo de visitar la vez anterior. Me alegra tanto que esta semana sí hayamos tenido tiempo para un breve paseo, es increíble. Lo recomiendo mucho, si es que está soleado, como nos tocó a nosotros.

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Cosa dicono le petunie mentre cadono?

Oh no, non un’altra volta!”

Ebbene sì, lo so perché c’è scritto nella Guida galattica per autostoppisti. Cito:

<<Curiosamente, l’unica cosa che pensò il vaso di petunie cadendo fu: “Oh no, non un’altra volta!”. Molte persone hanno riflettuto che se noi sapessimo esattamente perché il vaso di petunie pensò così, sapremmo molte più cose sulla natura dell’universo di quante non ne sappiamo attualmente>>.

Oggi sul presto mi sono ricordato di questo piccolo paragrafo. Mi trovavo di nuovo sull’aereo e, guardando il paesaggio sottostante fuori dal finestrino del lato sinistro ho pensato “Oh no, non un’altra volta!”. Ho dato un’occhiata alla rotta dell’aereo segnalata sullo schermo di fronte a me: nel volo Mosca-Londra stavamo sorvolando Amsterdam. Proprio qualche giorno fa ho percorso la stessa identica rotta, anche se in senso contrario!

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“Mmmm, mi sento un po’ come le petunie solo nel viaggio di ritorno”, ho pensato.  Non so se si tratta di autocritica o se mi sto sopravvalutando. Fisici e botanici hanno differenti punti di vista sull’argomento, non sto qui a commentare. Almeno so che l’atterraggio a Heathrow non deluderà le mie aspettative e riuscirò a vedere Londra dal finestrino in tutta la sua bellezza!

Laggiù è dove la settimana scorsa io e il mio compagno di viaggio A.B abbiamo corso la mezza maratona lungo il Tamigi.

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